Il dynamic pricing, noto anche come prezzi dinamici o variabili, è una strategia di determinazione dei prezzi che consente alle aziende di adattare i prezzi dei loro prodotti o servizi in base a variabili come la domanda, l’offerta, il tempo e le condizioni del mercato. Questo approccio si discosta dalla strategia di prezzi fissi, in cui i prezzi rimangono costanti per un determinato periodo di tempo. Il dynamic pricing è ampiamente utilizzato in diversi settori, tra cui trasporti, alberghi, e-commerce e servizi di condivisione.
Concetti chiave del dynamic pricing
- Domanda e offerta: Il dynamic pricing tiene conto delle fluttuazioni della domanda e dell’offerta per determinare i prezzi appropriati. Ad esempio, durante i periodi di alta domanda, i prezzi possono aumentare per riflettere la maggiore disponibilità a pagare dei consumatori e per gestire la scarsità delle risorse. Al contrario, i prezzi possono diminuire durante i periodi di bassa domanda per stimolare le vendite.
- Segmentazione dei clienti: può essere utilizzato per offrire prezzi differenziati a diversi segmenti di clienti, in base alle loro preferenze, al loro comportamento di acquisto o alla loro disponibilità a pagare. Ciò consente alle aziende di massimizzare i ricavi e di personalizzare le offerte per i diversi segmenti di clientela.
- Tempo: tiene conto del fattore tempo nella determinazione dei prezzi. I prezzi possono variare a seconda dell’orario del giorno, del giorno della settimana o della stagione dell’anno. Ad esempio, i prezzi dei biglietti aerei o delle camere d’albergo possono variare in base alla vicinanza della data di partenza o dell’arrivo.
- Dati e analisi: si basa su dati e analisi per prevedere le tendenze della domanda e dell’offerta e per determinare i prezzi ottimali. Le aziende possono utilizzare algoritmi e modelli predittivi per analizzare i dati storici e le informazioni in tempo reale, come le prenotazioni, le cancellazioni e la concorrenza, per adattare i prezzi di conseguenza.
- Trasparenza e flessibilità: richiede una certa trasparenza e flessibilità da parte delle aziende per comunicare ai clienti le variazioni di prezzo e per adattarsi rapidamente alle condizioni del mercato. Le aziende devono trovare un equilibrio tra l’adattamento dei prezzi per massimizzare i ricavi e il mantenimento della fiducia e della soddisfazione dei clienti.
Teorie economiche e modelli di pricing alla base del dynamic pricing
Il dynamic pricing si basa su diverse teorie economiche e modelli di pricing che tengono conto della domanda, dell’offerta, dei costi e dei fattori del mercato per determinare i prezzi ottimali. Di seguito sono riportate alcune delle principali teorie e modelli alla base del dynamic pricing:
- Legge della domanda e dell’offerta: una delle teorie economiche fondamentali alla base del dynamic pricing è la legge della domanda e dell’offerta, che afferma che il prezzo di un bene o servizio si stabilizza al punto in cui la quantità richiesta dalla domanda è uguale alla quantità offerta dai produttori. Il dynamic pricing tiene conto delle fluttuazioni della domanda e dell’offerta per adattare i prezzi di conseguenza.
- Discriminazione dei prezzi: si basa anche sulla teoria della discriminazione dei prezzi, che prevede la possibilità di vendere lo stesso bene o servizio a prezzi diversi a diversi segmenti di clienti. Questa strategia consente alle aziende di massimizzare i ricavi, sfruttando le differenze nella disponibilità a pagare dei consumatori e nelle loro preferenze.
- Teoria dei giochi: è un ramo dell’economia che studia le interazioni strategiche tra i decisori razionali. Nel contesto del dynamic pricing, la teoria dei giochi può essere utilizzata per modellizzare la concorrenza tra le aziende e per determinare le strategie di prezzo ottimali in un ambiente competitivo.
- Revenue management: è una disciplina che si concentra sull’ottimizzazione dei ricavi attraverso la gestione della domanda, dei prezzi e dell’inventario. I modelli di revenue management utilizzano dati storici e in tempo reale per prevedere la domanda e per determinare i prezzi ottimali in base a variabili come la capacità, il tempo e le condizioni del mercato.
- Elasticità della domanda: è un concetto economico che misura la sensibilità della domanda di un bene o servizio rispetto alle variazioni del suo prezzo. Nel dynamic pricing, l’elasticità della domanda è un fattore chiave nella determinazione dei prezzi ottimali, in quanto aiuta a comprendere come i consumatori reagiscono alle variazioni di prezzo e quali sono i limiti di prezzo che massimizzano i ricavi.
- Modelli di apprendimento automatico e intelligenza artificiale: con l’evoluzione delle tecnologie, i modelli di apprendimento automatico e intelligenza artificiale stanno diventando sempre più importanti nel dynamic pricing. Questi modelli consentono alle aziende di analizzare grandi quantità di dati e di prevedere il comportamento dei consumatori, offrendo prezzi personalizzati e promozioni mirate.
Metodologia applicata nel dynamic pricing
La metodologia applicata nel dynamic pricing varia a seconda dell’industria, del contesto e degli obiettivi dell’azienda. In generale, l’applicazione del dynamic pricing segue un processo sistematico che può includere i seguenti passaggi:
- Definizione degli obiettivi: prima di implementare il dynamic pricing, le aziende devono stabilire gli obiettivi specifici che intendono raggiungere, come aumentare i ricavi, massimizzare i profitti o migliorare l’utilizzo delle risorse.
