l’Economia Comportamentale nel Marketing

economia comportamentale

L’economia comportamentale è fondamentale per le strategie di marketing. I suoi fondamenti si basano sull’integrazione di teorie e metodi provenienti dalla psicologia, dalle neuroscienze e dall’economia tradizionale. L’obiettivo principale dell’economia comportamentale è comprendere e spiegare come le persone prendono decisioni in situazioni reali, tenendo conto delle imperfezioni cognitive, delle emozioni e dei processi decisionali limitati. In pratica oro per il marketing.

Origini e sviluppo dell’economia comportamentale

L’economia comportamentale si è sviluppata come una risposta alle limitazioni del modello di homo economicus, che assume che gli individui siano agenti razionali e perfettamente informati che massimizzano la propria utilità. Daniel Kahneman, Amos Tversky e Richard Thaler sono tra i pionieri che hanno contribuito all’evoluzione del campo.

Principi e concetti chiave dell’economia comportamentale

1 – Razionalità limitata

L’economia comportamentale riconosce che gli individui hanno una capacità limitata di elaborare informazioni, il che li porta a prendere decisioni basate su euristiche e bias cognitivi, piuttosto che su un’analisi razionale completa.

2 – Euristiche e bias

Le persone utilizzano spesso scorciatoie cognitive (euristiche) per semplificare il processo decisionale. Tuttavia, queste euristiche possono portare a errori sistematici (bias) nelle decisioni. Alcuni esempi comuni di bias sono l’ancoraggio, la disponibilità e la rappresentatività.

3 – Influenza delle emozioni

Le emozioni svolgono un ruolo importante nel processo decisionale, influenzando le preferenze, i giudizi e le scelte degli individui. L’economia comportamentale considera gli effetti delle emozioni sul comportamento economico, come l’effetto della paura sulla propensione al rischio o l’effetto della gratitudine sulle decisioni di spesa.

4 – Preferenze sociali

Gli individui non agiscono solo in base ai propri interessi, ma sono anche influenzati dalle preferenze sociali, come l’altruismo, l’equità e la reciprocità. L’economia comportamentale esamina come queste preferenze influenzano le decisioni economiche e il comportamento di mercato.

5 – Influenza del contesto

Le scelte degli individui sono influenzate dal contesto in cui vengono presentate le opzioni e dalle caratteristiche delle alternative disponibili. Il design delle scelte (choice architecture) e il nudging sono esempi di come il contesto può essere modificato per influenzare il comportamento.

Teorie dell’Economia Comportamentale nel Marketing

L’economia comportamentale ha avuto un impatto significativo sul marketing, offrendo una comprensione più profonda dei processi decisionali dei consumatori e consentendo di sviluppare strategie di marketing più efficaci ed efficienti.

Grazie all’adozione delle teorie dell’economia comportamentale, i professionisti del marketing sono in grado di creare campagne che tengono conto dei bias cognitivi, delle emozioni e delle influenze sociali che guidano le decisioni dei consumatori. Questo approccio consente di migliorare la segmentazione, la personalizzazione e la comunicazione delle offerte di marketing, aumentando il coinvolgimento dei clienti, la conversione e la fidelizzazione.

1- Teoria delle prospettive

La teoria delle prospettive, sviluppata da Daniel Kahneman e Amos Tversky, è una delle teorie fondamentali dell’economia comportamentale. Essa sostiene che le persone valutano le perdite e i guadagni in modo asimmetrico, attribuendo maggiore peso alle perdite che ai guadagni equivalenti. Inoltre, la teoria delle prospettive dimostra che gli individui tendono ad essere più sensibili alle variazioni di valore rispetto al valore assoluto delle alternative.

Nel marketing, la teoria delle prospettive può essere utilizzata per presentare le offerte in modo tale da enfatizzare i benefici e ridurre la percezione delle perdite. Ad esempio, i marketer possono enfatizzare il risparmio ottenuto da una promozione, piuttosto che il prezzo effettivo. Allo stesso modo, la presentazione di un’offerta come un’opportunità a tempo limitato può creare un senso di urgenza e spingere i consumatori a prendere una decisione più rapidamente.

2 – Effetto ancoraggio

L’effetto ancoraggio si riferisce alla tendenza delle persone a basarsi troppo su una singola informazione, generalmente la prima ricevuta, per prendere decisioni. Gli individui tendono a “ancorarsi” a questo riferimento iniziale e a fare aggiustamenti insufficienti quando valutano nuove informazioni.

Nel marketing, l’effetto ancoraggio può essere utilizzato per influenzare le percezioni dei prezzi e la propensione all’acquisto. Ad esempio, presentare un prezzo più alto prima di offrire un prezzo più basso può far sì che il prezzo più basso sia percepito come un’offerta migliore. Allo stesso modo, stabilire un prezzo di partenza elevato in un’asta può influenzare le offerte successive al rialzo.

