IL MODELLO DI KELLEY DECODIFICA IL CONSUMATORE

Modello di Kelley

Il Modello di Kelley, più precisamente il Modello di Attribuzione di Kelley, sviluppato originariamente dallo psicologo sociale Harold Kelley negli anni ’60, è un approccio teorico che esamina come le persone attribuiscono cause ai comportamenti e agli eventi che osservano. Inizialmente concepito per analizzare le interazioni sociali e la percezione delle azioni altrui, questo modello ha trovato applicazioni significative anche nel campo del marketing, soprattutto per comprendere come i consumatori interpretano e reagiscono alle strategie delle aziende.

Importanza del Modello DI Kelley nel Marketing

Il modello di attribuzione di Kelley si basa su due concetti fondamentali: la covariazione e le configurazioni causali. Nel marketing, questi principi aiutano a decifrare le ragioni dietro le decisioni d’acquisto dei consumatori. Ad esempio, quando un consumatore decide di acquistare un prodotto, potrebbe attribuire la sua scelta a vari fattori come la qualità del prodotto, la reputazione del brand, il prezzo, o le raccomandazioni ricevute. Comprendere queste attribuzioni è cruciale per le aziende, in quanto consente loro di modellare strategie di marketing più efficaci che mirano a rafforzare gli attributi più persuasivi e positivi agli occhi dei consumatori.

Il Modello di Attribuzione di Kelley

Il modello si basa principalmente su due concetti chiave: la covariazione e le configurazioni causali. Kelley assume che, per attribuire un comportamento a una causa particolare, le persone utilizzano un processo di pensiero simile a quello di un scienziato che cerca di determinare le cause di un fenomeno.

1. Covariazione

Kelley descrive il concetto di covariazione attraverso un modello che prende in considerazione tre tipi di informazioni, che devono covariare con il comportamento osservato per attribuirne la causa:

  • Consistenza: il comportamento si verifica in modo coerente in presenza dello stimolo specifico, ma non in sua assenza.
  • Distinzione: il comportamento si verifica solo in risposta a questo stimolo specifico, e non ad altri stimoli simili.
  • Consensus: il comportamento è comune tra diversi individui quando sono esposti allo stesso stimolo.

2. Configurazioni Causali

Quando le informazioni di covariazione non sono sufficientemente chiare o complete, le persone si affidano alle configurazioni causali, che sono basate su schemi di attribuzione già noti che aiutano a colmare le lacune informative. Questi schemi possono essere influenzati da aspetti culturali, esperienze personali e norme sociali.

Applicazioni del Modello

Nel contesto della psicologia sociale, il modello di Kelley aiuta a comprendere come le persone formano giudizi e impressioni sugli altri basandosi sulle loro azioni. Questo approccio è stato esteso ad altri campi, come il marketing, dove è fondamentale capire come i consumatori attribuiscono caratteristiche o motivazioni a un prodotto o a un’azienda basandosi sulle loro interazioni o esperienze.

Esempi Pratici

  • Marketing: Un’azienda potrebbe analizzare le recensioni dei consumatori per determinare quali aspetti del prodotto o servizio sono più strettamente associati alla soddisfazione o insoddisfazione del cliente.
  • Organizzazioni: All’interno di un’organizzazione, comprendere il modello di attribuzione può aiutare a gestire meglio le percezioni dei dipendenti riguardo le decisioni di management.

Principi di attribuzione causale secondo Kelley

I principi di attribuzione causale secondo Harold Kelley emergono principalmente dal suo approccio teorico al processo di attribuzione, dove gli individui sono visti come piccoli scienziati che cercano di dedurre le cause dei comportamenti osservati basandosi su pattern di informazioni. Kelley ha sviluppato un approccio strutturato per comprendere come le persone formulano queste attribuzioni, che si basa su principi di covariazione e configurazioni causali.

1. Principi di Covariazione

Il principio di covariazione di Kelley sostiene che per attribuire un comportamento a una causa particolare, gli osservatori si basano su tre tipi di informazioni che devono “covariare” con il comportamento osservato:

  1. Consistenza: Si riferisce alla regolarità con cui il comportamento si verifica in presenza dello stimolo osservato. Ad esempio, se una persona reagisce sempre felicemente alla presenza di un certo amico, si può attribuire la sua felicità a quella relazione specifica.
  2. Distinzione: Questo principio considera se il comportamento si verifica solo in risposta a specifici stimoli e non ad altri. Se un dipendente mostra entusiasmo solo durante determinati progetti ma non in altri, si può attribuire il suo entusiasmo a caratteristiche specifiche di quei progetti.
  3. Consensus: Questo aspetto guarda a quanto comunemente il comportamento è mostrato da diversi individui in risposta allo stesso stimolo. Se tutti i dipendenti reagiscono negativamente a un certo cambiamento di politica aziendale, è probabile che la causa del malcontento sia il cambiamento stesso.

