QUIZ SULLA COMUNICAZIONE, Scopri quanto ne sai

Quiz sulla comunicazione

Benvenuti al quiz sulla comunicazione, progettato per valutare la vostra comprensione dei principi fondamentali della comunicazione. Le domande riguarderanno vari aspetti della comunicazione, tra cui la teoria della comunicazione, i modelli di comunicazione, la comunicazione interpersonale, la comunicazione non verbale, la comunicazione di massa e la comunicazione digitale.

Oltre ai quiz sulla comunicazione c’è in più un esercizio bonus. Dovrete effettuare l’analisi e la valutazione di un discorso pubblico di un celebre e carismatico leader riconosciuto a livello mondiale: Martin Luther King. L’esercizio richiedera un po’ di applicazione, ma vi darà una bella soddisfazione.

Questi quiz sulla comunicazione sono stati progettati per essere impegnativi e stimolanti, riflettendo la complessità e la profondità del campo della comunicazione. Il livello di difficoltà è medio-alto, in linea con il livello di un corso universitario avanzato.

Se troverete alcune domande dei quiz sulla comunicazione particolarmente difficili, sappiate che non sarete soli. La comunicazione è un campo vasto e in continua evoluzione e ci sono sempre nuove teorie e approcci da esplorare. Ma non preoccupatevi, la sfida è parte del processo di apprendimento.

Per meglio risolvere i quiz sulla comunicazione, vi consigliamo di dotarvi di carta e penna. Le statistiche ci dicono che i quiz sulla comunicazione ed i quiz sul marketing sono molto amati. Non esitate a farci conoscere le vostre impressioni ed i vostri desideri formativi, utilizzando il modulo a piè di pagina. Ed ora, buon lavoro.

Quiz sulla comunicazione – serie 1

  1. Qual è il modello di comunicazione proposto da Harold Lasswell?
    A. Mittente-Messaggio-Ricevente
    B. Chi dice cosa a chi attraverso quale canale con quale effetto
    C. Codifica-Decodifica
    D. Feedback
  2. Cosa significa “rumore” nel contesto della comunicazione?
    A. Suoni indesiderati
    B. Qualsiasi cosa che interferisce con la trasmissione e la ricezione del messaggio
    C. Conversazione fuori tema
    D. Volume alto
  3. Qual è il significato di “cinesica”?
    A. Studio del linguaggio del corpo
    B. Studio del linguaggio verbale
    C. Studio del linguaggio scritto
    D. Studio del linguaggio dei segni
  4. Chi ha sviluppato la “Teoria dell’Agenda Setting”?
    A. Harold Lasswell
    B. Marshall McLuhan
    C. Max McCombs e Donald Shaw
    D. Paul Lazarsfeld
  5. Cosa rappresenta l’acronimo SMCR nel modello di comunicazione di Berlo?
    A. Sender, Message, Channel, Receiver
    B. Source, Message, Channel, Response
    C. Source, Medium, Channel, Receiver
    D. Sender, Medium, Channel, Response
  6. Cosa si intende per “comunicazione asincrona”?
    A. Comunicazione che avviene in tempo reale
    B. Comunicazione che non richiede la presenza simultanea di mittente e destinatario
    C. Comunicazione che richiede un canale fisico
    D. Comunicazione che avviene solo attraverso dispositivi digitali
  7. Qual è il significato di “prossemica”?
    A. Studio del linguaggio del corpo
    B. Studio dell’uso dello spazio personale
    C. Studio del linguaggio verbale
    D. Studio del linguaggio dei segni
  8. Cosa si intende per “comunicazione interpersonale”?
    A. Comunicazione tra due persone
    B. Comunicazione tra un piccolo gruppo di persone
    C. Comunicazione tra grandi gruppi di persone
    D. Comunicazione tra un individuo e se stesso
  9. Qual è il significato di “paralinguistica”?
    A. Studio del linguaggio del corpo
    B. Studio del linguaggio verbale
    C. Studio del linguaggio scritto
    D. Studio degli aspetti non verbali del linguaggio verbale
  10. Cosa si intende per “comunicazione intrapersonale”?
    A. Comunicazione tradue persone
    B. Comunicazione tra un piccolo gruppo di persone
    C. Comunicazione tra grandi gruppi di persone
    D. Comunicazione tra un individuo e se stesso

