Il logo è uno degli elementi fondamentali di un’azienda o di un’organizzazione, in quanto esprime l’identità visiva dell’azienda e ne rappresenta i valori, l’immagine e la personalità. In pratica, il logo è il simbolo che sintetizza l’azienda o l’organizzazione, è un elemento distintivo che serve per differenziarsi dai concorrenti e farsi riconoscere dal pubblico.
Un logo efficace influenza positivamente l’immagine dell’azienda ed è un’importante risorsa per la costruzione del brand, ovvero della percezione che il pubblico ha dell’azienda. Inoltre, un logo ben progettato e ben utilizzato può avere un impatto significativo sulle scelte di acquisto dei consumatori, in quanto può creare un’immagine positiva dell’azienda e aumentare la fiducia dei consumatori nel marchio.
Il logo deve essere utilizzato su tutti i supporti di comunicazione dell’azienda, come il sito web, i materiali pubblicitari, la carta intestata e gli oggetti promozionali, creando una coerenza visiva che contribuisce a rafforzare l’immagine dell’azienda.
La storia del logo
La storia del logo risale a migliaia di anni fa, quando le prime civiltà cominciarono a utilizzare simboli per rappresentare i loro prodotti e le loro attività commerciali. Ad esempio, i commercianti dell’antico Egitto utilizzavano marchi di fabbrica per identificare i loro prodotti, mentre i romani utilizzavano sigilli per autenticare i documenti.
L’utilizzo del logo come lo conosciamo oggi è iniziato nel XV secolo, quando gli artigiani europei cominciarono a firmare i loro prodotti con simboli o marchi distintivi. Questi simboli erano spesso costituiti dalle iniziali del nome dell’artigiano, da immagini riconoscibili o da una combinazione di entrambi.
Con l’avvento della rivoluzione industriale, il logo diventò ancora più importante, in quanto le aziende cominciarono a produrre beni in serie e avevano bisogno di distinguersi dalla concorrenza. Inoltre, l’avvento della pubblicità e dei mass media rese il logo ancora più importante come strumento di comunicazione visiva.
Nel corso del XX secolo, il logo divenne un elemento ancora più importante nella comunicazione aziendale, in particolare grazie alla diffusione dei marchi globali e alla crescente importanza del branding. Le aziende iniziarono a investire sempre più risorse nella creazione e nella gestione del logo, in modo da creare un’immagine unica e riconoscibile del marchio.
Negli ultimi decenni, con la diffusione di Internet e dei social media, il logo è diventato ancora più importante come strumento di identità visiva dell’azienda, in quanto viene utilizzato su una vasta gamma di supporti digitali.
Principi di design per un logo
I principi di design per un logo sono fondamentali per creare un marchio distintivo e riconoscibile. Ecco alcuni dei punti più importanti da considerare:
- Semplicità: un logo deve essere semplice e facilmente riconoscibile. Il design troppo elaborato può risultare confuso e difficilmente memorizzabile.
- Originalità: deve essere originale, non può somigliare ad altri loghi già esistenti. Un logo originale contribuisce a differenziare il marchio dalla concorrenza.
- Memorabilità: deve essere facilmente memorizzabile e riconoscibile in un’ampia varietà di contesti.
- Flessibilità: deve essere flessibile e adattabile a diversi supporti di comunicazione, come siti web, materiali pubblicitari, carta intestata e oggetti promozionali.
- Coerenza: deve essere coerente con l’immagine e i valori del marchio, anche nelle sue declinazioni. Il logo deve trasmettere un’immagine unica e consistente del marchio.
- Scelta dei colori: la scelta dei colori del logo è importante, in quanto possono influenzare l’immagine e la percezione del marchio. I colori vanno scelti in base all’immagine e ai valori del marchio. Ad esempio, il rosso può essere utilizzato per rappresentare passione ed energia, mentre il blu può essere utilizzato per rappresentare serenità e stabilità.
- Font: la scelta dei caratteri tipografici (lettere, numeri, simboli) del logo è importante per trasmettere l’immagine e la personalità del marchio. Ad esempio, un carattere sans-serif pulito e moderno può essere utilizzato per comunicare un’immagine innovativa e tecnologica, mentre un carattere serif classico e tradizionale può essere utilizzato per comunicare un’immagine di eleganza e autorevolezza.
- Versatilità: il logo deve funzionare su diversi sfondi e in diverse dimensioni, senza perdere la sua leggibilità e il suo impatto visivo.
- Impatto visivo: deve possedere un impatto visivo immediato e distintivo, in modo da catturare l’attenzione del pubblico e differenziarsi dalla concorrenza.