2. Configurazioni Causali

Quando le informazioni derivanti dal modello di covariazione non sono sufficienti per fare un’attribuzione chiara, gli individui si affidano a configurazioni causali, che sono essenzialmente schemi mentali basati su conoscenze pregresse, esperienze, aspettative e norme culturali. Questi schemi aiutano gli individui a inferire cause in situazioni complesse o ambigue. Kelley identifica due tipi principali di configurazioni causali:

  1. Modello Multiplo Necessario: secondo questo modello, per un particolare effetto sono necessarie più condizioni. Per esempio, il successo in un esame potrebbe essere attribuito sia allo studio intenso che al supporto dei compagni di corso.
  2. Modello Multiplo Sufficiente: in questo caso, più condizioni indipendenti possono ciascuna da sola produrre l’effetto. Ad esempio, il successo potrebbe essere attribuito al talento naturale o a un’intensa preparazione; entrambi sono visti come sufficienti per spiegare il successo.

3. Implicazioni Pratiche

La comprensione di questi principi di attribuzione causale aiuta non solo nel campo della psicologia per interpretare le interazioni sociali, ma anche nel marketing, nella gestione delle risorse umane, nella politica e in altri settori dove la percezione e le attribuzioni delle persone influenzano decisioni e comportamenti. Nel marketing, ad esempio, un’efficace comprensione di questi principi può guidare la creazione di campagne pubblicitarie che modellano consapevolmente le attribuzioni dei consumatori verso un prodotto o un marchio, migliorando così l’efficacia della comunicazione e la lealtà del cliente.

Il Modello di Attribuzione nel Marketing

L’applicazione del Modello di Attribuzione di Kelley nel campo del marketing consiste nell’adattare i suoi principi psicologici per analizzare e comprendere il comportamento dei consumatori. Questo adattamento permette ai marketer di decifrare come e perché i consumatori attribuiscono certi valori, qualità o intenzioni ai prodotti, ai servizi e alle marche, influenzando così le loro decisioni di acquisto. Ecco una panoramica di come il Modello di Attribuzione di Kelley viene adattato e utilizzato nel marketing:

Adattamento del Modello di Kelley nel Marketing

  1. Identificazione di Fattori Chiave
    • Consistenza: nel marketing, la consistenza può essere osservata nella maniera in cui un prodotto o un servizio viene percepito costantemente nel tempo o attraverso diverse situazioni. Ad esempio, se un prodotto è regolarmente lodato per la sua affidabilità, i consumatori tendono ad attribuire questa caratteristica come una qualità intrinseca del prodotto.
    • Distinzione: questo principio aiuta i marketer a comprendere come un prodotto si distingue dagli altri in termini di caratteristiche uniche che attirano il consumatore. Se un cliente sceglie un prodotto specifico per le sue funzionalità innovative, significa che queste funzionalità sono percepite come distintive rispetto alla concorrenza.
    • Consensus: nella pratica del marketing, il consenso riguarda la percezione comune tra i consumatori riguardo a un prodotto o servizio. Se la maggior parte dei consumatori concorda sul valore o sulla qualità di un prodotto, tale percezione diventa una potente forza di marketing.
  2. Utilizzo delle Configurazioni Causali
    • Nel contesto del marketing, le configurazioni causali aiutano a interpretare le reazioni dei consumatori quando le informazioni non sono chiare o complete. Ad esempio, un consumatore potrebbe attribuire il suo acquisto di un prodotto costoso al prestigio della marca, anche se non ci sono evidenze dirette che la marca influenzi la qualità effettiva del prodotto.
Modello di Attribuzione di Kelley
Il Modello di Attribuzione di Kelley consente di identificare quali attributi di un prodotto sono più importanti per i consumatori

Applicazioni Pratiche nel Marketing

1. Sviluppo di Prodotto e Posizionamento

L’applicazione del Modello di Attribuzione di Kelley nel contesto dello sviluppo di prodotto e posizionamento offre ai professionisti del marketing la possibilità di strutturare le offerte in modo che risuonino profondamente con i bisogni e le percezioni dei consumatori. Ecco come il modello può essere utilizzato per massimizzare l’efficacia del posizionamento di prodotto e lo sviluppo:

1.1. Identificazione delle Attribuzioni Chiave

Prima di sviluppare un prodotto o decidere il suo posizionamento, è essenziale capire quali attributi i consumatori ritengono importanti e quali cause attribuiscono a determinati comportamenti di acquisto. Il modello di Kelley aiuta i marketer a identificare queste attribuzioni attraverso:

  • Analisi di Consistenza: determinare se esiste una percezione costante riguardo certi attributi del prodotto attraverso diversi segmenti di mercato o situazioni. Ad esempio, se un’auto viene costantemente descritta come affidabile, quel tratto può essere enfatizzato nel posizionamento del prodotto.
  • Analisi di Distinzione: capire quali caratteristiche del prodotto lo distinguono dalla concorrenza. Se un prodotto tecnologico viene percepito come il più innovativo, questo attributo può essere utilizzato come un punto chiave nel posizionamento.
  • Analisi di Consenso: misurare il grado di accordo tra i consumatori riguardo a certi attributi del prodotto. Se la maggior parte dei consumatori concorda che un determinato smartphone ha la migliore fotocamera sul mercato, questa può essere una caratteristica da sottolineare fortemente nelle campagne pubblicitarie.

