“Italian Sounding” è un termine che viene utilizzato per descrivere prodotti che non sono effettivamente fabbricati in Italia, ma che sono etichettati o commercializzati in modo tale da suggerire un’origine italiana. Questo fenomeno coinvolge una vasta gamma di prodotti, ma è particolarmente comune nel settore alimentare.
L’Italian Sounding si basa su diversi meccanismi, tra cui l’uso di nomi italiani o pseudo-italiani, l’uso di immagini e simboli tipicamente associati all’Italia, e l’uso di termini quali “stile italiano”, “ricetta italiana”, “gusto italiano” e così via.
L’obiettivo di queste tecniche è di sfruttare la reputazione positiva e il prestigio associati ai prodotti italiani autentici, e in particolare al concetto di “Made in Italy”, per vendere prodotti che in realtà non hanno nulla a che fare con l’Italia.
L’Italian Sounding è un problema serio perché non solo danneggia l’economia italiana, ma inganna anche i consumatori, che credono di acquistare prodotti italiani quando in realtà non lo sono.
Storia dell’Italian Sounding
Il fenomeno dell’Italian Sounding ha le sue radici nel dopoguerra, quando l’Italia ha iniziato a guadagnare prestigio internazionale per la qualità e l’eleganza dei suoi prodotti. L’immagine di “Made in Italy” è diventata un sinonimo di eccellenza e artigianalità, suscitando un forte interesse nei consumatori di tutto il mondo.
Negli anni ’70 e ’80, l’Italian Sounding si concentrava principalmente su prodotti alimentari come formaggi, pasta, vini e olio d’oliva. Le aziende straniere utilizzavano nomi italiani, immagini suggestive dell’Italia e termini come “Italian recipe” per creare l’illusione che i loro prodotti fossero di origine italiana. Questa pratica ha sfruttato la reputazione della cucina italiana nel mondo e ha portato a una diffusa imitazione dei prodotti tipici italiani.
Negli anni successivi, l’Italian Sounding si è esteso ad altri settori, come la moda, il design, l’arredamento e l’automobilismo. Marchi di moda stranieri hanno utilizzato nomi italiani o pseudonimi italiani per creare l’idea di autenticità italiana, sfruttando il prestigio associato al made in Italy. Allo stesso tempo, nell’arredamento e nell’automobilismo, sono stati creati prodotti che richiamavano lo stile e il design italiani, ma che non erano effettivamente realizzati in Italia.
Con l’avvento della globalizzazione e l’espansione del commercio online, l’Italian Sounding ha raggiunto una portata ancora maggiore. Le aziende straniere hanno avuto accesso a un pubblico internazionale più vasto e hanno potuto sfruttare le piattaforme di e-commerce per vendere prodotti falsamente associati all’Italia. Inoltre, l’uso dei social media e delle strategie di marketing online ha reso più facile per queste aziende raggiungere e ingannare i consumatori in tutto il mondo.
L’evoluzione dell’Italian Sounding ha richiesto una risposta sempre più sofisticata da parte delle autorità italiane e delle organizzazioni di tutela dei prodotti italiani. Sono state introdotte leggi e normative più rigorose per proteggere il marchio “Made in Italy” e per contrastare la contraffazione e l’imitazione dei prodotti italiani. Allo stesso tempo, sono state avviate campagne di sensibilizzazione per educare i consumatori a riconoscere e preferire i prodotti autentici italiani.
Nonostante gli sforzi, l’Italian Sounding continua a rappresentare una sfida per l’economia italiana, richiedendo un impegno continuo per proteggere l’autenticità dei prodotti italiani e preservare il valore del marchio “Made in Italy”.
Importanza e valore del made in Italy nel contesto globale
Il marchio “Made in Italy” è molto più di una semplice indicazione geografica. Rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello globale, sinonimo di qualità, artigianalità, creatività e attenzione al dettaglio. Questo è particolarmente vero in settori come la moda, il design, il cibo, i vini e l’automobilismo, dove il marchio italiano è sinonimo di alta qualità e stile.