- Raccolta e analisi dei dati: il successo dipende dalla capacità di raccogliere e analizzare una vasta gamma di dati, come i dati storici sulle vendite, i prezzi della concorrenza, la domanda e l’offerta, e le preferenze dei clienti. Questi dati possono essere utilizzati per sviluppare modelli predittivi e identificare le variabili chiave che influenzano i prezzi.
- Sviluppo di modelli di pricing: basandosi sui dati raccolti e analizzati, le aziende possono sviluppare modelli di pricing che tengano conto di variabili come la domanda, l’offerta, i costi, i fattori di mercato e le caratteristiche dei clienti. Questi modelli possono essere basati su teorie economiche, come la legge della domanda e dell’offerta, la discriminazione dei prezzi e il revenue management, e possono includere tecniche di intelligenza artificiale e machine learning.
- Implementazione del dynamic pricing: una volta sviluppati i modelli di pricing, le aziende devono implementare il dynamic pricing attraverso sistemi di gestione dei prezzi e tecnologie di automazione. Questo può includere l’integrazione dei modelli di pricing con i sistemi di gestione delle vendite, la creazione di algoritmi per aggiornare i prezzi in tempo reale e lo sviluppo di interfacce utente per monitorare e controllare il processo di pricing.
- Monitoraggio e valutazione: dopo l’implementazione del dynamic pricing, è fondamentale monitorare e valutare l’efficacia della strategia di pricing nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti. Questo può includere il monitoraggio dei KPI (Key Performance Indicator), come i ricavi, i margini di profitto e le quote di mercato, e l’analisi dei feedback dei clienti per identificare eventuali problemi o opportunità di miglioramento.
- Adattamento e ottimizzazione: le aziende devono essere pronte ad adattare e ottimizzare la loro strategia di dynamic pricing in base ai risultati del monitoraggio e della valutazione. Questo può includere l’aggiornamento dei modelli di pricing, l’adeguamento delle variabili di pricing o la modifica delle regole di automazione per migliorare l’efficacia del dynamic pricing e raggiungere gli obiettivi desiderati.
Tecnologie utilizzate nel dynamic pricing
Nel dynamic pricing, vengono utilizzate diverse tecnologie per raccogliere, analizzare e applicare le informazioni necessarie per ottimizzare i prezzi. Alcune delle principali tecnologie utilizzate nel dynamic pricing includono:
- Big data e analytics: il dynamic pricing richiede l’analisi di grandi volumi di dati per comprendere i modelli di domanda e offerta, i prezzi della concorrenza, le preferenze dei clienti e altri fattori che influenzano i prezzi. Le tecnologie di big data e analytics consentono di raccogliere, elaborare e analizzare queste enormi quantità di dati in tempo reale.
- Intelligenza artificiale (AI) e machine learning: sono tecnologie chiave per sviluppare modelli di pricing avanzati e personalizzati. Questi modelli possono prevedere il comportamento dei consumatori, identificare le tendenze del mercato e determinare i prezzi ottimali in base a una serie di variabili.
- Automazione del pricing: le tecnologie di automazione del pricing consentono alle aziende di implementare e gestire il dynamic pricing in modo efficiente e in tempo reale. Possono includere algoritmi di aggiornamento dei prezzi, sistemi di gestione dei prezzi e interfacce utente per il monitoraggio e il controllo del processo di pricing.
- Sistemi di revenue management: sono utilizzati per ottimizzare i ricavi attraverso la gestione della domanda, dei prezzi e dell’inventario. Questi sistemi integrano dati storici e in tempo reale per prevedere la domanda e determinare i prezzi ottimali in base a variabili come la capacità, il tempo e le condizioni del mercato.
- Sistemi di gestione delle vendite e del commercio elettronico: le piattaforme di vendita e di commercio elettronico devono essere integrate con le tecnologie di dynamic pricing per garantire che i prezzi aggiornati siano visibili ai clienti e applicati alle transazioni. Queste integrazioni possono includere API (Application Programming Interfaces) per collegare i sistemi di gestione dei prezzi alle piattaforme di vendita e al software di gestione dell’inventario.
- Business intelligence e dashboard: aiutano le aziende a monitorare e valutare l’efficacia del dynamic pricing. Questi strumenti forniscono una panoramica in tempo reale dei principali indicatori di performance, consentendo ai decisori di identificare tendenze, problemi e opportunità di miglioramento.
Analisi delle tendenze di mercato per il dynamic pricing
L’analisi delle tendenze di mercato è fondamentale per il successo del dynamic pricing, poiché consente alle aziende di adeguare i loro prezzi in base alle condizioni del mercato e alle preferenze dei clienti. Ecco alcune delle principali tendenze di mercato che influenzano il dynamic pricing:
- Crescita del commercio elettronico: il commercio elettronico ha rivoluzionato il modo in cui le persone acquistano prodotti e servizi, rendendo più facile e conveniente confrontare i prezzi e cercare le migliori offerte. Il dynamic pricing è diventato sempre più popolare in questo contesto, poiché permette alle aziende di adeguare i loro prezzi in tempo reale per attirare i clienti e massimizzare i ricavi.
- Aumento dell’uso di tecnologie di big data e analytics: l’esplosione dei dati disponibili ha permesso alle aziende di raccogliere e analizzare informazioni dettagliate sul comportamento dei consumatori, le tendenze del mercato e i prezzi della concorrenza. Questa capacità di analizzare i dati ha reso possibile l’implementazione di strategie di dynamic pricing più sofisticate e personalizzate.
