I falsi miti del Marketing sono idee o convinzioni errate che vengono diffuse e accettate come verità. Questi miti sono spesso basati su informazioni imprecise o incomplete, e possono persistere a lungo nonostante la loro smentita da parte di esperti o di prove scientifiche.
È importante essere in grado di identificare e sfatare i falsi miti, in modo da basare le proprie opinioni e decisioni su informazioni corrette e affidabili.
I falsi miti del marketing più comuni e costosi
Ci sono diversi falsi miti del marketing che circolano, alcuni dei quali includono:
1. Il marketing è facile e può essere fatto da chiunque
Molti aspiranti marketer sottovalutano la complessità del marketing. Credono che basti pubblicare annunci e post sui social media per creare un piano di marketing efficace. Tuttavia, questa idea è completamente sbagliata. Il marketing richiede molto tempo, impegno e investimento finanziario per raggiungere successo.
Optare per metodi di marketing più economici può sembrare una soluzione a basso costo per far crescere le attività, ma non porta a risultati duraturi. La qualità del marketing è più importante della quantità. Una strategia di marketing ben pianificata e attuata porta a risultati costanti nel tempo, più che optare per soluzioni più convenienti ma meno efficaci.
Anche il Content Marketing di successo richiede molto impegno e dedizione. Ma se si desidera ottenere risultati tangibili, questo impegno è essenziale. Trascurare il marketing può sembrare un risparmio di tempo e denaro a breve termine, ma può anche comportare una riduzione del pubblico e delle vendite.
2. Il marketing è solo per le grandi aziende
Questo falso mito sostiene che solo le grandi aziende possono permettersi di investire in marketing e che le piccole aziende non trarranno beneficio dalle attività di marketing. In realtà, il marketing è importante per le aziende di qualsiasi dimensione e può aiutare anche le piccole aziende a raggiungere nuovi clienti e aumentare le vendite.
Per evitare sprechi di tempo e denaro, le piccole imprese devono prendere il tempo di elaborare un piano di marketing rigoroso e tenere traccia delle loro campagne di marketing per identificare rapidamente eventuali problemi o inefficienze. Man mano che la loro attività cresce e diventa più redditizia, avranno maggiori risorse da investire nel processo di marketing, portando a risultati ancora più soddisfacenti.
3. Le piccole imprese non devono sprecare tempo (o denaro) nel marketing
Nonostante le piccole imprese potrebbero non avere la stessa quantità di tempo e budget di marketing delle grandi aziende, questo non significa che il marketing sia una perdita di tempo o denaro. Al contrario, è importante che le piccole imprese dedichino la giusta attenzione alla pianificazione e alla strategia del marketing per sfruttare al meglio il loro budget a disposizione.
Il marketing è un investimento a lungo termine, che richiede impegno e dedizione, ma che alla fine porterà a un successo duraturo.
4. IL MARKETING È SOLO PER VENDERE PRODOTTI
È vero che una delle funzioni principali del marketing è di aiutare le aziende a vendere i loro prodotti o servizi, ma il suo ruolo va molto oltre. Il marketing si occupa di comprendere le esigenze e i desideri dei consumatori, e di creare, comunicare e consegnare un valore che soddisfi quelle esigenze.
Questo può coinvolgere non solo prodotti fisici, ma anche servizi, idee, luoghi e persino persone. Inoltre, il marketing può avere obiettivi che vanno oltre la semplice vendita. Ad esempio, può essere usato per costruire consapevolezza di marca, creare relazioni con i clienti, posizionare un’azienda o un prodotto in un certo modo sul mercato, o promuovere cause sociali.
Infine, in un’epoca in cui l’esperienza del cliente è fondamentale, il marketing svolge un ruolo chiave nel creare un’esperienza positiva e coinvolgente per i clienti, che può portare a fedeltà al brand e consenso a lungo termine, molto più di una singola vendita di prodotto.
5. Il marketing è utile solo per i prodotti
Un altro falso mito che riduce il marketing a un ruolo unidimensionale. In realtà, il marketing non riguarda solo i prodotti fisici, ma è fondamentale anche per i servizi, le persone, le idee, i luoghi e persino le cause sociali. In termini di servizi, per esempio, il marketing può aiutare a comunicare il valore unico di un servizio, a gestire le aspettative dei clienti e a creare un’esperienza del cliente positiva.