- Qualità e Artigianalità: l’Italia è famosa per la qualità dei suoi prodotti, molti dei quali sono ancora realizzati a mano da artigiani altamente specializzati. Questa tradizione di eccellenza manifatturiera risale a secoli fa e continua ancora oggi.
- Cibo e Vino: l’Italia è riconosciuta in tutto il mondo per la sua cucina e i suoi vini. Il paese è famoso per prodotti come pasta, formaggi, olio d’oliva, vino, prosciutto e molto altro. Il marchio “Made in Italy” in questo settore garantisce la qualità e l’autenticità dei prodotti.
- Moda e Design: il “Made in Italy” è un marchio di prestigio nel mondo della moda e del design. Grandi nomi come Armani, Versace, Prada, Gucci, Ferrari, Lamborghini e molti altri sono noti in tutto il mondo e sono sinonimo di stile italiano.
- Innovazione e Tecnologia: sebbene l’Italia sia famosa per le sue tradizioni, è anche un paese all’avanguardia in settori come la tecnologia, l’ingegneria, la produzione e la medicina.
Il valore del “Made in Italy” è quindi molto elevato. Per questo il marchio è un bersaglio per la contraffazione e l’imitazione, come dimostra il problema dell'”Italian Sounding”. Questo fenomeno può danneggiare la reputazione del “Made in Italy” e ha un impatto economico negativo sulle aziende italiane autentiche.
Danni economici prodotti dall’italian sounding
L’impatto dell’Italian Sounding sull’economia italiana è significativo. Secondo dati forniti da Coldiretti, l’associazione italiana di agricoltori, se tutti i prodotti “Made in Italy” acquistati nel mondo fossero realmente prodotti in Italia , l’export agroalimentare del nostro Paese potrebbe aumentare da 50,1 miliardi di euro a quasi 130 miliardi di euro. Se, inoltre, fosse possibile eliminare completamente dal mercato i prodotti contraffatti, l’export potrebbe superare i 150 miliardi di euro. In poche parole che l’export agroalimentare potrebbe moltiplicarsi per tre, generando enormi vantaggi per gli agricoltori italiani, le industrie di trasformazione e l’economia nel suo complesso.
Oltre al lucro cessante, c’è anche un problema di credibilità dei nostri prodotti. L’Italian Sounding, infatti, danneggia la reputazione del marchio “Made in Italy”. Quando i consumatori, credendo di trovarsi di fronte ad un prodotto autentico rimangono colpiti dalla scarsa qualità di quello contraffatto, tendono a perdere fiducia nel marchio “Made in Italy” in generale. Questo comporta una diminuzione delle vendite di prodotti italiani autentici. Non solo, la perdita di vendite e il danno alla reputazione producono la perdita di posti di lavoro nelle nostre aziende. Questo ha un impatto negativo sull’economia italiana nel suo complesso.
Impatto sulle decisioni d’acquisto dei consumatori
L’Italian Sounding ha un impatto significativo sulle decisioni d’acquisto dei consumatori, sia a livello nazionale che internazionale.
Ecco alcuni punti chiave riguardanti l’effetto dell’Italian Sounding sul comportamento dei consumatori.
- Illusione di autenticità: i prodotti che utilizzano nomi, marchi o simboli italiani possono creare un’illusione di autenticità italiana. I consumatori spesso associano l’Italia a qualità, artigianalità e stile raffinato, e questo può influenzare le loro decisioni d’acquisto.
- Percezione di alta qualità: può far percepire ai consumatori che i prodotti siano di alta qualità, proprio come quelli autenticamente italiani. Questa percezione può spingere i consumatori a preferire tali prodotti rispetto ad altre opzioni presenti sul mercato.