1.2. Sviluppo di Prodotto Basato su Attribuzioni

Una volta identificate le principali attribuzioni dei consumatori, il passo successivo è sviluppare o modificare il prodotto in modo che allinei con queste percezioni. Questo può includere:

  • Enfatizzazione degli Attributi Preferiti: se i consumatori attribuiscono il successo di una bevanda energetica alla sua capacità di aumentare l’energia rapidamente, il prodotto può essere formulato per massimizzare questo effetto.
  • Miglioramento degli Attributi Deboli: se il feedback indica che un prodotto è percepito come carente in un’area, come la durata della batteria in un dispositivo elettronico, focalizzare lo sviluppo per migliorare questo aspetto può cambiare positivamente la percezione del prodotto.

1.3. Strategie di Posizionamento Effettive

Il posizionamento efficace si basa sulla comprensione profonda di come i consumatori attribuiscono valore ai prodotti:

  • Comunicazione Mirata: utilizzare i canali di comunicazione per rafforzare gli attributi desiderati. Ad esempio, se un’automobile è vista come particolarmente sicura, le pubblicità possono concentrarsi su testimonianze di sicurezza e riconoscimenti ottenuti.
  • Differenziazione Basata su Percezioni: distinguere il prodotto dai concorrenti evidenziando gli attributi unici che i consumatori apprezzano e attribuiscono al successo del prodotto.
  • Coesione tra Prodotto e Promessa di Marca: asicurarsi che ci sia una forte correlazione tra gli attributi promossi nei messaggi di marketing e l’esperienza effettiva del consumatore con il prodotto.

2. Segmentazione del Mercato

Il Modello di Attribuzione di Kelley può essere particolarmente utile nella segmentazione del mercato, un processo chiave nel marketing che divide un mercato di consumatori in sottogruppi più gestibili, basati su variabili come comportamento, demografiche, psicografiche, o altre caratteristiche. Questi sottogruppi vengono poi targetizzati con messaggi e prodotti specifici. Vediamo come i principi del modello di Kelley possono essere applicati per affinare la segmentazione del mercato e migliorare le strategie di marketing.

2.1. Analisi delle Attribuzioni dei Consumatori per Segmento

  1. Identificazione delle Percezioni e delle Attribuzioni per Segmento: utilizzando il modello di Kelley, i marketer possono analizzare come diversi segmenti attribuiscono valore o percepiscono determinate caratteristiche di un prodotto o servizio. Ad esempio, i consumatori più giovani potrebbero attribuire il successo di un prodotto tecnologico alla sua innovatività e funzionalità, mentre i consumatori più anziani potrebbero enfatizzare l’affidabilità e la facilità d’uso.
  2. Consistenza, Distinzione, e Consenso: per ogni segmento, analizzare questi tre pilastri può aiutare a capire quali attributi del prodotto o servizio sono più importanti. Per esempio, se un segmento mostra alta consistenza nel valorizzare l’ecosostenibilità di un prodotto, questo può diventare un aspetto chiave nel targetizzare quel segmento.

2.2. Sviluppo di Strategie di Marketing Personalizzate

  1. Messaggi Personalizzati: basandosi sulle attribuzioni specifiche di ogni segmento, i messaggi di marketing possono essere personalizzati per risuonare più fortemente con le convinzioni e i valori di quel gruppo. Per esempio, un segmento che attribuisce un’alta importanza alla sostenibilità ambientale può essere più ricettivo a messaggi che enfatizzano pratiche aziendali verdi.
  2. Prodotto e Offerte Personalizzate: modificare o sviluppare varianti di prodotto che rispondano alle specifiche attribuzioni di un segmento. Questo non solo aumenta la soddisfazione del cliente, ma può anche portare a una maggiore lealtà e a una percezione positiva del brand.

2.3. Miglioramento dell’Efficienza e dell’Efficacia delle Campagne

  1. Ottimizzazione della Spesa Pubblicitaria: investire in campagne che targetizzano specificamente i segmenti più ricettivi e reattivi aumenta l’efficacia del budget di marketing. Usando il modello di Kelley, i marketer possono prevedere quali segmenti risponderanno meglio a certi tipi di messaggi.
  2. Analisi Predittiva: capire come e perché i diversi segmenti fanno attribuzioni aiuta a prevedere i cambiamenti nel comportamento del consumatore e a adattare le strategie in modo proattivo.