- Intelligenza artificiale e machine learning: stanno diventando sempre più avanzate, consentendo alle aziende di sviluppare algoritmi di pricing che possono prevedere la domanda, identificare le tendenze del mercato e determinare i prezzi ottimali in base a una vasta gamma di variabili.
- Personalizzazione e segmentazione dei clienti: le aziende stanno cercando sempre più di offrire esperienze personalizzate ai loro clienti, e il dynamic pricing è uno strumento che consente loro di farlo. Utilizzando le informazioni raccolte sui clienti, le aziende possono segmentare i loro clienti in base a vari fattori (come la propensione all’acquisto, la sensibilità al prezzo e il valore a vita) e offrire prezzi dinamici personalizzati per ciascun segmento.
- Trasparenza dei prezzi e comparazione: i consumatori hanno accesso a una quantità sempre maggiore di informazioni sui prezzi e possono facilmente confrontare le offerte di diverse aziende. Di conseguenza, le aziende devono essere sempre più competitive nei loro prezzi e utilizzare il dynamic pricing per reagire rapidamente alle variazioni delle condizioni del mercato e ai prezzi della concorrenza.
- Regolamentazione e protezione dei consumatori: mentre il dynamic pricing diventa sempre più diffuso, le autorità di regolamentazione e le organizzazioni di tutela dei consumatori stanno prestando maggiore attenzione a queste pratiche. Le aziende devono essere consapevoli delle leggi e delle normative locali relative al dynamic pricing e garantire che le loro strategie siano conformi a tali regolamenti.
Settori in cui il dynamic pricing è particolarmente diffuso
Il dynamic pricing è particolarmente diffuso in diversi settori in cui la domanda, l’offerta e le preferenze dei clienti possono variare rapidamente nel tempo. Alcuni dei settori in cui il dynamic pricing è più comune includono:
- Trasporti aerei: le compagnie aeree utilizzano il dynamic pricing per ottimizzare i ricavi in base alla domanda, alla capacità e ai tempi di viaggio. I prezzi dei biglietti possono variare a seconda del momento dell’acquisto, della stagionalità, delle condizioni meteorologiche e delle promozioni speciali.
- Alberghi e strutture ricettive: il settore alberghiero utilizza il dynamic pricing per adeguare i prezzi delle camere in base alla domanda, alle recensioni degli ospiti, ai periodi di punta e alle condizioni locali (come eventi o fiere).
- Trasporti ferroviari e marittimi: anche le compagnie ferroviarie e marittime utilizzano il dynamic pricing per gestire la domanda e massimizzare i ricavi. I prezzi possono variare in base al momento dell’acquisto, alla stagionalità, alla capacità e ad altri fattori.
- Settore energetico: il dynamic pricing viene utilizzato nel settore energetico per adeguare i prezzi dell’elettricità e del gas in base alla domanda, all’offerta e alle condizioni meteorologiche. Questo aiuta a gestire l’uso delle risorse e a ridurre i picchi di domanda.
- Biglietti per eventi e intrattenimento: per eventi come concerti, spettacoli teatrali e partite sportive, il dynamic pricing viene utilizzato per adeguare i prezzi dei biglietti in base alla popolarità dell’evento, alla domanda e alla disponibilità dei posti.
- Commercio al dettaglio e e-commerce: il dynamic pricing viene utilizzato per gestire l’inventario, rispondere ai prezzi della concorrenza e offrire promozioni personalizzate ai clienti.
- Noleggio auto: le aziende di noleggio auto utilizzano il dynamic pricing per adeguare i prezzi delle loro vetture in base alla domanda, alla stagionalità, alla disponibilità e ad altri fattori, come la durata del noleggio e la classe del veicolo.
- Parcheggi: viene utilizzato per gestire la domanda e ottimizzare l’utilizzo dello spazio disponibile. I prezzi possono variare in base al momento della giornata, alla stagionalità e alla vicinanza a eventi o luoghi di interesse.
- Pubblicità online: è utilizzato per stabilire il prezzo degli spazi pubblicitari in base alla domanda, all’offerta e alle preferenze degli utenti.
- Servizi di ride-sharing e taxi: Piattaforme come Uber e Lyft utilizzano il dynamic pricing per adeguare i prezzi delle corse in base alla domanda, all’offerta e ad altri fattori, come le condizioni meteorologiche e gli eventi locali.
Applicazione del dynamic pricing nei supermercati
Il fenomeno del dynamic pricing sta guadagnando sempre più popolarità anche nel settore dei supermercati. Grazie all’uso di etichette elettroniche di prezzo (ESL, Electronic Shelf Labels) che possono essere aggiornate in tempo reale attraverso un sistema informatico, i supermercati possono adeguare i prezzi dei prodotti in base alla domanda, all’offerta, alle scorte e alle promozioni, aumentando l’efficienza e massimizzando i profitti.
Strumenti utilizzati:
- Etichette elettroniche di prezzo (ESL): sono dispositivi elettronici che visualizzano i prezzi dei prodotti sugli scaffali dei supermercati. Possono essere aggiornate in tempo reale attraverso un sistema informatico centralizzato, permettendo una rapida modifica dei prezzi.
- Big data e analisi dei dati: i supermercati raccolgono e analizzano una grande quantità di dati sui comportamenti d’acquisto dei consumatori, le scorte, la domanda e l’offerta. Queste informazioni sono utilizzate per prendere decisioni informate sul dynamic pricing.
- Intelligenza artificiale e machine learning: vengono utilizzati algoritmi per analizzare i dati raccolti e prevedere le tendenze future, consentendo ai supermercati di adeguare i prezzi in modo proattivo.