- Richiamo all’identità culturale: può suscitare un senso di affinità culturale nei consumatori che si identificano con l’Italia o apprezzano la sua cultura. L’acquisto di prodotti che richiamano l’Italia può essere visto come un modo per esprimere l’amore per la cultura italiana o per sentirsi parte di essa.
- Influenza del prezzo: talvolta i prodotti che imitano il made in Italy sono venduti a un prezzo inferiore rispetto ai prodotti autentici. Ciò può attirare i consumatori che cercano un’esperienza italiana a un costo più accessibile, ma che potrebbero non essere in grado o disposti a pagare di più per i prodotti autentici.
- Ignoranza o confusione dei consumatori: non tutti i consumatori sono pienamente consapevoli del fenomeno dell’Italian Sounding e delle sue implicazioni. Alcuni potrebbero essere ingannati o confusi dall’uso di nomi e simboli italiani sui prodotti, pensando erroneamente che siano effettivamente prodotti in Italia.
Effetti a lungo termine sul mercato dei prodotti italiani
L’Italian Sounding ha effetti a lungo termine sul mercato dei prodotti italiani, con conseguenze sia negative che positive. Ecco alcuni dei principali effetti a lungo termine:
- Danno alla reputazione del made in Italy: l’Italian Sounding mina la reputazione del made in Italy a livello internazionale. Quando i prodotti imitanti vengono scambiati per autentici, i consumatori possono essere delusi dalla qualità inferiore e dalla mancanza di autenticità, danneggiando la reputazione generale dei prodotti italiani.
- Perdita di fiducia dei consumatori: gli acquisti di prodotti imitanti possono portare a una perdita di fiducia da parte dei consumatori, che possono diventare più cauti nell’acquistare prodotti italiani o di marca. Questo può avere un impatto negativo sulle vendite e sulle opportunità di mercato per le aziende italiane.
- Perdita di profitti e opportunità di crescita: le imitazioni e le contraffazioni nel settore dell’Italian Sounding comportano una perdita di profitti per le aziende italiane. I consumatori che acquistano prodotti imitanti non sostengono l’economia italiana e le aziende italiane non riescono a sfruttare appieno il potenziale dei mercati internazionali.
- Svantaggio competitivo: l’Italian Sounding crea una concorrenza sleale per le aziende italiane che investono nella produzione autentica e nella promozione del made in Italy. Le imitazioni a basso costo possono competere con i prodotti autentici a prezzi più alti, creando uno svantaggio competitivo per le aziende italiane.
- Misure di protezione e valorizzazione: l’Italian Sounding ha stimolato una maggiore consapevolezza e un’azione più decisa da parte delle autorità competenti, delle organizzazioni commerciali e delle associazioni di produttori per proteggere il made in Italy. Questo ha portato all’implementazione di normative più rigorose, all’istituzione di marchi di origine e all’adozione di misure per promuovere e valorizzare i prodotti italiani autentici.
- Ricerca di autenticità e valore: nonostante l’Italian Sounding, molti consumatori continuano a cercare prodotti autentici e di qualità provenienti dall’Italia. Ciò ha spinto le aziende a investire nella tracciabilità, nella qualità e nella comunicazione della provenienza italiana dei loro prodotti, cercando di soddisfare la domanda dei consumatori per autenticità e valore.
prodotti e settori coinvolti nell’italian sounding
Ci sono numerosi esempi di prodotti coinvolti nel fenomeno dell’Italian Sounding. Eccone alcuni specifici.
- Parmesan Cheese: il parmigiano reggiano è uno dei formaggi italiani più rinomati al mondo. Tuttavia, sono emerse aziende straniere che hanno prodotto e commercializzato formaggi chiamati “Parmesan” o “Parmigiano” senza rispettare le regole di produzione italiane e senza essere effettivamente realizzati in Italia.
- Spaghetti Bolognese Sauce: il sugo alla bolognese è una famosa salsa italiana a base di carne e pomodoro, spesso servita con gli spaghetti. Tuttavia, sono state commercializzate salse pronte con l’etichetta “Bolognese” che non rispecchiavano la vera ricetta italiana o che erano prodotte in paesi diversi dall’Italia.
