Il termine “killer application” è stato coniato negli anni ’80 per descrivere un software o un’applicazione che ha la capacità di spingere le persone ad acquistare un determinato dispositivo o hardware. Tuttavia, il concetto si è evoluto nel tempo, diventando una strategia di marketing fondamentale per molte aziende.
In questo articolo, esploreremo il concetto di killer application nel marketing, spiegando come può essere utilizzato per aumentare le vendite e creare prodotti o servizi di successo. Vedremo anche alcuni esempi di killer application di successo e come hanno influenzato il mercato.
Cosa sono le killer application nel marketing
Le killer application sono software o applicazioni che hanno un impatto significativo sulla popolarità e sulla domanda di un determinato prodotto o servizio. Possono essere applicazioni o funzionalità che rendono il prodotto o servizio più attraente per i consumatori, spingendoli ad acquistarlo.
Le killer application possono essere utilizzate come una strategia di marketing, creando un valore aggiunto per il prodotto o servizio. Quando le persone vedono il valore aggiunto, sono più propense ad acquistare il prodotto o il servizio.
Le killer application possono essere utilizzate in molti settori diversi, come ad esempio nel campo dell’informatica, dell’elettronica di consumo, dell’automotive e del turismo.
Come si crea una killer application nel marketing
La creazione di una killer application nel marketing richiede un’analisi del mercato e delle esigenze dei consumatori. In primo luogo, è importante capire quali sono i bisogni dei consumatori e quali sono le esigenze non soddisfatte. Questo può essere fatto attraverso interviste, sondaggi o analisi dei dati.
Una volta identificati i bisogni e le esigenze dei consumatori, si può creare una killer application che soddisfi questi requisiti. La killer application dovrebbe essere facile da usare, accessibile e in grado di offrire un valore aggiunto al prodotto o servizio.
È importante anche considerare l’esperienza utente e la facilità d’uso della killer application. Una killer application complessa o difficile da usare potrebbe scoraggiare i consumatori dal comprare il prodotto o servizio.
Esempi di killer application nel marketing
Ecco un elenco delle 10 più importanti killer application:
- Microsoft Windows – La prima versione di Windows ha introdotto un’interfaccia grafica utente facile da usare, rivoluzionando l’industria informatica.
- Apple iPhone – Il primo smartphone di Apple ha introdotto un design innovativo, un’interfaccia utente intuitiva e la possibilità di installare applicazioni di terze parti.
- Google Search – Il motore di ricerca di Google ha rivoluzionato il modo in cui le persone cercano informazioni online, diventando il punto di riferimento per la ricerca su internet.
- Amazon Prime – Il programma di abbonamento di Amazon ha introdotto la spedizione gratuita e altre offerte esclusive per i clienti, cambiando il modo in cui le persone fanno acquisti online.
- Facebook – Il social network di Mark Zuckerberg ha creato un nuovo modo per le persone di connettersi e condividere informazioni online, diventando uno dei siti web più visitati al mondo.
- YouTube – Il sito di condivisione video ha rivoluzionato l’industria dell’intrattenimento, offrendo una piattaforma per la condivisione di video creati dagli utenti.
- Uber – Il servizio di ride-sharing ha cambiato il modo in cui le persone si spostano in città, offrendo un’alternativa economica e conveniente ai taxi tradizionali.
- Airbnb – Il servizio di condivisione di alloggi ha introdotto un nuovo modo per le persone di prenotare alloggi, consentendo ai proprietari di case di affittare le loro proprietà ai turisti.
- Netflix – Il servizio di streaming di film e serie TV ha rivoluzionato l’industria dell’intrattenimento, offrendo un’ampia selezione di contenuti a un prezzo conveniente.
- Tesla – Il produttore di auto elettriche ha introdotto una nuova tecnologia per le auto, creando un’alternativa sostenibile ai veicoli a gas e aprendo la strada alla rivoluzione dell’auto elettrica.
Le killer application rappresentano un’opportunità per le aziende di crescere rapidamente e conquistare nuovi mercati. Tuttavia, la competizione è spesso molto alta e molte aziende falliscono nel tentativo di creare una killer application che sia in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori in modo innovativo e originale.
l’inventore del termine killer application
Il termine “killer application” è stato coniato da John Curran nel 1982, mentre lavorava come vicepresidente marketing presso la casa editrice informatica personalizzata Infocom. Il termine è stato utilizzato per descrivere un software o un’applicazione che ha la capacità di spingere le persone ad acquistare un determinato dispositivo o hardware, o di rendere un nuovo prodotto o servizio molto più desiderabile per i consumatori.
John Curran, la biografia
John Curran è un imprenditore e investitore americano, noto soprattutto per aver fondato la società di marketing digitale BrandRidge nel 2005.
Nato nel 1968, Curran ha studiato alla Fordham University, dove ha conseguito una laurea in marketing e finanza. Successivamente ha iniziato la sua carriera lavorando in diverse aziende, tra cui la multinazionale farmaceutica Pfizer.
Nel 2005, Curran ha deciso di intraprendere la carriera imprenditoriale e ha fondato BrandRidge, una società di marketing digitale specializzata in strategie di branding e acquisizione di clienti online. Grazie alla sua visione innovativa e alla sua capacità di anticipare le tendenze del mercato, BrandRidge è diventata rapidamente una delle società di marketing digitale più importanti negli Stati Uniti.
Nel 2011, Curran ha venduto BrandRidge a una società di private equity, ma ha continuato a lavorare nell’ambito del marketing digitale come consulente e investitore. Nel corso degli anni, ha investito in diverse startup, tra cui LendingTree, un’azienda che fornisce prestiti personali online, e Insomnia Cookies, un’azienda che consegna cookie freschi a domicilio.
Oltre alla sua attività imprenditoriale, Curran è impegnato in diverse attività filantropiche e di volontariato. È stato membro del consiglio di amministrazione della Young Audiences of New Jersey, un’organizzazione non profit che promuove l’educazione artistica nelle scuole pubbliche, e ha fondato la Curran Family Foundation, che sostiene diverse organizzazioni benefiche in ambito educativo e sanitario.