Risposte ai Quiz sulla comunicazione – serie 1

  1. B. Chi dice cosa a chi attraverso quale canale con quale effetto
  2. B. Qualsiasi cosa che interferisce con la trasmissione e la ricezione del messaggio
  3. A. Studio del linguaggio del corpo
  4. C. Max McCombs e Donald Shaw
  5. A. Sender, Message, Channel, Receiver
  6. B. Comunicazione che non richiede la presenza simultanea di mittente e destinatario
  7. B. Studio dell’uso dello spazio personale
  8. A. Comunicazione tra due persone
  9. D. Studio degli aspetti non verbali del linguaggio verbale
  10. D. Comunicazione tra un individuo e se stesso

Quiz sulla comunicazione – serie 2

  1. Chi ha sviluppato il modello di comunicazione a spirale?
    A. Harold Lasswell
    B. Marshall McLuhan
    C. Everett Rogers
    D. Paul Lazarsfeld
  2. Cosa si intende per “comunicazione di massa”?
    A. Comunicazione tra due persone
    B. Comunicazione tra un piccolo gruppo di persone
    C. Comunicazione tra grandi gruppi di persone
    D. Comunicazione tra un individuo e se stesso
  3. Qual è il significato di “metacomunicazione”?
    A. Comunicazione sul processo di comunicazione stesso
    B. Comunicazione tra due persone
    C. Comunicazione tra un piccolo gruppo di persone
    D. Comunicazione tra un individuo e se stesso
  4. Chi ha sviluppato la teoria della “zona di comfort” nella comunicazione interpersonale?
    A. Edward T. Hall
    B. Marshall McLuhan
    C. Max McCombs e Donald Shaw
    D. Paul Lazarsfeld
  5. Cosa si intende per “comunicazione sincrona”?
    A. Comunicazione che avviene in tempo reale
    B. Comunicazione che non richiede la presenza simultanea di mittente e destinatario
    C. Comunicazione che richiede un canale fisico
    D. Comunicazione che avviene solo attraverso dispositivi digitali
  6. Qual è il significato di “cronemica”?
    A. Studio del linguaggio del corpo
    B. Studio dell’uso dello spazio personale
    C. Studio dell’uso del tempo nella comunicazione
    D. Studio del linguaggio dei segni
  7. Chi ha sviluppato la teoria della “comunicazione non verbale”?
    A. Edward T. Hall
    B. Marshall McLuhan
    C. Max McCombs e Donald Shaw
    D. Paul Lazarsfeld
  8. Cosa si intende per “comunicazione digitale”?
    A. Comunicazione che avviene attraverso dispositivi digitali
    B. Comunicazione che avviene in tempo reale
    C. Comunicazione che non richiede la presenza simultanea di mittente e destinatario
    D. Comunicazione che richiede un canale fisico
  9. Qual è il significato di “etnocentrismo” nel contesto della comunicazione interculturale?
    A. Valutazione di altre culture secondo i pregiudizi della propria cultura
    B. Studio del linguaggio del corpo
    C. Studio dell’uso dello spazio personale
    D. Studio del linguaggio dei segni
  10. Chi ha sviluppato la teoria del “villaggio globale”?
    A. Edward T. Hall
    B. Marshall McLuhan

Risposte ai Quiz sulla comunicazione – serie 2

  1. C. Everett Rogers
  2. C. Comunicazione tra grandi gruppi di persone
  3. A. Comunicazione sul processo di comunicazione stesso
  4. A. Edward T. Hall
  5. A. Comunicazione che avviene in tempo reale
  6. C. Studio dell’uso del tempo nella comunicazione
  7. A. Edward T. Hall
  8. A. Comunicazione che avviene attraverso dispositivi digitali
  9. A. Valutazione di altre culture secondo i pregiudizi della propria cultura
  10. B. Marshall McLuhan