2.4. Implementazione di Feedback Continuo

  1. Feedback e Adattamento Continuo: utilizzare il feedback continuo dei consumatori per affinare ulteriormente le tecniche di segmentazione e per assicurarsi che le attribuzioni e le percezioni siano attuali e accurate. L’analisi di consistenza, distinzione, e consenso dovrebbe essere un processo continuo per adattarsi alle evoluzioni del mercato e delle preferenze dei consumatori.

3. Strategie di Comunicazione

Il Modello di Attribuzione di Kelley offre una struttura analitica preziosa per affinare le strategie di comunicazione nel marketing. Attraverso la comprensione di come i consumatori attribuiscono cause e significati ai prodotti e alle azioni delle aziende, i marketer possono progettare messaggi pubblicitari che influenzano efficacemente le percezioni e le decisioni di acquisto. Di seguito sono esposte alcune applicazioni pratiche di questo modello nelle strategie di comunicazione.

3.1. Personalizzazione del Messaggio Basata su Attribuzioni

  1. Segmentazione Basata sulle Attribuzioni: identificare come diversi segmenti di consumatori attribuiscono valore ai prodotti può aiutare a personalizzare i messaggi. Ad esempio, se un segmento attribuisce il successo di un prodotto alla sua sostenibilità, i messaggi per quel segmento dovrebbero enfatizzare le pratiche ambientali responsabili dell’azienda.
  2. Enfatizzazione degli Attributi Valutati: utilizzando l’analisi di consistenza, distinzione e consenso, i marketer possono determinare quali attributi del prodotto risuonano più fortemente con i consumatori e costruire messaggi che mettano in evidenza questi attributi. Questo assicura che i messaggi siano rilevanti e convincenti per il pubblico target.

3.2. Creazione di Narrazioni Basate su Causalità

  1. Storie che Riflettono le Attribuzioni del Consumatore: costruire narrazioni che allineano con le percezioni causali dei consumatori può aumentare la connessione emotiva e la risonanza del messaggio. Ad esempio, una campagna per un prodotto di alta tecnologia potrebbe raccontare la storia di come l’innovazione continua sia al centro del successo del prodotto, se l’innovazione è un attributo chiave percepito dai consumatori.
  2. Utilizzo di Testimonianze e Recensioni: le testimonianze possono rafforzare o modificare le attribuzioni dei consumatori, fornendo prove sociali che supportano la narrazione dell’azienda. Se i consumatori attribuiscono un’esperienza di prodotto positiva alla qualità, mostrare testimonianze di clienti soddisfatti può rafforzare questa attribuzione.

3.3. Gestione della Percezione e della Reputazione del Brand

  1. Mitigazione delle Attribuzioni Negative: nel caso di feedback negativo o crisi, comprendere come i consumatori attribuiscono queste esperienze negative permette di formulare risposte mirate che affrontino specificamente le preoccupazioni dei consumatori e ristrutturino le percezioni negative.
  2. Promozione di Attribuzioni Positive: attraverso comunicazioni strategicamente progettate, le aziende possono influenzare attivamente come i consumatori attribuiscono valore ai loro prodotti, enfatizzando attributi come affidabilità, customer service eccezionale, o innovazione.

3.4. Utilizzo di Dati e Feedback per Affinare la Comunicazione

  1. Analisi di Feedback Continua: monitorare come i consumatori reagiscono ai messaggi pubblicitari e ai prodotti può fornire informazioni preziose su come le attribuzioni si evolvono nel tempo, permettendo alle aziende di aggiustare le loro strategie in modo dinamico.
  2. A/B Testing: testare differenti messaggi con vari focus attributivi per vedere quale risuona di più con il pubblico può aiutare a perfezionare ulteriormente la comunicazione.

4.0 Gestione della crisi

Il Modello di Attribuzione di Kelley può essere particolarmente utile durante la gestione delle crisi nel marketing, offrendo alle aziende un framework per comprendere come i consumatori attribuiscono le cause di eventi negativi o problematici legati a un prodotto o servizio. Capire queste attribuzioni aiuta le aziende a formulare risposte mirate che possono mitigare l’impatto negativo e ripristinare la fiducia del pubblico.

4.1. Analisi delle Attribuzioni in Situazione di Crisi

  1. Identificazione delle Cause Percepite: durante una crisi, è fondamentale analizzare rapidamente come i consumatori attribuiscono la responsabilità degli eventi negativi. Utilizzando il principio di covariazione di Kelley (consistenza, distinzione, consenso), le aziende possono identificare se la crisi è percepita come un problema isolato, un problema comune a molti prodotti simili, o come qualcosa che rispecchia un fallimento dell’intera azienda.
  2. Comprensione delle Reazioni del Pubblico: determinare il livello di consenso tra i consumatori riguardo le attribuzioni della crisi può guidare l’azienda su quanta attenzione e risorse dedicare alla comunicazione pubblica.

