I 5 Assiomi della Comunicazione Svelati

i 5 assiomi della comunicazione

I 5 Assiomi della Comunicazione sono principi fondamentali che descrivono e spiegano il modo in cui gli esseri umani comunicano tra loro. In comunicazione il concetto di assioma si riferisce a un principio di base che viene assunto come vero e che serve da fondamento per una teoria o un modello di comunicazione.

La teoria i 5 assiomi della comunicazione è stata sviluppata e formulata nel 1967 dagli studiosi della comunicazione Paul Watzlawick, Janet Beavin Bavelas e Don D. Jackson, nel loro libro “Pragmatica della Comunicazione Umana”. I 5 assiomi rappresentano una base teorica importante per lo studio della comunicazione interpersonale e sono ancora rilevanti nel campo delle scienze sociali e della psicologia.

  1. Impossibile non comunicare
  2. Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione
  3. La natura di una relazione è determinata dalla punteggiatura delle sequenze comunicative
  4. La comunicazione umana implica sia una modalità digitale che una analogica
  5. La comunicazione è simmetrica o complementare

L’utilità dei 5 assiomi della comunicazione

I 5 assiomi della comunicazione sono basati sull’idea che la comunicazione è un processo complesso e multidimensionale e che comprendere questi principi può aiutare a prevenire i malintesi e a migliorare l’efficacia della comunicazione. I 5 assiomi della comunicazione sono utili per diversi motivi:

  1. Forniscono una base teorica per lo studio della comunicazione: i 5 assiomi offrono un punto di partenza per gli studiosi che esaminano la comunicazione umana e le sue varie sfaccettature, come la comunicazione verbale e non verbale, le dinamiche di potere e controllo nelle relazioni, e il modo in cui le persone interpretano e reagiscono ai messaggi degli altri.
  2. Aiutano a identificare e risolvere problemi di comunicazione: comprendere gli assiomi può aiutare le persone a riconoscere le dinamiche disfunzionali nelle loro interazioni e a sviluppare strategie per affrontare e risolvere tali problemi. Ad esempio, essere consapevoli dell’importanza della punteggiatura delle sequenze comunicative (terzo assioma) può aiutare a prevenire conflitti e incomprensioni.
  3. Migliorano le competenze comunicative: i 5 assiomi della comunicazione possono essere utilizzati come strumento per migliorare le competenze comunicative e interpersonali, aiutando le persone a essere più consapevoli dei loro comportamenti e delle loro tendenze nella comunicazione e a sviluppare strategie per migliorare la chiarezza, l’empatia e l’efficacia delle loro interazioni con gli altri.
  4. Forniscono una base per lo sviluppo di approcci terapeutici: gli assiomi sono stati utilizzati come base per lo sviluppo di approcci terapeutici, come la terapia della comunicazione e la terapia sistemica, che si concentrano sul miglioramento delle dinamiche comunicative e relazionali tra individui, coppie e famiglie.

Primo Assioma della comunicazione

Impossibile non comunicare

Il primo assioma della comunicazione afferma che è impossibile non comunicare. In altre parole, ogni comportamento umano, sia esso verbale o non verbale, intenzionale o non intenzionale, trasmette un messaggio. Ciò significa che ogni azione, reazione, espressione facciale, gesto, silenzio o persino l’assenza di azione comunica qualcosa agli altri.

Questo assioma suggerisce che la comunicazione non è solo limitata alle parole e al linguaggio verbale, ma include anche una vasta gamma di segnali non verbali che trasmettono informazioni e influenzano le relazioni interpersonali. Anche quando si cerca di non comunicare o di evitare una conversazione, si sta ancora inviando un messaggio attraverso il proprio comportamento.

Inoltre, il primo assioma sottolinea l’importanza del contesto nella comunicazione. Le persone interpretano i messaggi in base al contesto in cui avviene la comunicazione e alle loro precedenti esperienze e conoscenze. Di conseguenza, la stessa azione o il silenzio può essere interpretato in modi diversi a seconda del contesto e delle persone coinvolte.

1 – Esempio primo assioma: un silenzio imbarazzante tra due persone che si conoscono appena

Immagina una situazione in cui due persone si incontrano per la prima volta, magari a una festa o a un evento sociale. Entrambe sono timide e non sanno cosa dire l’una all’altra, quindi si verifica un silenzio imbarazzante tra di loro.