Strategie
- Gestione dell’inventario: è possibile dervirsi del dynamic pricing per ridurre il rischio di eccedenze e sprechi, abbassando i prezzi dei prodotti vicini alla scadenza o in eccesso di scorte.
- Promozioni personalizzate: promozioni dinamiche in base ai dati demografici, alle preferenze di acquisto e alla fedeltà dei clienti, incentivando gli acquisti e aumentando la soddisfazione del cliente.
- Prezzi competitivi: con il dynamic pricing è possibile adeguare i prezzi in base ai prezzi della concorrenza, garantendo che i prodotti siano sempre competitivi sul mercato.
Questione morale
Il dynamic pricing nei supermercati solleva alcune questioni etiche e morali. Da un lato, può essere visto come un modo per massimizzare i profitti e ridurre gli sprechi, contribuendo a una maggiore efficienza economica e sostenibilità ambientale. D’altra parte, il dynamic pricing può essere percepito come ingiusto o discriminatorio, poiché i prezzi possono variare in base a fattori come l’ora del giorno, la domanda o il comportamento d’acquisto del cliente.
Per affrontare queste preoccupazioni, è importante che i supermercati applichino il dynamic pricing in modo trasparente e responsabile, comunicando chiaramente le loro politiche ai clienti e assicurando che le variazioni di prezzo siano basate su criteri oggettivi e non discriminatori. Inoltre, la regolamentazione può essere necessaria per garantire che le pratiche di dynamic pricing siano conformi alle leggi e alle normative sulla protezione dei consumatori.
esempio di un algoritmo per il dynamic pricing
Un esempio di algoritmo utilizzabile per il dynamic pricing è l’algoritmo di regressione lineare multipla. La regressione lineare multipla è un metodo statistico utilizzato per modellare la relazione tra una variabile dipendente (in questo caso, il prezzo) e due o più variabili indipendenti (come la domanda, l’offerta, i prezzi della concorrenza e altri fattori rilevanti).
Ecco come funziona l’algoritmo di regressione lineare multipla nel contesto del dynamic pricing:
- Raccolta dei dati: in primo luogo, è necessario raccogliere dati storici e in tempo reale sulle variabili che si ritiene influenzino i prezzi, come la domanda, l’offerta, i prezzi della concorrenza e le caratteristiche dei prodotti o dei clienti.
- Preparazione dei dati: i dati raccolti devono essere “puliti” e preparati per l’analisi. Ciò può includere la rimozione di valori anomali, la gestione dei dati mancanti e la normalizzazione delle variabili.
- Creazione del modello di regressione: utilizzando i dati preparati, si crea un modello di regressione lineare multipla che tiene conto delle variabili indipendenti selezionate. Il modello avrà la seguente forma:Prezzo = b0 + b1 * (Variabile_1) + b2 * (Variabile_2) + … + bn * (Variabile_n) + erroreDove “b0” è l’intercetta, “b1” a “bn” sono i coefficienti delle variabili indipendenti e “errore” rappresenta l’errore residuo del modello.
- Stima dei coefficienti: l’algoritmo utilizza i dati per stimare i coefficienti del modello (b0, b1, b2, …, bn) che minimizzano l’errore residuo. Questo viene fatto utilizzando tecniche come il metodo dei minimi quadrati ordinari (OLS).
- Validazione del modello: una volta stimati i coefficienti, è importante validare il modello per verificare la sua accuratezza e la sua capacità di prevedere i prezzi. Ciò può essere fatto utilizzando metriche come il coefficiente di determinazione (R^2) e l’errore quadratico medio (RMSE), e confrontando le previsioni del modello con i dati effettivi.
- Applicazione del modello: se il modello è accurato e valido, può essere utilizzato per prevedere i prezzi ottimali in tempo reale, tenendo conto delle variabili indipendenti rilevanti. L’algoritmo può essere integrato con sistemi di gestione dei prezzi e tecnologie di automazione per aggiornare i prezzi in base alle previsioni del modello.
- Monitoraggio e aggiornamento: è importante monitorare l’efficacia del modello di regressione lineare multipla nel tempo e aggiornarlo se necessario. Ciò può includere l’aggiustamento dei coefficienti, l’aggiunta o la rimozione di variabili indipendenti e la rivalutazione dell’accuratezza e della validità del modello.
Strategie di dynamic pricing utilizzate dalle aziende
Il dynamic pricing è una strategia di fissazione dei prezzi in cui le aziende adeguano i prezzi dei loro prodotti o servizi in tempo reale o su base periodica, in base a una serie di fattori come la domanda, il valore percepito, i costi e le condizioni del mercato.
Questo approccio consente alle aziende di massimizzare i ricavi, gestire l’inventario e rispondere rapidamente alle variazioni delle condizioni del mercato e alle preferenze dei consumatori. Di seguito sono illustrate alcune delle principali strategie di dynamic pricing utilizzate dalle aziende:
- Pricing basato sulla domanda: prevede l’adeguamento dei prezzi in base alle variazioni della domanda nel mercato. Quando la domanda per un prodotto o servizio è alta, i prezzi possono essere aumentati per sfruttare la maggiore propensione al consumo; al contrario, quando la domanda è bassa, i prezzi possono essere ridotti per stimolare gli acquisti. Il pricing basato sulla domanda può aiutare le aziende a gestire l’inventario e a massimizzare i profitti in periodi di alta domanda, come durante le festività o gli eventi speciali.