- Aceto Balsamico di Modena: L’aceto balsamico di Modena è un altro prodotto italiano prestigioso e imitato. Sono state identificate aziende straniere che hanno prodotto aceti chiamati “balsamico” o “aceto balsamico” che non rispettavano le regole di produzione italiane e che erano venduti come imitazioni dell’originale aceto balsamico di Modena.
- Olio d’Oliva: L’olio d’oliva italiano è spesso soggetto a contraffazione. Aziende straniere hanno commercializzato oli d’oliva con nomi e immagini che richiamavano l’Italia, ma che in realtà erano prodotti in altri paesi o contenevano oli di oliva di qualità inferiore. Questo ha danneggiato l’immagine dell’olio d’oliva italiano e ha ingannato i consumatori che cercavano prodotti autentici.
- Vini: Anche nel settore vinicolo, ci sono stati casi di truffe dell’Italian Sounding. Aziende straniere hanno utilizzato nomi di regioni vinicole italiane come “Chianti” o “Barolo” per commercializzare vini che non rispettavano le regole di produzione italiane o che non erano effettivamente prodotti in Italia.
- Fashion Brands: nel settore della moda, ci sono stati numerosi casi di aziende straniere che hanno utilizzato nomi italiani o pseudonimi italiani per creare l’illusione di autenticità italiana. Ad esempio, sono state create marche di moda con nomi come “Milano Fashion” o “Roma Style”, che non avevano nulla a che fare con l’Italia.
- Automotive Accessories: nel settore automobilistico, sono state commercializzate parti di ricambio e accessori per auto con nomi italiani, come “Ferrari” o “Lamborghini”, ma che non erano prodotte o autorizzate dalle rispettive case automobilistiche italiane.
Questi sono solo alcuni esempi e il fenomeno dell’Italian Sounding coinvolge una vasta gamma di prodotti e aziende in diversi settori. È importante sottolineare che non tutte le aziende coinvolte nel fenomeno dell’Italian Sounding sono necessariamente male intenzionate, ma è fondamentale distinguere tra i prodotti autentici italiani e quelli che cercano di sfruttare l’immagine e la reputazione del “Made in Italy” senza rispettarne gli standard e le caratteristiche distintive.
Quando L’ITALIAN SOUNDING diventa una truffa
Ci sono alcuni casi noti di aziende che hanno subito truffe nel contesto dell’Italian Sounding. Ecco alcuni esempi.
1 – Barilla
Nel 2007, l’azienda alimentare italiana Barilla ha denunciato un’azienda cinese che produceva e commercializzava pasta con un marchio simile a quello di Barilla. L’azienda cinese cercava di approfittare della reputazione di Barilla e ingannare i consumatori.
2 – Lamborghini
Nel 2018, un’azienda di Los Angeles chiamata “Lamborghini Latinoamérica” è stata denunciata dall’azienda automobilistica italiana Lamborghini per aver utilizzato il nome “Lamborghini” in modo ingannevole. L’azienda americana offriva servizi di noleggio di auto, facendo riferimento al famoso marchio italiano.
3 – Armani
Nel 2016, è emerso che un’azienda in Cina stava producendo e vendendo abbigliamento contraffatto con il marchio “Armani”. L’azienda cinese cercava di sfruttare la popolarità del marchio Armani per vendere prodotti falsi e trarre profitto dalla contraffazione.
4 – Ferrero
Nel 2015, un’azienda turca è stata denunciata da Ferrero, l’azienda italiana famosa per la produzione di cioccolato, per la produzione e la vendita di prodotti simili ai loro marchi Nutella e Kinder Bueno. L’azienda turca cercava di imitare i prodotti e sfruttare la reputazione di Ferrero.