Quiz sulla comunicazione – serie 3

  1. Qual è la differenza tra il modello di comunicazione di Shannon e Weaver e il modello di comunicazione di Schramm?
    A. Il modello di Shannon e Weaver non include il feedback
    B. Il modello di Schramm non include il rumore
    C. Il modello di Shannon e Weaver è lineare, mentre quello di Schramm è circolare
    D. Tutte le risposte precedenti
  2. Qual è il concetto chiave della teoria dell’agenda setting?
    A. I media possono influenzare l’opinione pubblica
    B. I media possono influenzare ciò che le persone ritengono importante
    C. I media possono influenzare come le persone interpretano le notizie
    D. I media possono influenzare le decisioni politiche
  3. Qual è il ruolo del gatekeeping nella comunicazione?
    A. Determinare quali informazioni vengono diffuse attraverso i media
    B. Proteggere la privacy dei comunicatori
    C. Prevenire la diffusione di notizie false
    D. Tutte le risposte precedenti
  4. Qual è la principale critica alla teoria dell’aiguille hypodermique?
    A. Sottostima l’intelligenza del pubblico
    B. Sopravvaluta l’influenza dei media
    C. Ignora il ruolo del feedback nella comunicazione
    D. Tutte le risposte precedenti
  5. Secondo la teoria dell’Uses and Gratifications, perché le persone usano i media?
    A. Per soddisfare i loro bisogni e desideri
    B. Per essere manipolate dai media
    C. Perché sono obbligate a farlo
    D. Tutte le risposte precedenti
  6. Qual è il concetto chiave della teoria della spirale del silenzio?
    A. Le persone tendono a tacere quando ritengono che le loro opinioni siano in minoranza
    B. Le persone tendono a parlare di più quando ritengono che le loro opinioni siano in maggioranza
    C. Le persone tendono a cambiare opinione per conformarsi alla maggioranza
    D. Tutte le risposte precedenti
  7. Qual è il ruolo della comunicazione non verbale nella comunicazione interpersonale?
    A. Comunicare emozioni e atteggiamenti
    B. Sostituire la comunicazione verbale
    C. Contraddire la comunicazione verbale
    D. Tutte le risposte precedenti
  8. Qual è la differenza tra comunicazione simmetrica e comunicazione asimmetrica secondo la teoria delle relazioni pubbliche di Grunig e Hunt?
    A. La comunicazione simmetrica è a due vie e basata sul dialogo, mentre la comunicazione asimmetrica è a senso unico e basata sulla persuasione
    B. La comunicazione simmetrica è a senso unico e basata sulla persuasione, mentre la comunicazione asimmetrica è a due vie e basata sul dialogo
    C. La comunicazione simmetrica è basata sulla verità, mentre la comunicazione asimmetrica èMi scuso per l’interruzione. Ecco la continuazione delle domande:
  9. Qual è la differenza tra comunicazione simmetrica e comunicazione asimmetrica secondo la teoria delle relazioni pubbliche di Grunig e Hunt?
    A. La comunicazione simmetrica è a due vie e basata sul dialogo, mentre la comunicazione asimmetrica è a senso unico e basata sulla persuasione
    B. La comunicazione simmetrica è a senso unico e basata sulla persuasione, mentre la comunicazione asimmetrica è a due vie e basata sul dialogo
    C. La comunicazione simmetrica è basata sulla verità, mentre la comunicazione asimmetrica è basata sulla manipolazione
    D. Non c’è differenza
  10. Secondo la teoria della dissonanza cognitiva di Festinger, cosa fanno le persone quando incontrano informazioni che contraddicono le loro credenze o atteggiamenti?
    A. Ignorano le informazioni
    B. Cambiano le loro credenze o atteggiamenti
    C. Cercano ulteriori informazioni che confermino le loro credenze o atteggiamenti
    D. Tutte le risposte precedenti

Risposte ai Quiz sulla comunicazione – serie 3

  1. D. Tutte le risposte precedenti
  2. B. I media possono influenzare ciò che le persone ritengono importante
  3. A. Determinare quali informazioni vengono diffuse attraverso i media
  4. D. Tutte le risposte precedenti
  5. A. Per soddisfare i loro bisogni e desideri
  6. A. Le persone tendono a tacere quando ritengono che le loro opinioni siano in minoranza
  7. D. Tutte le risposte precedenti
  8. A. La comunicazione simmetrica è a due vie e basata sul dialogo, mentre la comunicazione asimmetrica è a senso unico e basata sulla persuasione
  9. D. Tutte le risposte precedenti
  10. D. Tutte le risposte precedenti
Questi quiz sulla comunicazione sono stati progettati per essere impegnativi e stimolanti, riflettendo la complessità e la profondità del campo della comunicazione. Il livello di difficoltà è medio-alto, in linea con il livello di un corso universitario avanzato.
Questi quiz sulla comunicazione sono stati progettati per essere impegnativi e stimolanti. Il livello di difficoltà è medio-alto, in linea con il livello di un corso universitario avanzato.