- Pricing basato sul valore: si concentra sulla percezione del valore del prodotto o servizio da parte del cliente. Le aziende che adottano questa strategia adeguano i prezzi in base al valore percepito, che può variare in base a fattori come la qualità, le caratteristiche, il brand e il servizio al cliente. Questo approccio consente alle aziende di segmentare i clienti in base alla loro sensibilità al prezzo e alla propensione all’acquisto, offrendo prezzi personalizzati per ciascun segmento.
- Pricing basato sui costi: i prezzi vengono adeguati in base ai costi di produzione, distribuzione e vendita di un prodotto o servizio. Quando i costi aumentano a causa di fattori come l’aumento dei prezzi delle materie prime, i cambiamenti nei tassi di cambio o l’aumento dei costi di distribuzione, le aziende possono adeguare i prezzi per mantenere i margini di profitto. Allo stesso modo, quando i costi diminuiscono, le aziende possono ridurre i prezzi per rimanere competitive e attrarre nuovi clienti.
- Pricing basato sulla concorrenza: prevede l’adeguamento dei prezzi in base ai prezzi praticati dai concorrenti nel mercato. Le aziende monitorano costantemente i prezzi dei concorrenti e adeguano i propri prezzi di conseguenza per rimanere competitivi e attrarre i clienti. Il pricing basato sulla concorrenza può includere l’adozione di prezzi più bassi, più alti o paritetici rispetto ai concorrenti, a seconda delle circostanze del mercato e delle strategie aziendali.
- Pricing basato su algoritmi e machine learning: le aziende possono utilizzare algoritmi avanzati e tecniche di machine learning per analizzare una vasta gamma di dati, come le tendenze della domanda, le informazioni sui clienti e i prezzi dei concorrenti, al fine di stabilire i prezzi ottimali per i loro prodotti o servizi. Questi algoritmi possono prevedere le variazioni di domanda e offerta, identificare i modelli di comportamento dei consumatori e determinare i prezzi più efficaci per massimizzare i ricavi e la soddisfazione del cliente. L’uso di tecniche di intelligenza artificiale e machine learning consente alle aziende di adeguare i prezzi in tempo reale e in modo più preciso rispetto ai metodi tradizionali.
- Pricing basato sull’ora del giorno o stagionale: prevede l’adeguamento dei prezzi in base all’ora del giorno, al giorno della settimana o alla stagione. Ad esempio, i prezzi possono essere aumentati durante le ore di punta o i periodi di alta stagione, quando la domanda è maggiore, e ridotti durante le ore di minore affluenza o i periodi di bassa stagione. Questo approccio può essere particolarmente efficace per le aziende che operano nel settore dei servizi, come ristoranti, hotel e compagnie di trasporto.
- Pricing basato su promozioni e sconti: le aziende possono utilizzare il dynamic pricing per offrire promozioni e sconti temporanei ai clienti, al fine di stimolare le vendite e attirare nuovi clienti. Questa strategia può includere sconti percentuali, offerte speciali (come “acquista uno, ottieni uno gratis” o “prezzo ridotto per l’acquisto di più articoli”) e incentivi per l’acquisto di prodotti correlati. Le promozioni e gli sconti possono essere adeguati in base a fattori come la domanda, le scorte e le strategie di marketing.
dynamic pricing, casi aziendali di fallimento strategico
Molte aziende hanno affrontato critiche o controversie a causa dell’implementazione del dynamic pricing.
Compagnie aeree
Altalia: nel 2018 è stata criticata per aver applicato il dynamic pricing in maniera poco trasparente e per aver gonfiato i prezzi dei biglietti durante il ponte del 1° maggio. Questa situazione ha causato la percezione di prezzi ingiusti tra i viaggiatori e ha danneggiato la reputazione della compagnia aerea.
British Airways: è stata criticata nel 2017 per aver applicato il dynamic pricing in maniera poco trasparente, causando la percezione di prezzi gonfiati per i viaggiatori. Ciò ha portato a una riduzione della fiducia dei clienti nella compagnia aerea e ha danneggiato la sua reputazione.
Trasporti ferroviari
Trenitalia: l’azienda ferroviaria nazionale italiana, ha affrontato critiche per l’applicazione del dynamic pricing sui biglietti dei treni ad alta velocità, con prezzi che aumentano notevolmente durante i periodi di alta domanda, come le festività o i fine settimana. Questa pratica ha portato a frustrazione tra i passeggeri e richieste di maggiore trasparenza nelle politiche di prezzo, oltre al passaggio di parte della clientela alla società concorrente Italo Treno.
Alberghi e piattaforme di prenotazione Alberghiera
Booking.com: è stata multata nel 2017 dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per pratiche commerciali scorrette e mancanza di trasparenza nella presentazione delle offerte e nella gestione dei prezzi, inclusa l’applicazione del dynamic pricing.
Airbnb: nel 2015 ha affrontato critiche per aver applicato il dynamic pricing in modo discriminatorio, con alcuni host che aumentavano i prezzi per gli ospiti di determinate etnie o nazionalità. Questa pratica ha portato a proteste e richieste di maggiore trasparenza e regolamentazione nel settore delle prenotazioni online.
Ride-hailing
Uber: è stata criticata nel 2014 per aver applicato il dynamic pricing durante un’evacuazione di emergenza a Sydney, in Australia, a seguito di una situazione di ostaggi. I prezzi delle corse sono aumentati notevolmente, causando indignazione tra i clienti e danneggiando la reputazione dell’azienda. In seguito, Uber si è scusata e ha rimborsato i clienti coinvolti.