Le persone, come le celebrità o gli influencer, possono utilizzare il marketing per costruire il proprio brand personale. Anche le idee possono essere “commercializzate” per ottenere l’accettazione e l’adozione da parte del pubblico, come vediamo nel marketing sociale o nel marketing politico. Infine, il marketing può essere utilizzato per promuovere i luoghi (nel marketing turistico, ad esempio) o per sostenere cause sociali, come la sostenibilità ambientale o l’uguaglianza dei diritti.
Questo dimostra che il marketing ha un campo di applicazione molto più ampio e variegato rispetto al solo contesto dei prodotti fisici.
6. Il marketing è solo per i consumatori
Il marketing, di fatto, non si rivolge solo ai consumatori finali (B2C, Business-to-Consumer), ma gioca un ruolo fondamentale anche nelle relazioni B2B (Business-to-Business). Le aziende che vendono prodotti o servizi ad altre aziende devono anche sviluppare strategie di marketing efficaci per distinguersi nel mercato, comunicare il valore del loro offerta, costruire relazioni durature con i clienti e influenzare le decisioni di acquisto.
Questo può richiedere tecniche di marketing differenti, poiché le decisioni di acquisto B2B sono spesso basate su considerazioni più razionali e meno emotive rispetto al B2C, e il processo di vendita può essere più lungo e complesso. Inoltre, il marketing non si limita al contesto commerciale.
Esistono anche il marketing dei servizi pubblici, il marketing sociale, il marketing politico e altri tipi di marketing che si rivolgono a una varietà di pubblici, non solo ai consumatori. Quindi, affermare che il marketing è solo per i consumatori è un riduzionismo che non tiene conto della complessità e della versatilità del marketing moderno.
7. Il marketing è solo online
Questa affermazione è un falso mito che non tiene conto dell’ampio spettro di strategie e canali utilizzati offline nel marketing moderno. Certamente, il marketing digitale è fondamentale nell’era dell’informazione, tuttavia il marketing non si limita ai canali online.
Le tecniche di marketing tradizionali, come la pubblicità televisiva, radiofonica e su carta stampata, nonché il direct marketing, gli eventi e le sponsorizzazioni, continuano a svolgere un ruolo cruciale nel mix di marketing di molte aziende. Inoltre, il marketing offline può spesso completare e rafforzare le strategie online, creando un’esperienza omnicanale integrata per i consumatori.
Inoltre, anche l’esperienza del cliente, il design del prodotto, il posizionamento del brand e la rete di distribuzione fanno parte del marketing, dimostrando che quest’ultimo è un campo molto più ampio e complesso che va ben oltre l’online.
8. Il marketing è solo per i giovani
L’idea che “Il marketing sia solo per i giovani” è un falso mito che limita il campo del marketing a una singola fascia demografica. Questa concezione può derivare dal fatto che molto del marketing digitale di oggi sembra rivolgersi in particolare ai giovani, che sono percepiti come i più connessi e attivi online.
Il marketing è uno strumento per raggiungere, influenzare e coinvolgere tutti i tipi di pubblico, indipendentemente dall’età. Gli individui più anziani rappresentano un segmento di mercato significativo e spesso trascurato, con bisogni e desideri unici, nonché con risorse economiche considerevoli. Le strategie di marketing efficaci richiedono una comprensione approfondita del pubblico target, che può variare notevolmente in termini di età.
Allo stesso tempo, le campagne di marketing possono e devono essere progettate per attraversare le barriere generazionali, costruendo ponti tra diverse età e creando messaggi universali. Ignorare questi aspetti significa perdere l’opportunità di raggiungere un pubblico potenzialmente vasto e variegato.
9. Più è ampio il pubblico a cui ci rivolgiamo più saranno i clienti
Questo approccio generico non è mirato e potrebbe non colpire nel segno. Per creare una campagna di marketing di successo, è necessario identificare prima i propri obiettivi e il pubblico target. Quando l’obiettivo è aumentare la fidelizzazione dei clienti, bisogna capire chi sono i clienti, quali sono i loro bisogni e desideri e perché dovrebbero scegliere il prodotto rispetto ad altri marchi.