3 – Euristiche e bias

Le euristiche sono scorciatoie mentali che gli individui utilizzano per semplificare il processo decisionale. Sebbene le euristiche possano essere utili in molti casi, possono anche portare a errori sistematici, noti come bias cognitivi. Alcuni bias comuni nel marketing includono il bias di disponibilità, il bias di rappresentatività e il bias di conferma.

Nel marketing, comprendere le euristiche e i bias può aiutare a sviluppare strategie che tengano conto delle tendenze cognitive dei consumatori. Ad esempio:

3.1 – Bias di disponibilità

I consumatori tendono a basare le loro decisioni sulle informazioni che sono più facilmente disponibili nella loro memoria. Il marketing può sfruttare questo bias promuovendo la visibilità del marchio e delle offerte attraverso la pubblicità, i social media e il posizionamento del prodotto.

3.2 – Bias di rappresentatività

Gli individui tendono a giudicare la probabilità di un evento sulla base della somiglianza con un prototipo o uno stereotipo. Il marketing può utilizzare il bias di rappresentatività per creare aspettative positive sui prodotti e i servizi, associandoli a immagini, narrazioni o testimonianze che rafforzano gli stereotipi desiderati.

3.4 – Bias di conferma

I consumatori tendono a cercare e interpretare le informazioni in modo tale da confermare le loro credenze e aspettative preesistenti. Il marketing può sfruttare il bias di conferma presentando informazioni e testimonianze che supportano le percezioni positive dei consumatori e contraddicono quelle negative.

3.5 – Influenza sociale e conformità

L’influenza sociale si riferisce al modo in cui le persone modificano il proprio comportamento e le proprie decisioni in base alle opinioni e alle azioni degli altri. La conformità è un aspetto dell’influenza sociale, in cui gli individui si adeguano alle norme del gruppo per evitare il conflitto e l’esclusione sociale.

Nel marketing, l’influenza sociale e la conformità possono essere utilizzate per aumentare il coinvolgimento dei consumatori e la propensione all’acquisto. Ad esempio, le tecniche di marketing possono includere:

3.6 – Prova sociale

Presentare le opinioni e le esperienze di altri consumatori (ad esempio, recensioni, testimonianze e case study) può aumentare la fiducia e la credibilità dei prodotti e dei servizi, incoraggiando gli individui a seguire l’esempio degli altri.

3.7 – Scarsità e urgenza

Creare l’idea che un prodotto o un’offerta sia limitata nel tempo o nella disponibilità può spingere i consumatori a conformarsi al comportamento di acquisto degli altri per non perdere l’opportunità.

3.8 – Autorità e endorsement

Associare il proprio prodotto o servizio a esperti riconosciuti o a figure di autorità può influenzare positivamente le decisioni dei consumatori, in quanto tendono a seguire le raccomandazioni delle persone in posizioni di rilievo.

L'economia comportamentale è fondamentale per le strategie di marketing e si fonda su psicologia, neuroscienze ed economia tradizionale.
L’economia comportamentale è fondamentale per le strategie di marketing e si fonda su psicologia, neuroscienze ed economia tradizionale.

Strumenti e Metodologie per l’Applicazione dell’Economia Comportamentale nel Marketing

L’applicazione dell’economia comportamentale nel marketing richiede l’adozione di strumenti e metodologie specifiche che consentano di comprendere, prevedere e influenzare il comportamento dei consumatori. L’utilizzo di queste tecniche permette ai professionisti del marketing di sviluppare strategie basate su dati e conoscenze comportamentali, migliorando l’efficacia delle campagne e il coinvolgimento dei clienti. Di seguito alcuni degli strumenti e delle metodologie più rilevanti per l’applicazione dell’economia comportamentale nel marketing.

1 – Analisi dei dati comportamentali

L’analisi dei dati comportamentali consiste nel raccogliere, elaborare e interpretare le informazioni sulle azioni, le scelte e le preferenze dei consumatori. Questo processo consente di identificare schemi e tendenze nel comportamento dei clienti, oltre a rilevare i fattori che influenzano le decisioni d’acquisto. Gli strumenti di analisi dei dati comportamentali includono sistemi di tracciamento web, analisi delle transazioni, sondaggi e interviste, e analisi dei dati sui social media.

2 – Sperimentazione e metodo scientifico

L’adozione del metodo scientifico e delle tecniche sperimentali permette di testare le ipotesi e le strategie di marketing in modo rigoroso e sistematico. Gli esperimenti, come i test A/B e i test multivariati, consentono di confrontare diverse versioni di una campagna o di un’offerta per determinare quale sia la più efficace nel raggiungere gli obiettivi di marketing. Inoltre, la sperimentazione può aiutare a identificare le cause e gli effetti delle variabili comportamentali e a isolare gli elementi più influenti nel processo decisionale dei consumatori.