E-commerce e vendita al dettaglio
Amazon: ha affrontato critiche nel 2000 per aver applicato il dynamic pricing in modo poco trasparente e potenzialmente discriminatorio, offrendo prezzi diversi per lo stesso prodotto a clienti diversi. Questo episodio ha portato a una riduzione della fiducia dei consumatori nell’azienda e comportato un drastico calo delle vendite.
Settore energetico
Fornitori plurimi: nel 2018, alcuni fornitori di energia elettrica in Australia, come AGL Energy e Origin Energy, sono stati criticati per aver applicato il dynamic pricing in maniera poco trasparente e potenzialmente ingiusta, causando aumenti dei prezzi per i consumatori e una riduzione della fiducia nel settore energetico.
Biglietti per eventi e spettacoli
TicketOne: una delle principali piattaforme di vendita di biglietti per eventi, è stata criticata per l’uso del dynamic pricing nella vendita di biglietti per concerti e spettacoli. L’aumento dei prezzi durante i periodi di alta domanda ha portato a severe proteste.
Conseguenze del dynamic pricing
Il dynamic pricing è una strategia sempre più utilizzata dalle aziende in diversi settori per adeguare i prezzi dei loro prodotti o servizi in tempo reale o su base periodica, in base a una serie di fattori come la domanda, il valore percepito, i costi e le condizioni del mercato. Sebbene il dynamic pricing possa offrire numerosi vantaggi alle aziende, come la massimizzazione dei ricavi e una migliore gestione dell’inventario, può anche avere conseguenze significative sulla concorrenza, sulla struttura del mercato e sul benessere dei consumatori. Di seguito vengono analizzate le principali conseguenze del dynamic pricing.
Effetti del dynamic pricing sulla concorrenza e sulla struttura del mercato
- Aumento della competizione: può intensificare la competizione tra le aziende, poiché consente loro di monitorare e adeguare i prezzi in tempo reale in risposta ai prezzi dei concorrenti. Questo può portare a una maggiore efficienza del mercato e a prezzi più bassi per i consumatori.
- Barriere all’ingresso: le aziende che utilizzano il dynamic pricing possono disporre di risorse e tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e il machine learning, per analizzare i dati e adeguare i prezzi. Ciò può creare barriere all’ingresso per le nuove aziende che non dispongono delle stesse risorse o competenze tecniche.
- Concentrazione del mercato: il dynamic pricing potrebbe favorire le aziende più grandi e tecnologicamente avanzate, che possono adeguare i prezzi più rapidamente e con maggiore precisione rispetto alle piccole imprese. Ciò può portare a una maggiore concentrazione del mercato e a una riduzione della diversità dei prodotti e dei servizi disponibili.
Impatto del dynamic pricing sui consumatori e sul benessere sociale
- Discriminazione dei prezzi: può creare situazioni in cui i consumatori pagano prezzi diversi per lo stesso prodotto o servizio. Questo può essere percepito come ingiusto, specialmente se i prezzi variano in base a fattori come il reddito, la posizione geografica, l’età o altre caratteristiche personali. Le aziende devono essere caute nell’applicare il dynamic pricing per evitare la discriminazione dei prezzi e garantire un trattamento equo per tutti i consumatori.
- Trasparenza e fiducia: può erodere la fiducia dei consumatori nelle aziende e nel mercato, poiché i prezzi possono variare frequentemente e in modo apparentemente arbitrario. Le aziende devono essere trasparenti sulle loro pratiche di dynamic pricing e garantire che i prezzi siano adeguati in modo equo e non discriminatorio.
- Benessere sociale: il dynamic pricing può avere conseguenze sia positive che negative sul benessere sociale. Da un lato, può contribuire a un migliore utilizzo delle risorse e a un’allocazione più efficiente dei beni e dei servizi. Dall’altro lato, può portare a disuguaglianze economiche e all‘esclusione di alcuni gruppi di consumatori dai mercati o dai servizi essenziali. Le aziende e i responsabili delle politiche devono bilanciare gli effetti del dynamic pricing sul benessere sociale e garantire che non crei barriere ingiuste o discriminazione.
- Privacy dei dati: spesso si basa sull’analisi dei dati dei consumatori per determinare i prezzi ottimali. Ciò solleva preoccupazioni riguardo alla raccolta, all’uso e alla condivisione dei dati personali dei consumatori. Le aziende devono garantire che i dati dei consumatori siano protetti e utilizzati in modo responsabile, nel rispetto delle leggi sulla privacy e delle aspettative dei consumatori.
- Impatto sull’ambiente e sostenibilità: può influenzare il comportamento dei consumatori e delle aziende in termini di consumo energetico, utilizzo delle risorse e sostenibilità ambientale. Ad esempio, il dynamic pricing nel settore energetico può incoraggiare un uso più efficiente dell’energia e ridurre le emissioni di gas serra. Tuttavia, può anche portare a pratiche non sostenibili se i prezzi bassi incoraggiano un consumo eccessivo o l’uso indiscriminato delle risorse.
tecniche per contrastare il dynamic pricing
I consumatori possono adottare diverse strategie per contrastare gli effetti del dynamic pricing e cercare di ottenere le migliori offerte possibili. Ecco alcune tecniche che possono essere utilizzate:
- Confronto prezzi: utilizzare siti web e applicazioni di confronto prezzi per confrontare le offerte di diverse aziende e trovare il miglior rapporto qualità-prezzo. Questo aiuta a individuare le variazioni di prezzo e a scegliere l’offerta più conveniente.
- Monitoraggio dei prezzi: tenere d’occhio i prezzi nel tempo per identificare schemi e tendenze. Ci sono applicazioni e siti web che consentono di monitorare i prezzi e ricevere notifiche quando scendono al di sotto di una certa soglia.