5 – Campari
Nel 2019, è stato scoperto che un’azienda in India produceva e vendeva una bevanda alcolica chiamata “Club Campari”, che imitava il celebre aperitivo italiano Campari. L’azienda indiana cercava di capitalizzare sulla popolarità del marchio Campari e trarre profitto dalla sua imitazione.
6 – Dolce & Gabbana
Nel 2018, Dolce & Gabbana ha denunciato un’azienda cinese che produceva e vendeva scarpe e abbigliamento con il nome “DG” e un logo molto simile a quello di Dolce & Gabbana. L’azienda cinese cercava di sfruttare la reputazione e il prestigio del marchio italiano per ingannare i consumatori.
7 – Fiat
In passato, sono state individuate aziende in diversi paesi che producevano e commercializzavano auto con nomi simili a quelli dei modelli Fiat. Queste aziende cercavano di capitalizzare sulla popolarità del marchio Fiat e trarre vantaggio dalla sua reputazione senza essere effettivamente connesse all’azienda italiana.
8 – Gucci
Gucci è un marchio di lusso italiano che ha affrontato numerose truffe e imitazioni nel corso degli anni. Sono state scoperte aziende che producevano e vendevano borse, scarpe e accessori con marchi e loghi simili a quelli di Gucci, cercando di ingannare i consumatori e trarre profitto dalla sua fama.
9 – Ferrari
La celebre casa automobilistica italiana Ferrari è stata spesso oggetto di contraffazione. Sono state individuate aziende che producevano auto o parti di auto con marchi e loghi simili a quelli di Ferrari, cercando di trarre vantaggio dalla sua reputazione nel settore delle auto sportive di lusso.
10 – Peroni
La birra italiana Peroni è stata oggetto di imitazioni e contraffazioni. Aziende straniere hanno commercializzato birre con nomi simili a Peroni, cercando di sfruttare la popolarità del marchio italiano nel settore delle birre premium.

Italian Sounding, Le strategie usate
Le aziende coinvolte nell’Italian Sounding utilizzano diverse strategie e metodi per ingannare i consumatori e creare l’illusione di autenticità italiana. Alcuni dei principali approcci utilizzati sono:
- Nomi e marchi simili: scegliere nomi o marchi che siano simili a quelli delle aziende italiane rinomate. Utilizzare giochi di parole o modificare leggermente i nomi per creare una connessione con i marchi autentici, ma senza violare direttamente i diritti di proprietà intellettuale.
- Etichette e confezionamento ingannevoli: viene adottato un packaging e un design che richiamano lo stile e l’estetica dei prodotti italiani autentici. Sono utilizzati colori, immagini e grafiche simili per creare un’associazione con l’Italia e dare l’impressione che il prodotto sia di origine italiana.
- Riferimenti geografici: nel naming dei prodotti e nelle descrizioni sono indicati i nomi di città o delle regioni italiane. Questo crea un’associazione con l’Italia e induce i consumatori a credere che il prodotto sia autenticamente italiano.
- Utilizzo di simboli e iconografie italiane: spessissimo sulle confezioni sono presenti simboli e iconografie italiane, come la bandiera tricolore, il Colosseo o altre immagini che richiamano l’Italia. Questi elementi visivi sono utilizzati per creare un’impressione di autenticità italiana e per attrarre l’attenzione dei consumatori.
Come riconoscere i prodotti autentici
Per quanto riguarda i metodi di riconoscimento dei prodotti autentici, esistono diverse strategie che i consumatori possono adottare per identificare i prodotti made in Italy genuini:
- Marchi e certificazioni: i prodotti autentici italiani spesso riportano un marchio di origine come “Made in Italy” o altri marchi e certificazioni che attestano la loro provenienza italiana. I consumatori possono prestare attenzione a questi marchi e cercare informazioni sulle certificazioni ufficiali associate.
- Etichette e informazioni sul prodotto: leggere attentamente le etichette dei prodotti può fornire indicazioni sulla provenienza degli ingredienti o sul luogo di produzione. Gli ingredienti italiani, le informazioni sulla produzione in Italia o le menzioni specifiche di regioni italiane possono indicare l’autenticità del prodotto.