3 – Nudging e choice architecture

Il nudging è una tecnica basata sull’economia comportamentale che consiste nel modificare il contesto in cui vengono presentate le scelte ai consumatori, al fine di indirizzarli verso decisioni più desiderabili o vantaggiose. La choice architecture si riferisce alla progettazione e all’organizzazione delle opzioni e delle informazioni in modo tale da facilitare la scelta e il processo decisionale. Entrambe queste tecniche possono essere utilizzate nel marketing per influenzare le percezioni, le preferenze e le azioni dei clienti senza limitare la libertà di scelta.

Un esempio di nudging potrebbe essere quello di posizionare la frutta e la verdura in bella vista all’ingresso di un supermercato, in modo da incoraggiare le persone a scegliere opzioni più sane. Un altro esempio potrebbe essere quello di mostrare la quantità di calorie contenute in un determinato cibo accanto alla sua immagine sul menu di un ristorante, in modo da spingere le persone a fare scelte più consapevoli riguardo alla loro alimentazione. In entrambi i casi, il nudging mira a influenzare il comportamento delle persone in modo sottile e non coercitivo, ma con l’obiettivo di ottenere un risultato positivo.

4 – Gamification e incentivi

La gamification è l’applicazione di elementi e meccaniche tipiche dei giochi (come punti, livelli, missioni e premi) in contesti non ludici, come il marketing e la vendita al dettaglio. L’obiettivo della gamification è aumentare il coinvolgimento, la motivazione e la fedeltà dei consumatori, incentivandoli a compiere determinate azioni o a raggiungere determinati obiettivi. Gli incentivi, come sconti, promozioni e programmi di fidelizzazione, possono essere utilizzati in combinazione con la gamification per stimolare il comportamento desiderato e migliorare l’esperienza del cliente.

5 – Personalizzazione e segmentazione

La personalizzazione consiste nell’adattare le offerte di marketing e i messaggi promozionali alle esigenze, alle preferenze e ai comportamenti specifici dei singoli consumatori. La segmentazione, invece, implica la divisione del mercato in gruppi omogenei di clienti in base a caratteristiche demografiche, psicografiche, comportamentali o geografiche. Entrambe queste tecniche permettono ai professionisti del marketing di creare campagne più rilevanti, coinvolgenti e persuasive, aumentando la probabilità di conversione e fidelizzazione.

Successi e Fallimenti nell’Applicazione dell’Economia Comportamentale nel Marketing

L’economia comportamentale ha avuto un impatto significativo su diversi settori, tra cui il marketing. Le aziende di vari settori hanno adottato le teorie e le pratiche dell’economia comportamentale per migliorare le loro strategie di marketing e coinvolgere i consumatori in modo più efficace. Tuttavia, l’applicazione dell’economia comportamentale nel marketing non è sempre stata coronata dal successo, e alcune aziende hanno incontrato difficoltà o fallimenti nell’integrazione di queste tecniche nelle loro campagne. Di seguito sono presentati alcuni esempi di successi e fallimenti nell’applicazione dell’economia comportamentale nel marketing in diversi settori.

1 – Settore dei beni di consumo

Successo
Procter & Gamble (P&G) ha utilizzato l’economia comportamentale per ottimizzare le promozioni e i prezzi dei suoi prodotti. Attraverso l’analisi dei dati comportamentali e la sperimentazione, P&G è riuscita a comprendere meglio le preferenze e le motivazioni dei consumatori, migliorando le offerte e aumentando le vendite.
Fallimento

Un’azienda di snack salutari ha cercato di sfruttare il nudging per spingere i consumatori a scegliere i propri prodotti. Tuttavia, la scelta di utilizzare un packaging eccessivamente “salutare” ha portato a una percezione di mancanza di gusto, riducendo il coinvolgimento dei consumatori e influenzando negativamente le vendite.

2 – Servizi finanziari

Successo

Bank of America ha introdotto il programma “Keep the Change”, che arrotonda automaticamente i pagamenti con carta di debito al dollaro successivo e trasferisce la differenza in un conto di risparmio. Questo programma sfrutta il bias di inerzia e il desiderio di risparmiare senza sforzo, incoraggiando i clienti a risparmiare denaro.

Fallimento

Un’assicurazione ha cercato di implementare un sistema di premi basato sulla gamification per incoraggiare i clienti a sottoscrivere polizze aggiuntive. Tuttavia, il sistema era troppo complicato e poco intuitivo, portando a un’esperienza frustrante per i clienti e a un impatto limitato sulle vendite.