Il breef per il logo
Scrivere un brief per un nuovo logo è importante perché aiuta a chiarire le aspettative e le esigenze del cliente al grafico o all’agenzia di branding che si occuperà del progetto. Un brief ben scritto fornisce al grafico tutte le informazioni necessarie per creare un logo efficace e coerente con l’immagine e i valori del brand del cliente. Inoltre, scrivere un brief aiuta a ridurre il rischio di equivoci e di costi aggiuntivi dovuti a revisioni e modifiche successive. In sostanza, il brief rappresenta uno strumento essenziale di comunicazione e collaborazione tra il cliente e il grafico o l’agenzia di branding per la creazione di un logo distintivo e riconoscibile.
Ecco alcuni suggerimenti su come scrivere un brief per un nuovo logo da consegnare al grafico:
- Descrivere il brand: il brief inizia con la descrizione del brand, della sua mission, della sua personalità e dei suoi valori. É importante identificare anche il pubblico target.
- Specificare gli obiettivi del logo: esplicitare gli obiettivi del nuovo logo e spiegare come dovrebbe rappresentare il brand. Chiarire in modo preciso se si desidera che il logo sia riconoscibile e distintivo, o se deve trasmettere un’immagine specifica.
- Fissare i requisiti del logo: chiarire le specifiche tecniche che il logo deve soddisfare, come la dimensione, il formato e il colore.
- Indicare lo stile e le preferenze: specificare lo stile e le preferenze di design, come la scelta dei colori, delle forme e dei caratteri tipografici, includendo anche gli elementi da includere nel logo.
- Identificare i concorrenti: descrivere la concorrenza e mostrare come i loro loghi sono stati realizzati.
- Fissare la deadline: indicare la data di consegna del logo e la data in cui è prevista la sua utilizzazione.
- Fornire i materiali di supporto: dotare il grafico di tutti i materiali che potrebbero essere utili nella progettazione del logo, come immagini, fotografie o disegni.
Fasi di sviluppo del logo
Le fasi di sviluppo del logo possono variare a seconda del designer o dell’agenzia di branding che si occupa del progetto. Tuttavia, di seguito sono riportate le fasi generali che spesso vengono utilizzate per lo sviluppo di un logo:
- Identificazione degli obiettivi del logo e delle esigenze del cliente: è la prima fase che prevede la comprensione del mercato, del pubblico target e degli obiettivi del marchio.
- Ricerca di ispirazione e sviluppo di idee: in questa fase, il designer ricerca altri loghi simili, analizza le tendenze del settore e sviluppa una serie di idee per il logo.
- Creazione di bozzetti e selezione di un design finale: il designer inizia a creare bozzetti per il logo. I bozzetti vengono presentati al cliente per feedback e revisioni. Il processo di revisione e selezione continua fino a quando viene selezionato il design finale.
- Rifinitura del logo e scelta di colori, font e stile: una volta selezionato il design finale, il designer rifinisce il logo e sceglie i colori, il font e lo stile. In questa fase, il logo viene testato su diversi supporti di comunicazione per verificare la sua leggibilità e adattabilità.
- Presentazione del logo e consegna dei file: completato il logo e le fasi di verifica, il designer lo presenta al cliente e consegna i file finali in diversi formati per l’utilizzo su diversi supporti di comunicazione.
Loghi iconici, Nike
Il logo Nike, noto anche come “Swoosh”, è uno dei loghi più riconoscibili al mondo ed è diventato un simbolo iconico dell’azienda e della cultura popolare. La storia dietro la creazione del logo è interessante e rappresenta un caso di successo nel branding.
Il logo Nike è stato creato nel 1971 dall’allora studentessa di design Carolyn Davidson, che fu assunta dal co-fondatore di Nike, Phil Knight, per creare un logo per la sua azienda di scarpe sportive.
Davidson ha creato il logo Nike dopo aver ricevuto una breve descrizione del logo richiesto da Knight, uno dei fondatori dell’azienda. Doveva essere semplice, distintivo e rappresentare il movimento. Davidson ha trascorso diverse settimane a disegnare e sperimentare diversi design, finché non ha creato lo “Swoosh“: un simbolo a forma di mezzaluna, ispirato al dio greco della vittoria Nike, che rappresenta il movimento e la velocità.
All’inizio, Knight non era completamente convinto del logo e lo ha descritto come “interessante, ma non esaltante”. Tuttavia, ha deciso di adottarlo come logo per l’azienda, dopo aver constatato che era facilmente riconoscibile e aveva un’identità unica.
Inizialmente, il logo Nike è stato utilizzato solo sulle scarpe della società, ma in seguito è stato esteso a tutti i prodotti Nike, diventando un simbolo universale dello sport e della moda.
Il logo Nike ha subito alcuni aggiustamenti nel corso degli anni, ma lo “Swoosh” è rimasto il cuore del design, rappresentando la filosofia dell’azienda di ispirare e aiutare gli atleti a raggiungere i loro obiettivi. Il logo Nike è diventato uno dei simboli più riconoscibili del mondo e un esempio di branding di successo.