Mentre se l’obiettivo è aumentare le vendite, è necessario determinare di quanto aumentarle e perché il prodotto è superiore a quelli della concorrenza.
10. Il modo migliore per commercializzare il prodotto è bombardare le persone con annunci pubblicitari
Il successo del marketing dipende dalla capacità di offrire valore e coinvolgere il pubblico target. Lo scopo finale è quello di costruire relazioni a lungo termine, non di ottenere profitti immediati. Per garantire che i clienti tornino a usare il tuo prodotto, è importante fornire loro motivazioni solide.
Questo può essere raggiunto creando contenuti che siano veramente utili e informativi, piuttosto che solo focalizzarsi sulla vendita. Quindi, anziché inondare le persone di pubblicità, concentrati sulla produzione di contenuti di qualità che aiutino e informino il pubblico.
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11. I social media sono una moda passeggera e non vale la pena preoccuparsene
I social media sono una delle risorse più potenti a disposizione nell’ambito del marketing. Nonostante siano ancora in crescita, è improbabile che perdano di popolarità in futuro. Al contrario, negli ultimi anni la loro diffusione è aumentata considerevolmente.
Questi canali di comunicazione offrono una connessione diretta con il pubblico target e consentono di creare relazioni e interagire con le persone in modo informale e divertente. Se non avete ancora iniziato ad utilizzare i social media per promuovere il prodotto o il servizio, è giunto il momento di farlo. Se invece già li state utilizzando, assicuratevi di sfruttarli al meglio. Pubblicate contenuti regolarmente, interagite con altri utenti e create materiale che sia facile da condividere e coinvolgente.
12. Il marketing digitale è gratuito
Sono molte le spese associate al marketing digitale. Ecco un breve e non esaustivo elenco: acquisto di software o strumenti di marketing digitale, produzione di contenuti di alta qualità, pubblicazione di annunci a pagamento sui social media o sui motori di ricerca e l’assunzione di esperti di marketing digitale per la gestiione della presenza online.
Queste spese possono facilmente accumularsi e, se non gestite correttamente, possono costare molto di più di quanto previsto.
13. Il marketing è tutto basato sulla creatività
Il marketing richiede un equilibrio tra creatività e scienza. Mentre molte persone considerano il marketing un’arte, vi è anche una solida base scientifica che lo sostiene. Per ottenere successo nel marketing, è importante essere in grado di analizzare i dati e prendere decisioni informate.
Ciò significa familiarità con i concetti matematici e statistici. Se avvertite il bisogno di migliorare le competenze in questo campo, esistono molte risorse disponibili. Un ottimo punto di partenza è il nostro articolo: Data analysis nel marketing.
14. La SEO non vale lo sforzo
L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) è un elemento fondamentale di una strategia di marketing di successo. Nonostante il suo nome complesso, la SEO è abbastanza semplice da capire: consiste nel rendere il sito web visibile nei risultati dei motori di ricerca (SERP) il più in alto possibile.
Questo è importante perché la maggior parte delle persone non vanno oltre la prima pagina dei risultati quando effettuano ricerche online. Per essere trovati dal pubblico, è fondamentale ottimizzare il sito web per i motori di ricerca. Ci sono molte risorse disponibili per iniziare, quindi è opportuno fare una ricerca e testare diverse tecniche fino a trovare quella che funziona meglio per voi.
15. La SEO si fa una sola volta
La Search Engine Optimization non è un’attività che si può svolgere una volta e dimenticare. Si tratta di una strategia di marketing continua che richiede costante attenzione e impegno. I motori di ricerca sono in continua evoluzione e i loro algoritmi cambiano costantemente, quindi è importante tenere il passo con le loro modifiche per garantire che il sito web mantenga una buona posizione nei risultati di ricerca.
Inoltre, i concorrenti potrebbero continuare a migliorare i loro siti web, rendendo più difficile per gli altri siti rimanere in cima ai risultati di ricerca. Questo è il motivo per cui la SEO non è mai finita. Occorre continuare a ottimizzare il sito web per mantenere la sua posizione nei risultati di ricerca.