2 – Analisi dell’esempio: come la mancanza di parole può comunque trasmettere messaggi

Anche se in questa situazione non ci sono parole scambiate, la comunicazione sta ancora avvenendo tra le due persone attraverso il loro silenzio e il loro linguaggio non verbale. Ecco alcune interpretazioni possibili di questo silenzio:

  • Imbarazzo: il silenzio può essere percepito come un segno di imbarazzo, indicando che entrambe le persone si sentono a disagio a causa della mancanza di conversazione e non sanno come iniziare a parlare.
  • Timidezza: il silenzio può anche comunicare timidezza, suggerendo che entrambe le persone potrebbero essere introverse o avere difficoltà a interagire con gli altri in situazioni sociali.
  • Disinteresse: in alcuni casi, il silenzio può essere interpretato come disinteresse o mancanza di volontà nel conoscere l’altra persona, il che potrebbe portare a una percezione negativa della relazione.
  • Tensione: a volte, il silenzio può creare una sensazione di tensione tra le due persone, facendo loro sentire la pressione di dire qualcosa per riempire il vuoto nella conversazione.

In sintesi, il primo assioma della comunicazione mette in evidenza il fatto che la comunicazione è un processo continuo e inevitabile nella vita quotidiana e nelle relazioni interpersonali. Indipendentemente dal fatto che si scelga di parlare o di rimanere in silenzio, si sta sempre comunicando qualcosa agli altri attraverso il proprio comportamento.

Secondo Assioma della comunicazione

Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione

Il secondo assioma della comunicazione afferma che ogni comunicazione possiede sia un aspetto di contenuto sia uno di relazione. In altre parole, ogni messaggio che scambiamo con gli altri contiene due livelli di significato: il contenuto del messaggio e le informazioni sulla relazione tra i comunicatori.

  1. Contenuto: si riferisce alle informazioni oggettive che vengono trasmesse in un messaggio, come le parole e le idee espresse. È la parte del messaggio che comunica direttamente le informazioni, i fatti o le opinioni che si desidera condividere con l’interlocutore.
  2. Relazione: riguarda il modo in cui il messaggio viene espresso e come viene interpretato dal ricevente. Influenza il modo in cui il contenuto viene percepito e comprende elementi come il tono di voce, le espressioni facciali, il linguaggio del corpo e il contesto. L’aspetto della relazione comunica informazioni sulla dinamica tra i comunicatori, come il loro status, il potere, l’affetto e la comprensione reciproca.

1 – Esempio secondo assioma: un professore fa una domanda a uno studente in aula

Immagina una situazione in cui un professore fa una domanda a uno studente durante una lezione in aula. La domanda riguarda il materiale appena presentato e il professore chiede allo studente di condividere la sua opinione o la sua comprensione del concetto.

2 – Analisi dell’esempio: come il contenuto della domanda e il modo in cui viene posta influenzano la relazione tra i due interlocutori

In questo esempio, il contenuto della domanda riguarda il materiale didattico e la comprensione dello studente. Tuttavia, il modo in cui il professore pone la domanda può influenzare significativamente la relazione tra loro. Di seguito sono riportate alcune considerazioni sull’aspetto relazionale:

  • Tono di voce: se il professore pone la domanda con un tono gentile e incoraggiante, lo studente potrebbe sentirsi più a suo agio nel rispondere e condividere le sue idee. D’altro canto, se il tono del professore è severo o sarcastico, lo studente potrebbe sentirsi intimidito o umiliato.
  • Linguaggio del corpo: il linguaggio del corpo del professore, come il contatto visivo, il sorriso o l’espressione facciale, può influenzare il modo in cui lo studente percepisce la domanda. Un’espressione aperta e amichevole può incoraggiare lo studente a rispondere con fiducia, mentre un’espressione chiusa o minacciosa potrebbe far sentire lo studente a disagio.
  • Contesto: il contesto in cui la domanda viene posta può anche influenzare la relazione tra il professore e lo studente. Se il professore pone la domanda in un ambiente di apprendimento positivo e di supporto, lo studente potrebbe essere più incline a rispondere apertamente. Tuttavia, se il contesto è competitivo o ostile, lo studente potrebbe essere riluttante a condividere le sue idee per paura di essere giudicato negativamente.

In sintesi, in questo esempio, il contenuto della domanda e il modo in cui viene posta hanno un impatto significativo sulla relazione tra il professore e lo studente. Comprendere e gestire adeguatamente sia l’aspetto del contenuto che quello della relazione può migliorare l’efficacia della comunicazione e creare un ambiente di apprendimento più positivo e produttivo.