3 – Settore sanitario

Successo

CVS Health ha adottato una strategia di “commitment device” per aiutare i clienti a smettere di fumare. I clienti potevano impegnarsi a smettere entro una data specifica e, se non riuscivano a farlo, perdevano una somma di denaro che avevano depositato. Questo approccio ha sfruttato il bias di avversione alla perdita, ottenendo risultati positivi nell’aiutare i clienti a smettere di fumare.

Fallimento

Un’azienda farmaceutica ha introdotto un programma di aderenza alla terapia basato sulla gamification, premiando i pazienti che prendevano regolarmente i propri farmaci. Tuttavia, il programma si è rivelato poco efficace a causa di preoccupazioni sulla privacy e sull’uso dei dati personali, oltre alla mancanza di incentivi significativi e alla percezione di paternalismo da parte dell’azienda.

4 – Marketing sociale e ambientale

Successo

La campagna “Dove Real Beauty” di Unilever ha utilizzato i principi dell’economia comportamentale per sfidare gli stereotipi di bellezza e promuovere l’immagine di un corpo positivo. Attraverso la messa in discussione dei bias di rappresentatività e l’utilizzo di immagini autentiche e diverse, la campagna ha ottenuto un ampio consenso e un impatto positivo sulle vendite dei prodotti Dove.

Fallimento

Un’organizzazione no-profit che promuove la riduzione dell’uso della plastica ha cercato di utilizzare il nudging per incoraggiare i consumatori a utilizzare borse riutilizzabili. Tuttavia, la scelta di utilizzare messaggi negativi e colpevolizzanti ha avuto l’effetto contrario, creando resistenza e ostacolando l’adozione di comportamenti più sostenibili.

5 – Tecnologia e innovazione

Successo

Fitbit ha sfruttato l’economia comportamentale attraverso la gamification e la personalizzazione per motivare gli utenti a raggiungere i loro obiettivi di fitness. L’uso di obiettivi personalizzati, feedback immediato e competizioni amichevoli ha reso l’esperienza più coinvolgente, contribuendo al successo del prodotto e alla fidelizzazione degli utenti.

Fallimento

Un’app di gestione delle finanze personali ha cercato di utilizzare il nudging e la gamification per aiutare gli utenti a risparmiare e a investire. Tuttavia, l’app era troppo complessa e poco intuitiva, con numerose funzionalità e opzioni che rendevano difficile l’uso e scoraggiavano gli utenti dal continuare a utilizzarla.

Limitazioni nell’Applicazione dell’Economia Comportamentale nel Marketing

L’applicazione dell’economia comportamentale nel marketing offre un’opportunità unica per comprendere e influenzare il comportamento dei consumatori in modo più efficace. Tuttavia, l’integrazione di queste teorie e pratiche comporta anche una serie di sfide e limitazioni, che possono influenzare l’efficacia e la sostenibilità delle strategie basate sull’economia comportamentale. Di seguito alcune delle principali sfide e limitazioni nell’applicazione dell’economia comportamentale nel marketing.

1 – Etica e responsabilità sociale

Una delle principali sfide nell’applicazione dell’economia comportamentale nel marketing riguarda l’etica e la responsabilità sociale delle aziende. Le tecniche di economia comportamentale, come il nudging, possono essere utilizzate per influenzare il comportamento dei consumatori, ma è importante garantire che queste strategie siano etiche e rispettino la libertà di scelta degli individui. Le aziende devono assicurarsi di non manipolare i consumatori in modo ingannevole o coercitivo e di promuovere la trasparenza e la responsabilità sociale nelle loro pratiche di marketing.

2 – Effetti a lungo termine e sostenibilità delle strategie basate sull’economia comportamentale

Un’altra sfida nell’applicazione dell’economia comportamentale nel marketing è la valutazione degli effetti a lungo termine e la sostenibilità delle strategie basate su queste teorie. Mentre alcune tecniche di economia comportamentale possono produrre risultati positivi a breve termine, è importante considerare gli impatti a lungo termine sul comportamento dei consumatori e sulle performance aziendali. Inoltre, le aziende devono sviluppare strategie di marketing che siano sostenibili e che non si basino esclusivamente su effetti temporanei o trucchi psicologici.

3 – Superamento delle barriere culturali e contestuali

Infine, l’applicazione dell’economia comportamentale nel marketing deve tener conto delle barriere culturali e contestuali che possono influenzare l’efficacia delle strategie. Le teorie e le pratiche dell’economia comportamentale possono essere influenzate da fattori culturali, sociali e ambientali che variano tra diversi paesi e contesti. Le aziende devono adattare le loro strategie di marketing basate sull’economia comportamentale alle specificità dei mercati e dei consumatori target, garantendo che le tecniche utilizzate siano culturalmente appropriate e contestualmente rilevanti.

Addendum. A compendio vi suggeriamo la lettura di Il marketing ai tempi dell’economia dell’attenzione e L’avversione alla perdita nel marketing.

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