Se non si presta attenzione alla SEO continuamente, si potrebbero perdere tutti i progressi fatti con la strategia iniziale e vedere i risultati declinare. Ecco perché è così importante dedicare tempo ed energie alla SEO costantemente, per garantire che il sito web sia sempre ben posizionato nei risultati di ricerca e che attiri un numero costante di visitatori qualificati.
16. Il marketing digitale è una spesa, non una fonte di reddito
Il marketing digitale senza una pianificazione specifica può essere una spesa. Tuttavia, una campagna di ben mirata e pianificata può essere molto proficua per l’azienda. Gli annunci pubblicitari online possono essere costosi e se non c’è un piano preciso, c’è il rischio di sprecare denaro cercando di indovinare ciò che funziona meglio. Se realizzata correttamente, una campagna di marketing digitale ben concepita può portare esattamente le persone giuste verso il prodotto.
17. Prodotti e servizi di qualità si venderanno da soli
Spesso si pensa che i propri prodotti o servizi vendano da soli, ma questo non è vero. Ci sono decine di milioni di aziende là fuori che lottano per attirare l’attenzione del pubblico e aumentare le vendite. Anche se lavori in una nicchia specializzata, puoi essere sicuro che ci sarà sempre qualche altra azienda che vende prodotti simili.
Per questo motivo, il marketing è fondamentale per il successo di qualsiasi azienda. Grandi compagnie come Apple e Disney pubblicizzano costantemente i loro prodotti, nonostante siano già molto popolari. Questo perché sanno che il marketing è il modo migliore per raggiungere nuovi clienti e mantenere quelli esistenti.
18. Il marketing deve fornire risultati rapidi
La fretta non è sempre la migliore amica del marketing. Spesso, i nuovi arrivati nel settore sono scoraggiati quando i loro sforzi non danno immediatamente i frutti sperati. Tuttavia, questo non significa che stiano commettendo un errore.
Il marketing online può dare risultati più rapidi rispetto ai metodi tradizionali, ma anche in questo caso ci vuole tempo per vedere i risultati sperati. Potrebbero essere necessari molte interazioni con un potenziale cliente prima che decida di fare un acquisto o entrare in contatto. E questo è perfettamente normale.
Strategie di marketing organiche popolari, come l’utilizzo del SEO, possono richiedere mesi prima di vedere i risultati significativi. Anche con il marketing a pagamento, come le attività di lead generation, potrebbero volerci alcuni mesi per ottenere un lead qualificato. Bisogna tenere presente che si sta competendo contro grandi aziende e concorrenti affermati, quindi bisogna adattare le proprie aspettative in termini di tempo.
19. Il marketing è solo per acquisire nuovi clienti
Il successo nel marketing non si basa solo sulla capacità di acquisire nuovi clienti, ma anche sulla capacità di mantenere e fidelizzare quelli esistenti. Se non ci si concentra sulla fidelizzazione dei clienti, questi potrebbero facilmente andare altrove.
È importante offrire un valore duraturo ai clienti per dimostrare che il brand è ancora utile per loro anche dopo l’acquisto iniziale. Incoraggiare la loro interazione con il marchio e mantenere il rapporto con loro può aumentare le probabilità che contino a comprare. Al contrario, se ci si concentra solo sull’acquisizione di nuovi clienti, si rischia di perderli con la stessa rapidità con cui sono arrivati.
Quando i falsi miti del marketing sembrano credibili
20. Marketing e pubblicità sono la stessa cosa
La pubblicità è una componente importante per una strategia di marketing di successo, ma non deve essere l’unica. Oltre alla pubblicità, altri metodi come la SEO e la creazione di contenuti mirati sono essenziali per mantenere l’interesse del pubblico nei prodotti e servizi.
Gli annunci possono attirare l’attenzione dei clienti, ma sono solo un modo per iniziare a valutare l’interesse. Alla fine, l’obiettivo è che i clienti siano interessati al marchio e al valore principale. Studi hanno dimostrato che i clienti potenziali richiedono da cinque a dodici punti di contatto prima di diventare clienti effettivi, e un solo annuncio potrebbe non essere sufficiente per raggiungere questo obiettivo.