Terzo Assioma della comunicazione

La natura di una relazione è determinata dalla punteggiatura delle sequenze comunicative

Il terzo assioma della comunicazione sostiene che la natura di una relazione è determinata dalla punteggiatura delle sequenze comunicative. La punteggiatura si riferisce al modo in cui le persone interpretano e organizzano gli eventi comunicativi all’interno di una conversazione o di una serie di interazioni. In altre parole, è il modo in cui gli individui dividono e strutturano la comunicazione nel tempo, attribuendo cause ed effetti ai vari comportamenti comunicativi.

L’importanza della punteggiatura nelle relazioni comunicative deriva dal fatto che le persone tendono a vedere i propri comportamenti come reazioni alle azioni degli altri. Di conseguenza, possono attribuire la responsabilità degli eventi comunicativi agli altri, piuttosto che riconoscere il proprio ruolo nella creazione e nel mantenimento delle dinamiche relazionali.

1 – Esempio terzo assiona: una discussione tra due amici che si accusano a vicenda di non ascoltarsi

Immagina una situazione in cui due amici stanno discutendo e si accusano a vicenda di non ascoltarsi. Amico A sostiene che Amico B non presta attenzione a ciò che dice, mentre Amico B ritiene che Amico A non lo ascolti.

2 – Analisi dell’esempio: come la percezione di chi ha iniziato il conflitto influisce sulla dinamica della conversazione

In questa situazione, la punteggiatura delle sequenze comunicative gioca un ruolo importante nel determinare la dinamica della conversazione e la percezione del conflitto da parte di entrambi gli amici.

  • Punteggiatura di Amico A: Amico A potrebbe percepire che il problema sia iniziato con Amico B che non lo ascolta. Di conseguenza, Amico A vede il proprio comportamento (non ascoltare Amico B) come una reazione al comportamento iniziale di Amico B. In questo caso, Amico A attribuisce la responsabilità del conflitto a Amico B.
  • Punteggiatura di Amico B: Allo stesso modo, Amico B potrebbe percepire che il problema sia iniziato con Amico A che non lo ascolta. Quindi, Amico B vede il proprio comportamento (non ascoltare Amico A) come una reazione al comportamento iniziale di Amico A. Anche in questo caso, Amico B attribuisce la responsabilità del conflitto a Amico A.

Queste diverse percezioni della punteggiatura delle sequenze comunicative possono portare a un circolo vizioso in cui entrambi gli amici continuano a incolparsi a vicenda per il conflitto, senza riconoscere il proprio ruolo nella situazione. Per risolvere il problema e migliorare la comunicazione, entrambi gli amici dovrebbero essere consapevoli delle proprie punteggiature e cercare di capire la prospettiva dell’altro, riconoscendo che entrambi hanno un ruolo nella creazione e nel mantenimento della dinamica relazionale.

In sintesi, il terzo assioma della comunicazione evidenzia l’importanza di considerare la punteggiatura delle sequenze comunicative nella comprensione delle dinamiche relazionali. Per migliorare la comunicazione e prevenire malintesi o conflitti, è essenziale essere consapevoli delle diverse prospettive e attribuzioni di responsabilità che possono emergere durante le interazioni interpersonali.

I 5 Assiomi della Comunicazione sono descrivono e spiegano il modo in cui gli esseri umani comunicano tra loro.
I 5 Assiomi della Comunicazione sono descrivono e spiegano il modo in cui gli esseri umani comunicano tra loro.

Quarto Assioma della comunicazione

La comunicazione umana implica sia una modalità digitale che una analogica

Il quarto assioma della comunicazione afferma che la comunicazione umana coinvolge sia una modalità digitale che una analogica. Questo assioma suggerisce che i messaggi trasmessi tra gli individui sono composti da due tipi di segnali, che operano in modo complementare e sono entrambi importanti per comprendere il significato completo della comunicazione.

  1. Modalità digitale: La modalità digitale si riferisce alla comunicazione verbale, che include parole e frasi strutturate in modo logico e sequenziale. La comunicazione digitale è basata su un sistema di simboli e regole linguistiche che permettono di trasmettere concetti e idee in modo preciso e specifico. La modalità digitale si concentra sul contenuto del messaggio.
  2. Modalità analogica: La modalità analogica riguarda la comunicazione non verbale, che comprende elementi come il tono di voce, le espressioni facciali, il linguaggio del corpo, il contatto visivo e la distanza tra i comunicatori. La comunicazione analogica è basata su segnali continui e variabili che trasmettono informazioni sulla relazione e le emozioni tra gli individui. La modalità analogica si concentra sull’aspetto relazionale del messaggio.