Quiz sulla comunicazione – serie 4

  1. Qual è il concetto chiave della teoria della dipendenza dai media?
    A. Le persone dipendono dai media per soddisfare i loro bisogni e desideri
    B. Le persone dipendono dai media per formarsi un’opinione sul mondo
    C. Le persone dipendono dai media per socializzare
    D. Tutte le risposte precedenti
  2. Secondo la teoria della co-orientazione, cosa influisce sulla precisione della comunicazione?
    A. L’accordo tra i comunicatori
    B. La comprensione reciproca dei comunicatori
    C. La congruenza tra le opinioni dei comunicatori
    D. Tutte le risposte precedenti
  3. Qual è il concetto chiave della teoria dell’elaborazione del messaggio centrale e periferico?
    A. Le persone elaborano i messaggi in modo diverso a seconda della loro motivazione e capacità
    B. Le persone elaborano sempre i messaggi in modo logico e razionale
    C. Le persone elaborano i messaggi in base alla loro importanza
    D. Le persone elaborano i messaggi in base alla loro complessità
  4. Secondo la teoria dell’identità sociale, come influisce la comunicazione sulla formazione dell’identità di gruppo?
    A. La comunicazione non ha alcun effetto sull’identità di gruppo
    B. La comunicazione può rafforzare l’identità di gruppo attraverso la condivisione di simboli e significati
    C. La comunicazione può indebolire l’identità di gruppo attraverso la diffusione di stereotipi
    D. Tutte le risposte precedenti
  5. Qual è il concetto chiave della teoria della comunicazione umana di Watzlawick?
    A. È impossibile non comunicare
    B. La comunicazione è sempre efficace
    C. La comunicazione è sempre basata sulla verità
    D. La comunicazione è sempre basata sulla manipolazione
  6. Secondo la teoria della comunicazione interculturale di Hall, qual è la differenza tra le culture ad alto contesto e le culture a basso contesto?
    A. Le culture ad alto contesto si basano più sul linguaggio verbale, mentre le culture a basso contesto si basano più sul linguaggio non verbale
    B. Le culture ad alto contesto si basano più sul linguaggio non verbale, mentre le culture a basso contesto si basano più sul linguaggio verbale
    C. Le culture ad alto contesto sono più dirette, mentre le culture a basso contesto sono più indirette
    D. Le culture ad alto contesto sono più indirette, mentre le culture a basso contesto sono più dirette
  7. Qual è il concetto chiave della teoria della comunicazione di massa di McLuhan?
    A. Il medium è il messaggio
    B. Il messaggio è il medium
    C. Il medium è più importante del messaggio
    D. Il messaggio è più importante del medium
  8. Secondo la teoria della comunicazione organizzativa di Weick, come si forma il senso in un’organizzazione?
    A. Attraverso la comunicazione formale
    B. Attraverso la comunicazione informale
    C. Attraverso il processo di sensemaking, che coinvolge l’interpretazione e la creazione di significati
    D. Attraverso il processo di decision making
  9. Qual è il concetto chiave della teoria della comunicazione politica di Noelle-Neumann?
    A. La spirale del silenzio
    B. L’agenda setting
    C. Il framing
    D. Il priming
  10. Secondo la teoria della comunicazione di genere di Tannen, come si differenziano uomini e donne nella comunicazione?
    A. Gli uomini comunicano per affermare il loro status, mentre le donne comunicano per creare connessioni
    B. Gli uomini comunicano per creare connessioni, mentre le donne comunicano per affermare il loro status
    C. Gli uomini comunicano più direttamente, mentre le donne comunicano più indirettamente
    D. Gli uomini comunicano più indirettamente, mentre le donne comunicano più direttamente
  11. Qual è il concetto chiave della teoria della comunicazione strategica?
    A. La comunicazione può essere utilizzata per raggiungere obiettivi specifici
    B. La comunicazione è sempre strategica
    C. La comunicazione non può essere pianificata
    D. La comunicazione è sempre spontanea