- Ricerca e informazione: i consumatori possono informarsi sulle caratteristiche e le peculiarità dei prodotti italiani autentici. Conoscere i dettagli e le specificità dei prodotti italiani può aiutare a riconoscere le imitazioni e le contraffazioni.
- Acquisti presso rivenditori affidabili: può ridurre il rischio di incappare in prodotti falsi. Rivenditori e negozi che hanno una reputazione consolidata e che si impegnano a offrire prodotti autentici sono più propensi a fornire prodotti genuini e di alta qualità.
- Indagini approfondite: prima di acquistare un prodotto, i consumatori possono effettuare ricerche approfondite sul marchio, sull’azienda produttrice e sulla provenienza del prodotto. Verificare la reputazione dell’azienda, leggere recensioni e cercare informazioni affidabili può aiutare a identificare eventuali segnalazioni di contraffazione o imitazione.
- Supporto delle reti di distribuzione ufficiali: acquistare prodotti italiani attraverso le reti di distribuzione ufficiali, come i canali di vendita online dei produttori italiani o i negozi autorizzati, aumenta le probabilità di ottenere prodotti autentici. Questi canali di vendita spesso si impegnano a garantire l’autenticità e la provenienza dei prodotti che offrono.
Normative internazionali sulla falsificazione e l’imitazione di prodotti
Le normative internazionali sulla falsificazione e l’imitazione di prodotti sono state sviluppate per affrontare il problema della contraffazione e proteggere i diritti di proprietà intellettuale dei produttori legittimi. Ecco una panoramica delle principali normative internazionali in materia:
- Accordo TRIPS: l’Accordo sugli Aspetti dei Diritti di Proprietà Intellettuale correlati al Commercio (TRIPS) dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) è un accordo multilaterale che stabilisce standard minimi di protezione dei diritti di proprietà intellettuale, compresi i diritti di marchio, brevetto e copyright. L’accordo TRIPS impone agli Stati membri l’obbligo di adottare misure efficaci per prevenire la contraffazione e fornire strumenti legali per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale.
- Convenzione di Parigi: la Convenzione di Parigi per la Protezione della Proprietà Industriale è un accordo internazionale che stabilisce standard di protezione dei diritti di proprietà industriale, tra cui i marchi. Gli Stati che aderiscono alla Convenzione si impegnano a fornire protezione ai marchi registrati e ad adottare misure per contrastare la contraffazione.
- Convenzione di Berna: la Convenzione di Berna per la Protezione delle Opere Letterarie e Artistiche è un accordo internazionale che si occupa della protezione dei diritti d’autore. Essa stabilisce standard minimi di protezione dei diritti d’autore, compreso il diritto di impedire la riproduzione e la distribuzione non autorizzata delle opere.
- Accordo dell’OMC sugli Aspetti della Proprietà Intellettuale che Riguardano il Commercio (TRIPS-plus): alcuni accordi bilaterali e regionali vanno oltre gli standard stabiliti dall’accordo TRIPS e introducono ulteriori misure per la protezione della proprietà intellettuale. Questi accordi TRIPS-plus includono disposizioni più rigorose sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale e sulla lotta alla contraffazione.
Oltre a queste normative internazionali, molti Paesi hanno leggi nazionali specifiche per affrontare la falsificazione e l’imitazione di prodotti. Queste leggi prevedono sanzioni penali e civili per chi viola i diritti di proprietà intellettuale e possono includere misure per il sequestro e la distruzione dei prodotti contraffatti, nonché compensazioni per i danni subiti dai titolari dei diritti.