21. Esiste una formula per creare contenuti virali
Un contenuto virale è qualcosa che rompe gli standard comunicativi, creando un messaggio emozionante, divertente e coinvolgente che la gente non può resistere a condividere. Quando un nuovo formato viene introdotto da un’azienda di successo, altre aziende cercano di replicarlo e migliorarlo attraverso l’innovazione progressiva.
Il contenuto virale è per definizione imprevedibile e non può essere pianificato come una strategia step-by-step. Anche se gli esperti di marketing hanno identificato alcuni fattori importanti per creare contenuti virali, nessun video virale può essere replicato con successo.
22. I contenuti virali fanno guadagnare un sacco di soldi
I contenuti virali sono spesso parte di una strategia sui social media nota come strategia di “engagement”. In questo contesto, i brand possono aumentare la loro base di seguaci e generare entusiasmo attraverso l’impatto dei contenuti virali.
Tuttavia, occorre considerare che queste strategie di engagement basate sui contenuti virali presentano una carenza, poiché non connettono il successo sui social, misurato attraverso metriche come like e condivisioni, alle metriche di business reali, come entrate e profitti.
Di conseguenza, anche la strategia di contenuti virali più efficace potrebbe non avere un impatto significativo sulle vendite. Per questo motivo, la strategia di engagement deve essere supportata dai dati attraverso un approccio di “nurturing“, che combina un alto coinvolgimento sui social con un processo di vendita orientato alla conversione.
23. I social media consentono a qualsiasi brand di diventare virale
La monetizzazione delle piattaforme di social media si basa sulla raccolta di un pubblico e sulla sua successiva commercializzazione ai marchi che desiderano raggiungerlo. All’inizio dell’era dei social media, la monetizzazione non era così sofisticata e la diffusione organica dei contenuti era più elevata.
Oggi le piattaforme di social media tendono a promuovere i contenuti dei marchi attraverso pubblicità. Gli algoritmi delle piattaforme di social media controllano la diffusione dei contenuti, limitando il controllo che i marchi hanno sulla circolazione dei loro contenuti e sul pubblico che li vede.
Questo fattore, insieme alla crescita dell’email marketing, in cui i marchi possono controllare esattamente a chi inviare i loro messaggi, dimostra perché i marchi non possono fare affidamento completamente sui social media per la promozione dei loro contenuti.
24. I commenti negativi sui social media sono un problema
Qualsiasi opinione negativa riguardante un’azienda, prodotto o servizio è una sfida. Anche se ogni cliente è importante per l’azienda, ci sarà sempre qualcuno che non sarà soddisfatto e che sceglierà di esprimersi online, grazie alla natura dei social media.
Questo però può essere visto come un’occasione per le aziende di dimostrare empatia verso il cliente e trasformare questa situazione a proprio favore. Rispondere in modo positivo e professionale alle critiche può aiutare a cambiare la percezione del cliente riguardo al marchio e a mantenere un cliente fedele o a risolvere il problema che stanno affrontando.
25. Una volta pubblicati, è solo una questione di tempo prima che i tuoi contenuti si diffondano in modo organico
La credenza che diffondere contenuti virali sia semplicemente una questione di “postare ed attendere” è un equivoco comune. Gli esperti di marketing potrebbero ancora avere un’idea idealizzata del contenuto virale che una volta pubblicato si diffonderà da solo al pubblico desiderato, ma questo non è sempre il caso.
È compito del marchio identificare i luoghi in cui il contenuto virale deve essere pubblicato per massimizzarne la portata. In questo senso, un brand potrebbe trovarsi di fronte a un dilemma: sviluppare una presenza forte e quindi distribuire contenuti potenzialmente virali, o creare contenuti virali per costruire una presenza sociale forte.
Non c’è una soluzione facile, ogni marchio deve capire gli obiettivi e i propositi della distribuzione di contenuti virali e fare il lavoro necessario a partire dal momento della pubblicazione.