1 – Esempio Quarto Assioma: un’interazione tra un cliente e un barista in un caffè

Immagina una situazione in cui un cliente entra in un caffè e si avvicina al bancone per fare un ordine. Il barista saluta il cliente e chiede cosa desidera ordinare. Il cliente risponde e il barista conferma l’ordine e indica il prezzo.

2 – Analisi dell’esempio: come le parole e il linguaggio non verbale si combinano per creare un messaggio completo

In questa situazione, sia la modalità digitale che quella analogica svolgono un ruolo importante nella comunicazione tra il cliente e il barista. Vediamo come questi due tipi di segnali si combinano per creare un messaggio completo:

  • Modalità digitale: Il barista e il cliente utilizzano parole e frasi per scambiarsi informazioni riguardo all’ordine e al prezzo. Questo scambio verbale permette loro di comunicare in modo preciso e specifico le loro richieste e le informazioni necessarie.
  • Modalità analogica: Oltre alle parole, il barista e il cliente utilizzano anche segnali non verbali per trasmettere informazioni sulla relazione e le emozioni. Ad esempio, il tono di voce amichevole del barista può far sentire il cliente benvenuto e a proprio agio. Il sorriso del cliente può mostrare apprezzamento per il servizio e creare un’atmosfera positiva. Il contatto visivo tra il barista e il cliente può stabilire una connessione e dimostrare attenzione e interesse.

In questo esempio, il messaggio completo viene trasmesso attraverso la combinazione di parole e segnali non verbali. Entrambe le modalità digitale e analogica sono importanti per creare una comunicazione efficace e soddisfacente tra il cliente e il barista. Per comprendere il significato completo del messaggio e migliorare l’esperienza di entrambi i comunicatori, è essenziale prestare attenzione sia alla comunicazione verbale che a quella non verbale.

In sintesi, il quarto assioma della comunicazione evidenzia l’importanza di considerare sia la modalità digitale che quella analogica nella comunicazione interpersonale. Entrambe le modalità contribuiscono a trasmettere il significato completo del messaggio e a determinare come viene interpretato dai comunicatori. Per comunicare in modo efficace, è essenziale padroneggiare e bilanciare sia la comunicazione verbale che quella non verbale, prestando attenzione sia al contenuto che agli aspetti relazionali del messaggio.

Quinto Assioma della comunicazione

La comunicazione è simmetrica o complementare

Il quinto assioma della comunicazione sostiene che la comunicazione è simmetrica o complementare, a seconda della natura della relazione tra i comunicatori e del modo in cui interagiscono tra loro. Questo assioma si concentra sulle dinamiche di potere e controllo nella comunicazione e descrive come queste dinamiche influenzano la qualità e l’efficacia delle interazioni interpersonali.

  1. Comunicazione simmetrica: si verifica quando entrambi i comunicatori cercano di stabilire un equilibrio di potere e controllo nella relazione. In questo tipo di comunicazione, le persone tendono ad avere uno status simile e a cercare di mantenere un’interazione equilibrata e cooperativa. La comunicazione simmetrica può portare a una relazione armoniosa e di supporto, ma può anche portare a conflitti e competizione se entrambe le parti lottano per il controllo.
  2. Comunicazione complementare: avviene quando i comunicatori assumono ruoli opposti e complementari nella relazione, con uno che esercita il controllo e l’altro che si sottomette. In questo tipo di comunicazione, le persone hanno uno status e un potere diversi e cercano di mantenere una relazione stabile e prevedibile. La comunicazione complementare può essere efficace nel mantenere l’ordine e la struttura nelle relazioni, ma può anche portare a squilibri di potere e dipendenza se una parte domina costantemente l’altra.

1 – Esempio quinto assioma: interazione tra un capo e un dipendente in ufficio

Immagina una situazione in cui un capo e un dipendente stanno interagendo in un contesto lavorativo. Il capo fornisce istruzioni al dipendente su un compito da svolgere, mentre il dipendente ascolta attentamente e fa domande per chiarimenti, se necessario.

2 – Analisi dell’esempio: come la relazione di potere influisce sul modo in cui le persone comunicano tra loro

In questa situazione, la comunicazione tra il capo e il dipendente è influenzata dalla dinamica del potere e del controllo nella relazione. La comunicazione tra le due parti può essere descritta come complementare, poiché entrambi assumono ruoli opposti e complementari nel processo di comunicazione.