Risposte ai Quiz sulla comunicazione – serie 4

  1. B. Le persone dipendono dai media per formarsi un’opinione sul mondo
  2. D. Tutte le risposte precedenti
  3. A. Le persone elaborano i messaggi in modo diverso a seconda della loro motivazione e capacità
  4. B. La comunicazione può rafforzare l’identità di gruppo attraverso la condivisione di simboli e significati
  5. A. È impossibile non comunicare
  6. B. Le culture ad alto contesto si basano più sul linguaggio non verbale, mentre le culture a basso contesto si basano più sul linguaggio verbale
  7. A. Il medium è il messaggio
  8. C. Attraverso il processo di sensemaking, che coinvolge l’interpretazione e la creazione di significati
  9. A. La spirale del silenzio
  10. A. Gli uomini comunicano per affermare il loro status, mentre le donne comunicano per creare connessioni
  11. A. La comunicazione può essere utilizzata per raggiungere obiettivi specifici

Esercizio: Analisi di un discorso pubblico

Questo esercizio richiede di analizzare un discorso pubblico di una figura pubblica o di un leader. Abbiamo scelto il discorso integrale “I have a dream” di Martin Luther King, di cui quest’anno ricorre il cinquantenario.

Svolgere il compito assegnato, vi aiuterà a sviluppare le competenze di analisi della comunicazione e a comprendere meglio come i relatori efficaci usano il linguaggio, il tono di voce e il linguaggio del corpo per comunicare i loro messaggi. La comunicazione è un’abilità che si può sempre migliorare, e l’analisi di discorsi pubblici è un ottimo modo per apprendere da comunicatori esperti.

Passaggi dell’esercizio

  1. Ascolto e lettura del discorso: ascoltate il discorso attentamente e leggete il testo, Mentre ascoltate e leggete, prendete appunti sul contenuto, sul tono, sul linguaggio del corpo del relatore e su qualsiasi altro aspetto che riteniate sembra importante.
  2. Analisi del contenuto: analizzate il contenuto del discorso. Cosa sta cercando di comunicare il relatore? Qual è il messaggio principale? Ci sono sottotesti o messaggi secondari? Come il relatore struttura il suo discorso per comunicare questi messaggi?
  3. Analisi del linguaggio: analizzate il linguaggio utilizzato dal relatore. Come usa le parole per comunicare il suo messaggio? Usa un linguaggio formale o informale? Usa metafore o altre figure retoriche? Come queste scelte linguistiche influenzano il messaggio?
  4. Analisi del tono e del linguaggio del corpo: analizzate il tono di voce e il linguaggio del corpo del relatore. Come queste scelte influenzano il messaggio? Il tono di voce e il linguaggio del corpo sono coerenti con il messaggio che il relatore sta cercando di comunicare?
  5. Riflessione: Riflettete sulle scoperte. Cosa avete imparato dal discorso e dalla vostra analisi? Cosa questo vi dice sulla comunicazione efficace? Come potreste applicare queste lezioni alla vostra comunicazione?

Di seguito vi proponiamo sia il video sottotitolato in italiano, sia il testo scritto. Al termine dell’esercizio potrete controllare le vostre risposte con le soluzioni nella parte finale dell’articolo.

Martin Luther King: I HAVE A DREAM sottotitolato in italiano

Testo integrale in italiano. Martin Luther King: I HAVE A DREAM

Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. Cento anni fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il Proclama sull’Emancipazione. Questo fondamentale decreto venne come un grande faro di speranza per milioni di schiavi negri che erano stati bruciati sul fuoco dell’avida ingiustizia. Venne come un’alba radiosa a porre termine alla lunga notte della cattività.

Ma cento anni dopo, il negro ancora non è libero; cento anni dopo, la vita del negro è ancora purtroppo paralizzata dai ceppi della segregazione e dalle catene della discriminazione; cento anni dopo, il negro ancora vive su un’isola di povertà solitaria in un vasto oceano di prosperità materiale; cento anni dopo; il negro langue ancora ai margini della società americana e si trova esiliato nella sua stessa terra.

Per questo siamo venuti qui, oggi, per rappresentare la nostra condizione vergognosa. In un certo senso siamo venuti alla capitale del paese per incassare un assegno. Quando gli architetti della repubblica scrissero le sublimi parole della Costituzione e la Dichiarazione d’Indipendenza, firmarono un “pagherò” del quale ogni americano sarebbe diventato erede. Questo “pagherò” permetteva che tutti gli uomini, si, i negri tanto quanto i bianchi, avrebbero goduto dei principi inalienabili della vita, della libertà e del perseguimento della felicità.