26. L’email marketing non funziona più
Invece l’email marketing è molto efficace, i dati parlano da soli. La media del ritorno sull’investimento ottenuto con l’email marketing è del 4.300% (secondo l’Associazione di Marketing Diretto). Il 58% delle persone controlla la posta elettronica prima di accedere ai social media, alle notizie o a Internet (secondo Optimonster). Inoltre, le campagne di email segmentate possono aumentare le entrate fino al 760% (secondo Campaign Monitor).
27. L’invio di e-mail infastidisce chi le riceve
I clienti che si iscrivono alle newsletter hanno espresso il loro interesse nell’attività o alla newsletter stessa. È importante inviare le tue email con regolarità, per evitare che i clienti dimentichino perché si sono iscritti.
Bisogna tenere presente, comunque, che se si riscontra un calo del numero di apertura o un aumento delle cancellazioni dell’iscrizione, potrebbe essere il caso di ridurre il volume delle email inviate. Il consiglio è inviare almeno una email al mese per mantenere una presenza costante nella mente dei clienti.
28. C’è un solo un “momento giusto” per inviare campagne via email
È una procedura abituale inviare email riguardanti l’attività commerciale durante gli orari lavorativi, ma alcune persone cercano di essere troppo precise, ad esempio alle 14:07 del terzo martedì di ogni mese. Non è necessario essere così precisi.
Secondo le statistiche, i giorni più produttivi per inviare email sono martedì, mercoledì e giovedì, con giovedì che tecnicamente è il giorno più efficace, ma la differenza è minima. Il momento ottimale per inviare email potrebbe variare in base alla metrica che si desidera ottenere: le 8:00 hanno il tasso di apertura più alto, mentre i clic sono più alti alle 17:00.
Il consiglio è di raccogliere i dati e basare i tempi di invio sulle proprie performance uniche. Ogni attività è unica, quindi non bisogna prendere scorciatoie e assumere che ciò che funziona per gli altri funzioni anche per te. Infine, si vuole che le email si distinguano nella casella di posta affollata dei propri clienti. Adeguare i tempi, entro limiti ragionevoli, potrebbe aiutare in questo senso.
29. Per una campagna di email marketing occorre una lista smisurata di indirizzi
Una buona rubrica è certamente importante, ma non serve aspettare di avere più di 1.000 email prima di iniziare a fare email marketing. La vera chiave del successo non è la quantità di email, ma la qualità delle campagne e delle email presenti nella lista.
È opportuno evitare l’acquisto di liste di email casuali o di inviare e-mail a persone che non hanno espresso interesse per l’attività da promuovere. L’email marketing è un’opportunità per comunicare con i clienti, non esitate ad usarlo. Non limitatevi a inviare email solo in giorni specifici come il martedì. Siate creativi nella riga dell’oggetto e rendete le email accattivanti. La qualità delle email è molto più importante della quantità.
30. Il traffico elevato equivale a una campagna di successo
L’aumento del traffico sul sito web è certamente importante, ma non è l’unica misura del successo. Sebbene avere molte persone che visitano il sito web sia un segno positivo, il vero obiettivo è convertire quei visitatori in lead e clienti.
Cinque acquirenti su 1.000 visitatori del sito web sono molto più preziosi di 500 visitatori che portano solo 10 vendite. La conversione è l’obiettivo finale e dovrebbe essere la principale preoccupazione, poiché genera entrate per l’azienda. Anche se le conversioni possono iniziare ottenendo l’e-mail di un visitatore, da utilizzare per condurlo lungo il processo di acquisto tramite il contenuto di marketing.
Credere ai Falsi Miti del Marketing può costare molto
Questi falsi miti sono stati creati dalla scarsa comprensione e dalla percezione errata del marketing. Il marketing è una disciplina molto ampia e versatile, che può essere utilizzata per raggiungere diversi obiettivi e raggiungere diverse fasce di mercato. È importante comprendere cosa sia veramente il marketing e come possa essere utilizzato per raggiungere gli obiettivi aziendali.
Addendum. A compendio dei falsi miti del marketing vi suggeriamo la lettura dei seguenti articoli:
Approfondisci i Falsi Miti del Marketing leggendo un libro o un ebook
Alimentazione: falsi miti e inganni del marketing