  • Ruolo del capo: detiene una posizione di potere e controllo nella relazione lavorativa e, di conseguenza, assume il ruolo dominante nella comunicazione. Il capo fornisce direzione, istruzioni e feedback al dipendente, esercitando il suo controllo sulle aspettative e sui risultati del lavoro.
  • Ruolo del dipendente: in quanto sottomesso al capo in termini di potere e controllo, assume un ruolo subordinato nella comunicazione. Il dipendente ascolta le istruzioni del capo, chiede chiarimenti e si adatta alle aspettative e alle direttive stabilite dal capo.

In questo esempio, la dinamica di potere e controllo tra il capo e il dipendente influenza il modo in cui comunicano e interagiscono tra loro. La comunicazione complementare può essere efficace nel contesto lavorativo, poiché aiuta a mantenere l’ordine e la struttura nella relazione e a raggiungere gli obiettivi stabiliti. Tuttavia, è importante per entrambe le parti essere consapevoli dei propri ruoli e delle dinamiche di potere e cercare di mantenere una comunicazione aperta e rispettosa, evitando di cadere in squilibri eccessivi o comportamenti manipolativi.

In sintesi, il quinto assioma della comunicazione evidenzia l’importanza di considerare le dinamiche di potere e controllo nelle interazioni interpersonali e di comprendere come queste dinamiche influenzano la qualità e l’efficacia della comunicazione. Per comunicare in modo efficace e mantenere relazioni sane, è essenziale essere consapevoli dei propri comportamenti e delle proprie tendenze verso la comunicazione simmetrica o complementare e adattarsi di conseguenza alle esigenze della situazione e della relazione.

I 5 assiomi della comunicazione nella vita quotidiana e accademica

I 5 assiomi della comunicazione possono essere applicati sia nella vita quotidiana sia in ambito accademico, per migliorare la qualità delle interazioni interpersonali e per risolvere i problemi di comunicazione che possono sorgere in varie situazioni.

Nella vita quotidiana

  1. Impossibile non comunicare: essere consapevoli che ogni azione o inazione comunica qualcosa può aiutare a comprendere meglio le reazioni delle persone intorno a noi e ad adattare il nostro comportamento per trasmettere i messaggi desiderati.
  2. Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione: nelle conversazioni con amici, familiari o colleghi, è importante considerare sia il contenuto delle parole che il modo in cui vengono dette per evitare malintesi e per gestire le emozioni e le relazioni in modo efficace.
  3. La natura di una relazione è determinata dalla punteggiatura delle sequenze comunicative: nelle interazioni con gli altri, è utile considerare come le nostre azioni e reazioni influenzano la dinamica della conversazione e le relazioni a lungo termine. Questa consapevolezza può contribuire a prevenire conflitti e a costruire relazioni più armoniose.
  4. La comunicazione umana implica sia una modalità digitale che una analogica: prestare attenzione non solo alle parole, ma anche al linguaggio del corpo, al tono di voce e alle espressioni facciali può migliorare la comprensione dei messaggi degli altri e aiutare a comunicare in modo più chiaro ed efficace.
  5. La comunicazione è simmetrica o complementare: essere consapevoli delle dinamiche di potere nelle relazioni e delle tendenze a interagire in modo simmetrico o complementare può aiutare a stabilire un equilibrio nelle relazioni e a promuovere un ambiente di sostegno e rispetto reciproco.

In ambito accademico

  1. Impossibile non comunicare: in contesti di apprendimento e insegnamento, è fondamentale considerare come sia la comunicazione verbale che quella non verbale influenzano la percezione degli studenti e il loro coinvolgimento nel processo educativo.
  2. Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione: gli insegnanti e gli studenti devono prestare attenzione non solo al contenuto delle lezioni e delle discussioni, ma anche al modo in cui le informazioni vengono presentate e alle relazioni tra i partecipanti.
  3. La natura di una relazione è determinata dalla punteggiatura delle sequenze comunicative: In un ambito accademico, è importante considerare come le azioni e le reazioni reciproche tra insegnanti e studenti influenzano l’ambiente di apprendimento e la motivazione degli studenti.
  4. La comunicazione umana implica sia una modalità digitale che una analogica: gli insegnanti devono integrare sia la comunicazione verbale che quella non verbale per trasmettere in modo efficace i concetti e per creare un ambiente di apprendimento coinvolgente e stimolante.
  5. La comunicazione è simmetrica o complementare: studenti e insegnanti devono essere consapevolvoli delle dinamiche di potere nelle relazioni accademiche e delle tendenze a interagire in modo simmetrico o complementare, al fine di creare un ambiente di apprendimento equilibrato e inclusivo.

Addendum. A compendio vi suggeriamo la lettura degli articoli: Le parole che fanno venere di più e Programmazione neurolinguistica PNR, il lato oscuro.

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