4.2. Formulazione di Risposte Strategiche

  1. Comunicazione Chiara e Diretta: rispondere alla crisi con messaggi che affrontano direttamente le attribuzioni dei consumatori. Ad esempio, se la crisi è attribuita a negligenza da parte dell’azienda, è essenziale comunicare le azioni specifiche intraprese per risolvere il problema e prevenire futuri incidenti.
  2. Ricostruzione della Fiducia: se i consumatori attribuiscono la crisi a fattori interni all’azienda, è fondamentale implementare e comunicare misure concrete che mostrino il cambiamento e l’impegno nel miglioramento. Questo può includere revisioni dei processi di produzione, formazione del personale o cambiamenti nella leadership.
  3. Uso di Testimonianze e Case Study: presentare casi di come l’azienda ha gestito efficacemente problemi simili in passato o testimonianze di esperti che validano la risposta dell’azienda può aiutare a modificare le attribuzioni negative.

4.3. Monitoraggio e Adattamento

  1. Analisi Continua: monitorare l’opinione pubblica e i cambiamenti nelle attribuzioni durante e dopo la crisi. Questo può includere l’uso di social listening, sondaggi, e altre forme di feedback per valutare l’efficacia delle comunicazioni della crisi.
  2. Aggiustamenti in Tempo Reale: essere pronti a modificare le strategie di comunicazione in base alle nuove informazioni che emergono e ai cambiamenti nella percezione del pubblico.

4.4. Preparazione e Prevenzione

  1. Scenario Planning: utilizzare il modello di attribuzione per preparare risposte a potenziali crisi future, considerando diversi scenari su come potrebbero essere attribuite le cause.
  2. Formazione e Educazione: preparare i team interni con formazioni su come usare il modello di attribuzione di Kelley per comprendere meglio le reazioni dei consumatori e migliorare le capacità di risposta in situazioni di crisi.

come le aziende utilizzano il modello per interpretare le decisioni d’acquisto

Il Modello di Attribuzione di Kelley offre un quadro teorico prezioso per comprendere come i consumatori interpretano e attribuiscono significati e cause alle loro decisioni di acquisto. Le aziende possono utilizzare questo modello per affinare la loro strategia di marketing, personalizzando l’offerta e la comunicazione per rispondere in modo più efficace alle esigenze e alle percezioni dei consumatori. Ecco alcuni esempi pratici di come le aziende possono utilizzare il modello per interpretare le decisioni di acquisto.

Esempio 1: Lancio di un Nuovo Prodotto

Un’azienda di elettronica vuole lanciare un nuovo smartphone. Prima del lancio, utilizza il modello di Kelley per analizzare come i consumatori attribuiranno valore al nuovo dispositivo. Attraverso la ricerca di mercato, l’azienda identifica che i consumatori attribuiscono la qualità di un smartphone principalmente a fattori come la durata della batteria, la qualità della fotocamera e l’innovazione tecnologica. L’azienda decide quindi di enfatizzare queste caratteristiche nei suoi messaggi promozionali, mostrando la consistenza del dispositivo nelle prestazioni (alta qualità delle foto in diverse condizioni di illuminazione, lunga durata della batteria anche con uso intensivo) e la distinzione da altri modelli concorrenti (tecnologie esclusive, design innovativo).

Esempio 2: Gestione delle Recensioni Online

Un ristorante nota una serie di recensioni negative che lamentano il servizio lento durante il weekend. Utilizzando il modello di Kelley, il management del ristorante analizza se la percezione di un servizio lento è un problema di “consistenza” (accade sempre), “distinzione” (accade solo il weekend), e “consenso” (molti clienti lo segnalano). Scoprendo che il problema è limitato ai fine settimana, il ristorante aumenta il personale in questi giorni e comunica attivamente ai clienti, tramite i social media e il sito web, le misure adottate per migliorare il servizio. Questo aiuta a modificare le attribuzioni future dei clienti riguardo la qualità del servizio.

Esempio 3: Rilancio di un Brand

Una marca di abbigliamento, percepita come antiquata, decide di rilanciare la sua immagine. La direzione marketing utilizza il modello di Kelley per identificare e comprendere le attribuzioni negative associate al brand. Attraverso analisi di mercato, scoprono che la mancanza di consenso sulle qualità positive del brand è un fattore chiave. Per combattere questo problema, lanciano una nuova linea di prodotti con un design moderno e utilizzano influencer per aumentare la visibilità e il consenso sulla “freschezza” e “modernità” del brand. Le campagne mirate mostrano persone di diverse fasce d’età che utilizzano i loro prodotti, sottolineando la versatilità e l’attualità del brand.

Esempio 4: Risposta a una Crisi

Una compagnia di automobili subisce un richiamo di massa a causa di un difetto di sicurezza. Analizzando le attribuzioni dei consumatori tramite il modello di Kelley, l’azienda riconosce un problema di “consistenza” nella percezione della sicurezza dei loro veicoli. Per rispondere, l’azienda lancia una campagna comunicativa che dettaglia le misure intraprese per migliorare la sicurezza, inclusi i miglioramenti tecnologici e i test aggiuntivi per ogni veicolo. Inoltre, offrono estensioni della garanzia e controlli di sicurezza gratuiti per riconquistare la fiducia dei consumatori.