- Acquisti in momenti diversi: può far variare i prezzi in base al momento della giornata, al giorno della settimana o al periodo dell’anno. Acquistare durante i periodi di bassa domanda può aiutare a ottenere prezzi migliori.
- Utilizzare VPN o modalità di navigazione in incognito: alcune piattaforme di e-commerce utilizzano le informazioni sulla posizione geografica o sui dati di navigazione per determinare i prezzi. Utilizzare una VPN (Virtual Private Network) o la modalità di navigazione in incognito può aiutare a nascondere queste informazioni e potenzialmente ottenere prezzi migliori.
- Fidelizzazione e sconti: iscriversi ai programmi di fidelizzazione, utilizzare coupon e approfittare delle offerte speciali può aiutare a ridurre l’impatto del dynamic pricing e ottenere sconti sui prezzi.
- Acquistare da rivenditori locali o alternativi: spesso, i rivenditori locali o le piattaforme alternative non utilizzano il dynamic pricing o lo utilizzano in misura minore. Considerare queste opzioni può aiutare a evitare le variazioni di prezzo.
- Pianificazione e flessibilità: essere flessibili nelle scelte e pianificare gli acquisti con anticipo può aiutare a trovare le migliori offerte ed a evitare i periodi di alta domanda in cui i prezzi sono più elevati.
- Educazione e consapevolezza: essere consapevoli delle pratiche di dynamic pricing e comprendere come funzionano può aiutare i consumatori a prendere decisioni informate e ad adottare strategie per contrastarne gli effetti.
contrastare il dynamic pricing su amazon
La migliore soluzione è Keepa, un’utile estensione per il browser che monitora i prezzi su Amazon per contrastare gli effetti del dynamic pricing. Keepa offre una serie di funzionalità che possono aiutare a ottenere le offerte più convenienti ed a comprendere meglio le dinamiche dei prezzi su Amazon. Alcune delle principali funzionalità di Keepa includono:
- Grafico storico dei prezzi: mostra un grafico storico dei prezzi per ogni prodotto su Amazon, permettendoti di vedere come sono cambiati i prezzi nel tempo. Questo permette di identificare schemi e tendenze e a determinare se il prezzo attuale è ragionevole rispetto alla sua storia.
- Monitoraggio dei prezzi: con Keepa è possibile impostare soglie di prezzo personalizzate per i prodotti che si desidera acquistare. Se il prezzo scende al di sotto della soglia impostata, Keepa invierà una notifica via e-mail o tramite l’app per smartphone, permettendo di approfittare dell’offerta.
- Confronto prezzi: consente di confrontare i prezzi di un prodotto su diverse versioni di Amazon (ad esempio, Amazon.com, Amazon.co.uk, Amazon.de, ecc.) e di controllare se è disponibile a un prezzo migliore su un altro sito Amazon.
- Offerte e sconti: offre una sezione dedicata alle offerte e ai sconti su Amazon, per trovare rapidamente i prodotti con prezzi ridotti o in promozione.
- Informazioni sulle spedizioni e sulle tasse: fornisce informazioni sulle spese di spedizione e sulle tasse applicate ai prodotti per calcolare il costo totale dell’acquisto e di confrontarlo con altre opzioni disponibili.
come identificare i periodi di bassa domanda per sottrarsi al dynamic pricing
Identificare i periodi di bassa domanda è essenziale per sottrarsi agli effetti del dynamic pricing e ottenere prezzi migliori. Ecco alcuni suggerimenti su come individuare i periodi di bassa domanda:
- Stagionalità: molti settori, come il turismo, i viaggi e l’ospitalità, hanno periodi di alta e bassa stagione. Generalmente, i prezzi tendono ad essere più bassi durante la bassa stagione, quando la domanda è inferiore. Identificare la bassa stagione nel settore di proprio interesse e cercare di pianificare gli acquisti in quel periodo.
- Giorni della settimana: alcuni prodotti e servizi hanno una domanda variabile nei diversi giorni della settimana. Ad esempio, i biglietti aerei e alberghieri tendono ad essere più economici durante la settimana rispetto al fine settimana. Se possibile, cercare di pianificare gli acquisti nei giorni con domanda più bassa.
- Orari della giornata: anche l’ora del giorno può influenzare la domanda e i prezzi. Ad esempio, i prezzi dei biglietti del cinema o dei ristoranti potrebbero essere più bassi durante il giorno rispetto alla sera. Pianificare gli acquisti durante le ore meno affollate per approfittare dei prezzi ridotti.
- Eventi e festività: durante eventi speciali e festività, la domanda per alcuni prodotti e servizi può aumentare, portando a prezzi più alti. Cercare di evitare gli acquisti durante questi periodi e aspettare che la domanda si stabilizzi.
- Monitoraggio dei prezzi: servirsi di strumenti e applicazioni per monitorare i prezzi nel tempo e identificare i periodi di bassa domanda. Questi strumenti possono inviare notifiche quando i prezzi scendono, aiutando a identificare il momento giusto per effettuare l’acquisto.
- Ricerca e analisi: studiare le tendenze del mercato e del settore di proprio interesse per comprendere i periodi di bassa domanda. Consultare articoli, rapporti e altre fonti di informazione per identificare i periodi in cui la domanda tende ad essere più bassa.
- Interazione con la comunità: iscriversi a forum, gruppi di discussione o social network dedicati al settore o al prodotto di proprio interesse. Spesso, gli utenti condividono le loro esperienze e consigli su come ottenere le migliori offerte e identificare i periodi di bassa domanda.