Altri loghi iconici
- Apple: è stato creato nel 1977 da Rob Janoff. La mela con un morso è stata scelta per la sua semplicità e la sua associazione con il concetto di conoscenza e intelligenza. Il morso sulla mela è stato aggiunto per evitare confusione con altri frutti, come la ciliegia.
- Adidas: è stato ideato nel 1948 dal fondatore dell’azienda, Adi Dassler. Il simbolo a tre strisce è stato scelto per rappresentare la qualità, la performance e la forza dell’azienda.
- McDonald’s: nasce nel 1962 grazie a Jim Schindler, un designer che lavorava per l’agenzia di pubblicità dell’azienda. Il logo è stato ispirato dai famosi archi dorati che adornavano le prime sedi del fast food in tutto il mondo.
- Google: a realizzarlo è stato nel 1998 il cofondatore dell’azienda, Sergey Brin, utilizzando il software di disegno Adobe Photoshop. Il logo è stato progettato per essere leggibile e facilmente riconoscibile in qualsiasi dimensione o formato.
- Amazon: è frutto del lavoro dell’agenzia di branding Turner Duckworth nel 2000. Il logo rappresenta un sorriso dal fumetto, che simboleggia la soddisfazione dei clienti dell’azienda.
- Coca-Cola: è stato creato nel 1887 dal contabile della società, Frank Mason Robinson. Il logo ha subito diverse modifiche nel corso degli anni, ma il carattere scritto a mano originale è stato mantenuto come elemento chiave del design.
Loghi iconici italiani
- Ferrari: noto anche come “Cavallino Rampante”, è stato creato nel 1923 dal pilota di aerei Francesco Baracca, che aveva un cavallino rampante come simbolo sul suo aereo. Il fondatore di Ferrari, Enzo Ferrari, ha deciso di adottare il logo per la sua azienda di automobili sportive, aggiungendo il colore rosso.
- Alfa Romeo: noto anche come “Biscione”, è stato ideato nel 1910 da Romano Cattaneo, un artista che lavorava per l’azienda. Il logo rappresenta un serpente che mangia un uomo, simboleggiando la forza e l’aggressività del marchio.
- FIAT: è nato in famiglia, a realizzarlo nel 1901 è stato il figlio del fondatore dell’azienda, Giovanni Agnelli. Il logo rappresenta un ovale blu con la scritta “FIAT” al centro, e simboleggia l’orgoglio e l’identità nazionale dell’azienda italiana.
- Vespa: è stato creato nel 1946 dal designer italiano Corradino D’Ascanio. Il logo rappresenta una vespa stilizzata, simboleggiando la leggerezza e la libertà di movimento offerte dal famoso scooter.
- Barilla: è stato ideato nel 1910 dal fondatore dell’azienda, Pietro Barilla. Il logo originale rappresentava un chicco di grano, simboleggiando l’origine del marchio come produttore di pasta. Nel corso degli anni, il logo è stato modificato e rinnovato, ma il chicco di grano è rimasto un elemento costante.
- Lavazza: creato nel 1971, è frutto del designer italiano Giuseppe Peotta. Il logo rappresenta una scritta stilizzata “Lavazza” in bianco su sfondo rosso, simboleggiando l’amore per il caffè e la passione dell’azienda per la qualità.
- Prada: Il logo Prada è stato creato nel 1913 dal fondatore dell’azienda, Mario Prada. Il logo rappresenta un’etichetta con il nome “Prada” in caratteri corsivi, che simboleggia l’eleganza e la raffinatezza del marchio.
- Gucci: è stato ideato nel 1933 dal fondatore dell’azienda, Guccio Gucci. Il logo rappresenta la scritta “Gucci” in caratteri corsivi, accompagnata da un’icona a forma di sella, simboleggiando la tradizione artigianale del marchio.
- Maserati: nel 1920 è stato ideato dal fondatore dell’azienda, Alfieri Maserati. Il logo rappresenta un tridente, simboleggiando la forza, la potenza e la velocità del marchio.
- Benetton: creato nel 1965 è figlio della creatività di Giuliana Benetton. Il logo rappresenta una serie di cerchi colorati, simboleggiando la diversità e l’inclusione del marchio.
- Campari: è stato realizzato nel 1860 dal fondatore dell’azienda, Gaspare Campari. Il logo rappresenta la scritta “Campari” in caratteri corsivi, accompagnata da un’immagine di un bicchiere contenente il celebre aperitivo, simboleggiando la tradizione e la qualità del marchio.
- Lamborghini: è stato ideato nel 1963 dal fondatore dell’azienda, Ferruccio Lamborghini. Il logo rappresenta un toro rampante, simboleggiando la forza, l’aggressività e la potenza del marchio.
Addendum. Il logo è sempre associato alle compagne pubblicitarie che presentano delle parole che fanno vendere di più, una per tutte Think Different.