É ovvio, oggi, che l’America è venuta meno a questo “pagherò” per ciò che riguarda i suoi cittadini di colore. Invece di onorare questo suo sacro obbligo, l’America ha consegnato ai negri un assegno fasullo; un assegno che si trova compilato con la frase: “fondi insufficienti”. Noi ci rifiutiamo di credere che i fondi siano insufficienti nei grandi caveau delle opportunità offerte da questo paese. E quindi siamo venuti per incassare questo assegno, un assegno che ci darà, a presentazione, le ricchezze della libertà e della garanzia di giustizia.

Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia.; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. Sarebbe la fine per questa nazione se non valutasse appieno l’urgenza del momento. Questa estate soffocante della legittima impazienza dei negri non finirà fino a quando non sarà stato raggiunto un tonificante autunno di libertà ed uguaglianza.

Il 1963 non è una fine, ma un inizio. E coloro che sperano che i negri abbiano bisogno di sfogare un poco le loro tensioni e poi se ne staranno appagati, avranno un rude risveglio, se il paese riprenderà a funzionare come se niente fosse successo.

Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia.

Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste.

Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.

Questa meravigliosa nuova militanza che ha interessato la comunità negra non dovrà condurci a una mancanza di fiducia in tutta la comunità bianca, perché molti dei nostri fratelli bianchi, come prova la loro presenza qui oggi, sono giunti a capire che il loro destino è legato col nostro destino, e sono giunti a capire che la loro libertà è inestricabilmente legata alla nostra libertà. Questa offesa che ci accomuna, e che si è fatta tempesta per le mura fortificate dell’ingiustizia, dovrà essere combattuta da un esercito di due razze. Non possiamo camminare da soli.

E mentre avanziamo, dovremo impegnarci a marciare per sempre in avanti. Non possiamo tornare indietro. Ci sono quelli che chiedono a coloro che chiedono i diritti civili: “Quando vi riterrete soddisfatti?” Non saremo mai soddisfatti finché il negro sarà vittima degli indicibili orrori a cui viene sottoposto dalla polizia.

Non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri corpi, stanchi per la fatica del viaggio, non potranno trovare alloggio nei motel sulle strade e negli alberghi delle città. Non potremo essere soddisfatti finché gli spostamenti sociali davvero permessi ai negri saranno da un ghetto piccolo a un ghetto più grande.

Non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri figli saranno privati della loro dignità da cartelli che dicono:”Riservato ai bianchi”. Non potremo mai essere soddisfatti finché i negri del Mississippi non potranno votare e i negri di New York crederanno di non avere nulla per cui votare. No, non siamo ancora soddisfatti, e non lo saremo finché la giustizia non scorrerà come l’acqua e il diritto come un fiume possente.

Non ha dimenticato che alcuni di voi sono giunti qui dopo enormi prove e tribolazioni. Alcuni di voi sono venuti appena usciti dalle anguste celle di un carcere. Alcuni di voi sono venuti da zone in cui la domanda di libertà ci ha lasciato percossi dalle tempeste della persecuzione e intontiti dalle raffiche della brutalità della polizia. Siete voi i veterani della sofferenza creativa. Continuate ad operare con la certezza che la sofferenza immeritata è redentrice.

Ritornate nel Mississippi; ritornate in Alabama; ritornate nel South Carolina; ritornate in Georgia; ritornate in Louisiana; ritornate ai vostri quartieri e ai ghetti delle città del Nord, sapendo che in qualche modo questa situazione può cambiare, e cambierà. Non lasciamoci sprofondare nella valle della disperazione.

E perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani, io ho sempre davanti a me un sogno. E’ un sogno profondamente radicato nel sogno americano, che un giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali.

Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza.

Io ho davanti a me un sogno, che un giorno perfino lo stato del Mississippi, uno stato colmo dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia.

Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho davanti a me un sogno, oggi!.

Io ho davanti a me un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno. E’ questa la nostra speranza. Questa è la fede con la quale io mi avvio verso il Sud.

Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di trasformare le stridenti discordie della nostra nazione in una bellissima sinfonia di fratellanza.

Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno in cui tutti i figli di Dio sapranno cantare con significati nuovi: paese mio, di te, dolce terra di libertà, di te io canto; terra dove morirono i miei padri, terra orgoglio del pellegrino, da ogni pendice di montagna risuoni la libertà; e se l’America vuole essere una grande nazione possa questo accadere.