La collaborazione internazionale tra gli Stati, le organizzazioni internazionali e le aziende è essenziale per contrastare efficacemente la falsificazione e l’imitazione di prodotti, garantendo la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e promuovendo un commercio equo e leale.
la legislazione italiana in materia di protezione del made in Italy
La legislazione italiana in materia di protezione del Made in Italy mira a tutelare l’identità e l’autenticità dei prodotti italiani e a contrastare l’Italian Sounding. Ecco alcuni aspetti chiave della legislazione italiana in questo campo:
- Marchio di origine: è uno strumento importante per identificare i prodotti autentici italiani. Il marchio di origine “Made in Italy” viene assegnato ai prodotti che sono fabbricati interamente in Italia o che hanno subito un’ultima trasformazione sostanziale nel paese. Questo marchio di origine può essere utilizzato solo dai produttori che rispettano i requisiti stabiliti dalla normativa italiana.
- Disciplina del Made in Italy: la leggislazione italiana prevede norme specifiche per la disciplina del Made in Italy. Queste norme stabiliscono le condizioni per l’utilizzo del marchio “Made in Italy” e prevedono sanzioni per coloro che abusano o utilizzano indebitamente il marchio al fine di creare un’illusione di autenticità italiana per i loro prodotti.
- Contrasto alla contraffazione: la legislazione italiana prevede misure volte a contrastare la contraffazione dei prodotti italiani. Sono previste sanzioni penali e civili per chi produce, commercializza o vende prodotti contraffatti, compresi quelli con denominazioni false o ingannevoli. Le autorità italiane collaborano con le forze dell’ordine e le autorità doganali per individuare e sequestrare i prodotti contraffatti e per perseguire i responsabili.
- Etichettatura e tracciabilità: la legislazione italiana prevede anche norme sull’etichettatura e la tracciabilità dei prodotti. Queste norme richiedono che i produttori indichino l’origine dei loro prodotti in modo chiaro e trasparente sull’etichetta. Ciò consente ai consumatori di identificare facilmente i prodotti autentici italiani e di fare scelte consapevoli.
- Collaborazione tra istituzioni e settore privato: per affrontare il fenomeno dell’Italian Sounding, vi è una stretta collaborazione tra le istituzioni italiane, le associazioni di produttori, le camere di commercio e altre organizzazioni del settore privato. Queste collaborazioni mirano a promuovere e proteggere il made in Italy attraverso azioni di sensibilizzazione, educazione dei consumatori e promozione dei prodotti italiani.
Misure preventive per i consumatori e le aziende
Sia i consumatori che le aziende possono adottare misure preventive per proteggersi dall’Italian Sounding e mitigare i suoi effetti negativi. Ecco alcune misure che possono essere prese:
Misure preventive per i consumatori
- Informarsi: dovrebbero educarsi sul fenomeno dell’Italian Sounding e sui prodotti autentici italiani. Imparare a riconoscere i segni di un prodotto imitante, leggere etichette e informazioni sul prodotto e fare ricerche prima di effettuare acquisti può aiutare a prendere decisioni più informate.
- Prestare attenzione alle certificazioni: quelle ufficiali, come il marchio “Made in Italy” o altre certificazioni di origine, possono fornire garanzie sulla provenienza del prodotto. I consumatori dovrebbero cercare e familiarizzare con queste certificazioni, per poi fare affidamento su di esse quando effettuano acquisti.
- Acquistare da fonti affidabili: comprare da rivenditori e negozi di fiducia, sia online che offline, può ridurre il rischio di incorrere in prodotti imitanti. I rivenditori affidabili si impegnano a fornire prodotti autentici e di qualità.
- Leggere recensioni e testimonianze: può fornire informazioni preziose sulla qualità e l’autenticità dei prodotti. Le esperienze degli altri consumatori possono aiutare a prendere decisioni d’acquisto più consapevoli.
Misure preventive per le aziende
- Protezione della proprietà intellettuale: le aziende dovrebbero adottare misure per proteggere i loro marchi, i loro prodotti e i loro diritti di proprietà intellettuale. Ciò include la registrazione dei marchi, l’adozione di misure di sicurezza per la produzione e l’implementazione di strategie di monitoraggio del mercato per rilevare e contrastare le imitazioni.