Analisi con il Modello di Attribuzione di Kelley
Per un’efficace analisi con il Modello di Kelley, è essenziale adottare un metodo di ricerca strutturato per la raccolta, analisi e interpretazione sistematica dei dati.

Metodologia del Modello di Attribuzione di Kelley

Per condurre un’analisi o uno studio di caso efficace applicando il Modello di Attribuzione di Kelley nel contesto del marketing, è fondamentale adottare un metodo di ricerca strutturato che permetta di raccogliere, analizzare e interpretare dati in modo sistematico. Ecco una descrizione dettagliata di un possibile metodo di ricerca che potrebbe essere utilizzato per studiare come i consumatori attribuiscono le loro decisioni di acquisto o la percezione di un brand.

1. Definizione degli Obiettivi di Ricerca

Prima di tutto, è necessario chiarire gli obiettivi dello studio. Questo include definire chiaramente cosa si intende esaminare attraverso il Modello di Attribuzione di Kelley, come ad esempio:

  • Le ragioni dietro la lealtà o il cambiamento di brand.
  • La percezione della qualità di un prodotto o servizio.
  • L’effetto delle campagne pubblicitarie sulla percezione del brand.

2. Selezione del Campione

Il passo successivo è la selezione del campione di studio. Questo può includere:

  • Clienti attuali e potenziali: per ottenere una visione ampia delle percezioni.
  • Segmenti di mercato specifici: basati su demografia, comportamenti di acquisto, preferenze e precedenti interazioni con il brand.

3. Raccolta dei Dati

Le tecniche per la raccolta dei dati possono includere:

  • Sondaggi e questionari: strumenti con domande specifiche per esplorare le attribuzioni relative a determinati comportamenti o percezioni.
  • Interviste qualitative: colloqui approfonditi con i consumatori per capire le ragioni dettagliate delle loro attribuzioni.
  • Gruppi di discussione: sessioni di gruppo per osservare le interazioni e discutere apertamente opinioni e percezioni.
  • Analisi delle recensioni online e dei social media: per identificare modelli di attribuzione spontanei nel linguaggio dei consumatori.

4. Analisi dei Dati

Dopo la raccolta, i dati devono essere analizzati per identificare modelli e tendenze. Gli approcci possono includere:

  • Analisi qualitativa: codifica e analisi dei dati testuali per estrarre temi comuni e modelli di attribuzione.
  • Analisi quantitativa: statistiche descrittive e inferenziali, se il metodo di raccolta dei dati lo permette, per quantificare le relazioni e validare le ipotesi.

5. Interpretazione dei Risultati

Utilizzando il Modello di Attribuzione di Kelley:

  • Applicare i principi di covariazione: analizzare come la consistenza, la distinzione e il consenso influenzano le percezioni dei consumatori.
  • Utilizzare le configurazioni causali: determinare se le attribuzioni dei consumatori si basano su cause multiple necessarie o sufficienti.

6. Redazione del Rapporto e Condivisione dei Risultati

Il rapporto finale dovrebbe includere:

  • Un’introduzione ai problemi e agli obiettivi di ricerca.
  • Descrizione della metodologia.
  • Analisi e interpretazione dei risultati.
  • Conclusioni e raccomandazioni strategiche per il marketing basate sui risultati.

7. Implicazioni Pratiche

Basandosi sui risultati, delineare le implicazioni per le strategie di marketing, sviluppo del prodotto, comunicazioni e altre aree operative.

8. Feedback e Iterazione

Incorporare il feedback ricevuto per affinare ulteriori ricerche o per adeguare le strategie pratiche.

Modello di Attribuzione di Kelley ANOVA
Il Modello di Attribuzione di Kelley adotta un ragionamento logico simile all’ANOVA per identificare le cause dei comportamenti.

una formula matematica per il modello di kelley

Il Modello di Attribuzione di Kelley, essendo fortemente radicato nella psicologia sociale, non si esprime tradizionalmente attraverso formule matematiche rigide come si potrebbe vedere in discipline più quantitative. Tuttavia, il concetto di attribuzione nel modello di Kelley si basa su principi che possono essere associati a una forma di ragionamento logico, simile a un’analisi di varianza (ANOVA), per determinare la causa più probabile di un comportamento.

Struttura Logica Simile all’ANOVA

Il modello di Kelley suggerisce che le persone valutano le cause di un comportamento osservato utilizzando un metodo di ragionamento simile all’ANOVA, dove si considerano variabili quali la consistenza, la distinzione e il consenso. Questi possono essere intesi come fattori indipendenti che influenzano la percezione delle cause:

  • Consistenza (C): Si verifica il comportamento ogni volta che è presente il possibile stimolo causale?
  • Distinzione (D): Il comportamento si verifica solo con questo stimolo e non con altri?
  • Consenso (S): Altri si comportano allo stesso modo in presenza dello stesso stimolo?