Come Analizzare le performance dell’utilizzo del dynamic pricing
L’analisi delle performance delle aziende che utilizzano il dynamic pricing fornisce importanti informazioni sull’efficacia di questa strategia di fissazione dei prezzi e sul suo impatto sul successo e sulla redditività delle imprese. Per condurre un’analisi accurata, è necessario considerare diversi fattori e metriche di performance che riflettano gli obiettivi e le priorità dell’azienda. Di seguito sono riportati alcuni approcci comuni per analizzare i dati sulla performance delle aziende che utilizzano il dynamic pricing:
- Ricavi e profitti: uno degli obiettivi principali del dynamic pricing è la massimizzazione dei ricavi e dei profitti. Pertanto, è fondamentale esaminare i dati sui ricavi e sui profitti dell’azienda per valutare l’impatto del dynamic pricing sulle vendite e sulla redditività. Questo può includere l’analisi delle tendenze nel tempo, la comparazione con i concorrenti e l’identificazione dei fattori che contribuiscono alle variazioni dei ricavi e dei profitti.
- Gestione dell’inventario: il dynamic pricing può aiutare le aziende a gestire l’inventario in modo più efficace, adeguando i prezzi in base alla domanda e all’offerta. L’analisi dei dati sull’inventario può fornire informazioni sulle performance dell’azienda in termini di rotazione delle scorte, riduzione degli stock in eccesso e minimizzazione delle perdite dovute a prodotti invenduti o obsoleti.
- Acquisizione e fidelizzazione dei clienti: può influenzare l’acquisizione e la fidelizzazione dei clienti, offrendo prezzi personalizzati e promozioni mirate. L’analisi dei dati sui clienti può aiutare a valutare l’efficacia delle strategie di dynamic pricing nel raggiungimento di questi obiettivi, esaminando metriche come il numero di nuovi clienti acquisiti, il tasso di ritenzione dei clienti e la frequenza di acquisto.
- Soddisfazione del cliente: la percezione dei clienti sul dynamic pricing può influenzare la loro soddisfazione e la loro propensione a continuare a fare affari con l’azienda. È importante analizzare i dati sulla soddisfazione del cliente, come le recensioni online, i risultati dei sondaggi e le metriche di customer service, per comprendere l’impatto del dynamic pricing sulla percezione del valore e sulla lealtà dei clienti.
- Benchmarking e comparazione con i concorrenti: confrontare le performance delle aziende che utilizzano il dynamic pricing con quelle dei concorrenti che adottano strategie di pricing diverse offre informazioni preziose sull’efficacia del dynamic pricing nel contesto del mercato. Questo può includere l’analisi delle quote di mercato, dei prezzi praticati e delle tendenze di crescita delle vendite.
Storia e sviluppo del dynamic pricing
Non esiste un singolo inventore del dynamic pricing, poiché è una strategia di prezzo basata su principi economici e modelli matematici sviluppati nel corso del tempo. Il concetto di dynamic pricing si basa sulla teoria della discriminazione dei prezzi, che è stata studiata da economisti come Arthur Cecil Pigou e John Stuart Mill nel XIX e XX secolo. La discriminazione dei prezzi si riferisce alla pratica di vendere lo stesso prodotto a prezzi diversi a diversi consumatori in base alla loro disponibilità a pagare.
La storia e lo sviluppo del dynamic pricing nel contesto del commercio elettronico e delle nuove tecnologie possono essere suddivisi in diverse fasi. Di seguito è riportata una panoramica dei principali sviluppi e delle tendenze nel tempo:
- Anni ’80 e ’90: le origini del dynamic pricing risalgono agli anni ’80 e ’90, quando le compagnie aeree e gli alberghi iniziarono a utilizzare software di revenue management per ottimizzare i prezzi in base alla domanda e all’offerta. Questi sistemi si basavano su modelli matematici e statistici per prevedere la domanda e determinare i prezzi ottimali.
- Fine anni ’90 e primi anni 2000: con l’avvento di Internet e l’esplosione del commercio elettronico, il dynamic pricing divenne più accessibile e praticabile per un’ampia gamma di aziende. Le aziende online, come Amazon e eBay, iniziarono a utilizzare il dynamic pricing per adattare i prezzi dei prodotti in tempo reale, in base a fattori come la domanda, l’offerta e le condizioni del mercato.
- Anni 2000: lo sviluppo di nuove tecnologie, come i motori di ricerca di prezzi e i siti di comparazione, rese il dynamic pricing ancora più diffuso e sofisticato. Questi strumenti consentirono ai consumatori di confrontare facilmente i prezzi tra diverse aziende e di trovare le migliori offerte, aumentando la concorrenza e la trasparenza del mercato.
- Anni 2010: l’ascesa delle piattaforme di condivisione e dei servizi on-demand, come Uber, Airbnb e Lyft, portò a un ulteriore sviluppo del dynamic pricing. Queste aziende utilizzarono algoritmi avanzati e dati in tempo reale per adattare i prezzi dei servizi in base alla domanda e all’offerta, migliorando l’efficienza del mercato e l’allocazione delle risorse.
- Anni 2020 e oltre: con l’avvento dell’intelligenza artificiale (IA) e del machine learning, il dynamic pricing sta diventando sempre più avanzato e personalizzato. Le aziende possono utilizzare algoritmi di apprendimento automatico per analizzare grandi quantità di dati e prevedere il comportamento dei consumatori, consentendo loro di offrire prezzi personalizzati e promozioni mirate.
Addendum. A compendio vi suggeriamo la lettira del nostro articolo sull‘analisi predittiva nel marketing.