- Collaborazione con le autorità competenti: come le agenzie di tutela dei consumatori e le forze dell’ordine, per segnalare e contrastare le pratiche dell’Italian Sounding. La collaborazione può portare a un’azione più efficace contro le aziende che violano le leggi sulla contraffazione e l’imitazione.
- Comunicazione e trasparenza: le aziende dovrebbero indicare in modo chiaro e trasparente la provenienza dei loro prodotti, evidenziando la loro autenticità e qualità. Questo può includere l’etichettatura accurata, l’informazione sulle pratiche di produzione e la promozione degli aspetti distintivi dei prodotti italiani.
- Educazione dei consumatori: le aziende possono contribuire a educare i consumatori sul valore e l’autenticità dei prodotti italiani. Promuovere la conoscenza di quelli, delle certificazioni di origine e degli aspetti distintivi del made in Italy può aiutare i consumatori a fare scelte consapevoli e sostenere le aziende italiane.

Strategie di prevenzione e contrasto dell’Italian Sounding
Il Governo italiano il 31 maggio 2023, nel corso del Consiglio dei Ministri, ha adottato una serie di misure strategiche per prevenire e contrastare l’Italian Sounding e, al contempo, proteggere e valorizzare il Made in Italy.
Una delle principali novità è la creazione del Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy, un fondo sovrano con una dotazione iniziale significativa. L’obiettivo di questo fondo è stimolare la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche italiane, compreso l’approvvigionamento di materie prime critiche.
Inoltre, il disegno di legge prevede l’istituzione del liceo “Made in Italy“, un percorso liceale dedicato alla promozione delle conoscenze e delle abilità legate all’eccellenza dei prodotti e alla tradizione italiana. Questo percorso fornirà competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato, al fine di promuovere e valorizzare i settori produttivi nazionali, tenendo conto delle specifiche vocazioni dei territori.
La disciplina del percorso di studio partirà entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, mentre l’avvio del nuovo ciclo scolastico è previsto per l’anno 2024/2025.
Per contrastare la contraffazione e promuovere il Made in Italy, il disegno di legge prevede l’inasprimento delle sanzioni e l’introduzione di misure di tutela. Verrà creato un contrassegno ufficiale di origine italiana per le merci, denominato “Made in Italy”, al fine di promuovere la proprietà intellettuale e commerciale dei beni italiani.
Inoltre, è stata istituita una giornata nazionale del Made in Italy, che si terrà ogni anno il 15 aprile, per celebrare la creatività e l’eccellenza italiana.
Un’altra importante iniziativa riguarda la creazione di una commissione tecnica per identificare le lavorazioni di particolare qualità nella produzione di pasta di semola di grano duro. La tecnologia Blockchain verrà utilizzata per la certificazione delle filiere, garantendo la tracciabilità e l’autenticità dei prodotti. Questo è un passo significativo per valorizzare e promuovere il Made in Italy, fornendo risorse, competenze e tutele al sistema imprenditoriale italiano di eccellenza.
Tuttavia, si auspica che gli sforzi di prevenzione e contrasto dell’Italian Sounding vengano estesi anche ai prodotti agroalimentari della filiera ortofrutticola, spesso esclusi dal focus dei riflettori e costretti a lottare contro prezzi cartelizzati e problemi legati al caporalato.
In conclusione, il disegno di legge quadro sul Made in Italy e le misure adottate dal governo rappresentano un impegno strategico per proteggere, promuovere e valorizzare le eccellenze italiane, fornendo un quadro più solido e completo di tutela contro l’Italian Sounding e rafforzando il sistema imprenditoriale italiano.
Addendum. A compendio vi suggeriamo la lettura di alcuni articoli: La teoria della razionalità limitata nel marketing, Il potere della prototipicità nel marketing e La teoria del comportamento pianificato TPB per influenzare il consumatore.