Risuoni quindi la libertà dalle poderose montagne dello stato di New York.

Risuoni la libertà negli alti Allegheny della Pennsylvania.

Risuoni la libertà dalle Montagne Rocciose del Colorado, imbiancate di neve.

Risuoni la libertà dai dolci pendii della California.

Ma non soltanto.

Risuoni la libertà dalla Stone Mountain della Georgia.

Risuoni la libertà dalla Lookout Mountain del Tennessee.

Risuoni la libertà da ogni monte e monticello del Mississippi. Da ogni pendice risuoni la libertà.

E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo, da ogni stato e da ogni città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le mani e cantare con le parole del vecchio spiritual: “Liberi finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo liberi finalmente”.

Analisi del discorso “I Have a Dream” di Martin Luther King

Analisi del contenuto

Il discorso di Martin Luther King Jr. è un appello appassionato per la fine della segregazione e della discriminazione razziale negli Stati Uniti. Il messaggio principale del discorso è la necessità di realizzare il sogno americano di uguaglianza e libertà per tutti i cittadini, indipendentemente dalla razza. King usa il discorso per esprimere la frustrazione e l’impazienza della comunità nera, ma anche la speranza per un futuro migliore.

Analisi del linguaggio

Martin Luther King usa un linguaggio potente e immaginifico per comunicare il suo messaggio. Usa metafore come “un’isola di povertà solitaria in un vasto oceano di prosperità materiale” per descrivere la situazione dei neri in America. Usa anche ripetizioni, come “cento anni dopo”, per sottolineare l’urgenza del cambiamento. Inoltre, fa riferimento a documenti storici come la Costituzione e la Dichiarazione d’Indipendenza per sottolineare l’ipocrisia della discriminazione razziale in una nazione fondata sui principi di libertà e uguaglianza.

Analisi del tono e del linguaggio del corpo

Il tono di Martin Luther King è appassionato e urgente, riflettendo la gravità e l’importanza del suo messaggio. Il suo linguaggio del corpo, come mostrato nei video del discorso, è assertivo e sicuro, sottolineando la sua autorità e la sua determinazione.

Riflessione

Questo discorso è un esempio potente di come la comunicazione efficace può essere usata per mobilitare le persone e promuovere il cambiamento sociale. Martin Luther King usa il linguaggio e il tono per trasmettere non solo informazioni, ma anche emozioni, creando un senso di solidarietà tra gli ascoltatori. Questo discorso dimostra l’importanza di considerare non solo cosa si dice, ma anche come si dice.

Quiz sulla comunicazione, considerazioni finali

Congratulazioni per aver completato questo quiz sulla comunicazione! Queste domande sono state progettate per testare la vostra comprensione delle teorie, dei principi e delle pratiche chiave della comunicazione, un campo di studio che è fondamentale in quasi tutti gli aspetti della vita.

La comunicazione è alla base di come interagiamo con gli altri, come formiamo le nostre relazioni, come comprendiamo il mondo e come influenziamo e siamo influenzati dagli altri. Una solida comprensione della comunicazione può migliorare la nostra capacità di lavorare in team, di costruire relazioni forti, di persuadere e influenzare gli altri, e di comprendere meglio il mondo che ci circonda.

Questo quiz sulla comunicazione è stato progettato per essere impegnativo, per spingervi a pensare in modo critico e a riflettere sulle vostre conoscenze e comprensioni. Speriamo che vi abbia aiutato a identificare le aree in cui siete forti, così come quelle in cui potreste voler approfondire ulteriormente.

Se avete domande o commenti sul quiz sulla comunicazione, o se volete discutere di alcune delle risposte, vi invitiamo a scriverci. Siamo sempre disponibili per discutere di questi temi e per aiutarvi a sviluppare ulteriormente la vostra comprensione della comunicazione.

Grazie ancora per aver partecipato a questo quiz sulla comunicazione. Continuate a imparare e a sviluppare le vostre competenze comunicative con l’Università del Marketing. Il vostro impegno e la vostra curiosità sono la chiave per diventare comunicatori efficaci.

Addendum. A compendio vi suggeriamo la lettura degli articoli: Marketing Quiz, fai un test per valutare le tue conoscenze e Pensiero Laterale, mettetevi alla prova con i nostri quiz.

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