Queste tre dimensioni possono essere considerate in una formula ipotetica per la valutazione delle attribuzioni causali, anche se in pratica, l’analisi è più qualitativa che quantitativa.

Formula Ipotesi

Una rappresentazione semplificata e ipotetica potrebbe essere:

𝑃(𝐴∣𝐵)=𝑓(𝐶,𝐷,𝑆)P(AB)=f(C,D,S)

Dove:

  • 𝑃(𝐴∣𝐵)P(AB) è la probabilità che il comportamento 𝐴A sia causato dal fattore 𝐵B.
  • 𝑓(𝐶,𝐷,𝑆)f(C,D,S) è una funzione che combina le informazioni su consistenza, distinzione e consenso.

Esempio di Applicazione

Se un marketeer vuole determinare se una particolare campagna pubblicitaria è la causa dell’aumento delle vendite di un prodotto, potrebbe considerare:

  • Consistenza: le vendite aumentano ogni volta che viene lanciata questa campagna?
  • Distinzione: le vendite aumentano solo quando viene lanciata questa campagna e non per altri motivi, come sconti stagionali?
  • Consenso: altri prodotti simili con campagne simili hanno mostrato aumenti di vendita?

L’analisi di questi fattori aiuta a formare un giudizio su quanto sia probabile che la campagna pubblicitaria sia la causa dell’aumento delle vendite.

Limitazioni

È importante sottolineare che, mentre una formula può semplificare il processo di valutazione, l’attribuzione causale nel contesto umano e comportamentale è intrinsecamente complessa e soggetta a numerosi bias e variabili esterne. Quindi, qualsiasi approccio matematico dovrebbe essere utilizzato come uno strumento tra molti, integrando analisi qualitative per una comprensione più completa.

case history

Attualmente, il Modello di Attribuzione di Kelley non è spesso descritto esplicitamente nei casi studio di marketing nel modo tradizionale con cui è stato concepito in psicologia sociale. Tuttavia, i principi fondamentali del modello sono implicitamente utilizzati per comprendere le percezioni e le reazioni dei consumatori in molte strategie di marketing. Di seguito, esempi di studi di caso reali che riflettono l’essenza del modello di attribuzione di Kelley applicato nel contesto del marketing, anche se non vengono nominati direttamente come tali nei report aziendali.

Tesla e la Sicurezza dell’AutoPilot

Descrizione: Tesla ha affrontato sfide significative con la percezione pubblica del suo sistema di AutoPilot, soprattutto dopo incidenti che hanno coinvolto veicoli con questa tecnologia.

Applicazione dei Principi di Attribuzione:

  • Consistenza: Tesla ha sottolineato la sicurezza e l’efficacia del sistema AutoPilot attraverso comunicazioni coerenti.
  • Distinzione: l’azienda ha cercato di distinguere la sua tecnologia dalle percezioni comuni dei sistemi di guida autonoma.
  • Consenso: Tesla ha lavorato per costruire un consenso sulla sicurezza della tecnologia tra esperti di sicurezza e utenti.

Risultati: mentre gli incidenti hanno inizialmente danneggiato la percezione pubblica, le analisi e le testimonianze sulla sicurezza complessiva del sistema AutoPilot hanno aiutato a migliorare la fiducia del pubblico nel tempo.

Patagonia – “Don’t Buy This Jacket”

Descrizione: Patagonia, una compagnia di abbigliamento outdoor, ha lanciato nel 2011 un annuncio nel Black Friday con il titolo “Don’t Buy This Jacket“, incoraggiando i consumatori a considerare l’impatto ambientale del consumo eccessivo.

Applicazione dei Principi di Attribuzione:

  • Consistenza: Patagonia ha mantenuto un messaggio coerente sull’importanza della sostenibilità e della responsabilità ambientale.
  • Distinzione: questa campagna si distingueva per il suo approccio controintuitivo, contrastando la norma commerciale di incentivare l’acquisto.
  • Consenso: Patagonia ha cercato di costruire un consenso intorno alla responsabilità ambientale, incoraggiando comportamenti di consumo più consapevoli.

Risultati: la campagna ha rafforzato la lealtà del cliente e l’immagine di Patagonia come un’azienda impegnata nella sostenibilità. Ha inoltre stimolato discussioni sui social media e nella stampa riguardo l’impatto ambientale del consumo.

Coca-Cola – “Share a Coke”

Descrizione: Lanciata per la prima volta in Australia nel 2011 e successivamente espansa a livello globale, la campagna “Share a Coke” di Coca-Cola ha personalizzato le etichette delle bottiglie con i nomi più popolari in vari paesi. L’obiettivo era aumentare il consumo tra i giovani adulti incoraggiando la condivisione personale e online delle bottiglie.

Applicazione dei Principi di Attribuzione:

  • Consistenza: Coca-Cola ha mantenuto un messaggio coerente di condivisione e gioia attraverso tutte le sue campagne, ma con “Share a Coke”, ha personalizzato l’esperienza del consumatore in modo unico e diretto.
  • Distinzione: questa campagna si distingueva nettamente dalle normali pratiche pubblicitarie nel settore delle bevande. Personalizzare un prodotto di massa con nomi individuali ha creato un forte legame emotivo con i consumatori.
  • Consenso: Coca-Cola ha stimolato un ampio consenso sociale attraverso la campagna, utilizzando i social media per amplificare l’effetto di condivisione e personalizzazione. Questo ha incoraggiato i consumatori a condividere le proprie esperienze online, aumentando la visibilità e l’attrattiva del prodotto.

Risultati:

  • Aumento delle Vendite: la campagna ha avuto un impatto diretto sulle vendite, contribuendo a invertire un trend di calo nelle vendite in molti mercati.
  • Engagement sui Social Media: “Share a Coke” ha generato un enorme buzz sui social media, con milioni di persone che condividevano immagini delle loro bottiglie personalizzate online, aumentando ulteriormente l’engagement del consumatore e l’esposizione del brand.
  • Premi e Riconoscimenti: la campagna ha ricevuto numerosi riconoscimenti pubblicitari per la sua creatività e impatto.

Limitazioni del modello nel marketing

Sebbene questo modello possa essere applicato con successo anche nel marketing per comprendere e influenzare il comportamento dei consumatori, ci sono alcune limitazioni da considerare nel contesto del marketing moderno:

1. Complessità del Comportamento del Consumatore

Il comportamento del consumatore moderno è influenzato da una molteplicità di fattori che possono essere difficili da isolare e analizzare attraverso il modello di Kelley. Questi fattori includono:

  • Influenze sociali e culturali: le decisioni di acquisto sono spesso influenzate da trend sociali, influencer e norme culturali che possono non essere facilmente riconducibili ai principi di consistenza, distinzione e consenso.
  • Canali multimediali: l’uso di molteplici piattaforme e canali di comunicazione complica l’attribuzione delle decisioni di acquisto a specifiche campagne o messaggi.

2. Cambiamenti Rapidità e Dinamica del Mercato

Il modello di Kelley presuppone una certa stabilità nelle situazioni in cui vengono fatte le attribuzioni. Tuttavia, nel marketing moderno:

  • Evoluzione rapida dei mercati: i mercati e le preferenze dei consumatori cambiano rapidamente, il che può rendere i dati raccolti obsoleti prima che possano essere completamente analizzati e utilizzati.
  • Innovazione tecnologica: le nuove tecnologie possono alterare drasticamente i comportamenti di acquisto in modi non previsti dal modello.

3. Bias e Imprecisioni

Le percezioni umane sono soggette a bias cognitivi che possono distorcere l’attribuzione:

  • Effetto di primato e recente: le informazioni presentate per prime o più di recente possono avere un impatto sproporzionato sulle attribuzioni, indipendentemente dalla loro rilevanza o accuratezza.
  • Conferma del bias: i consumatori possono ignorare informazioni che contraddicono le loro credenze esistenti, preferendo quelle che confermano le loro precedenti attribuzioni.

4. Difficoltà nel Misurare i Fattori Psicologici

  • Misurazione delle percezioni: le percezioni sono intrinsecamente soggettive e possono variare significativamente tra individui e gruppi. Raccogliere dati accurati e affidabili su come i consumatori attribuiscono cause ai loro comportamenti di acquisto può essere sfidante.
  • Interpretazione dei dati qualitativi: l’analisi dei dati qualitativi richiede una significativa interpretazione e può essere influenzata dalle aspettative e dalle esperienze personali del ricercatore.

5. Limitazioni nella Previsione del Comportamento

  • Variabilità individuale: il modello può non tenere adeguatamente conto della variabilità individuale nel comportamento del consumatore. Persone diverse possono reagire in modi molto diversi agli stessi stimoli.
  • Imprevedibilità di eventi esterni: fattori esterni come cambiamenti economici, politici o tecnologici possono alterare drasticamente i modelli di comportamento del consumatore in modi che il modello di Kelley non può prevedere.

Conclusione

Nonostante queste limitazioni, il Modello di Attribuzione di Kelley offre un’importante lente attraverso la quale i marketer possono cercare di comprendere e influenzare il comportamento del consumatore. Tuttavia, per rimanere efficace nel marketing moderno, deve essere utilizzato in combinazione con altri strumenti e approcci analitici che possono aiutare a superare queste limitazioni e fornire una comprensione più completa e dinamica del comportamento del consumatore.

ADDENDUM. A COMPENDIO VI SUGGERIAMO LA LETTURA DEI SEGUENTI ARTICOLI:

/ 5
Grazie per aver votato!

Scrivi a Università del Marketing

Siamo felici di poter aiutare le aziende, gli imprenditori, i professionisti e tutti coloro che desiderano approfondire le conoscenze nel marketing o desiderano una consulenza gratuita. Inviaci i tuoi dati, compilando questo modulo.

Contact Us